Io per primo sono entusiasta del ritorno della PX e credo che ne abbiamo tutti da guadagnarci (il mercato dell'usato potrebbe ridimensionarsi, i prezzi delle LML sicuramente scenderanno, si crea concorrenza ed il presupposto per una disponibilità di ricambi ulteriormente 'prorogata', anche di concorrenza).
Però il paragone gastronomico non è proprio calzante. O, meglio, lo è se completassimo: compreresti del parmigiano italiano prodotto con latte cinese? Un prosciutto italiano ottenuto da suini rumeni? Spaghetti italiani prodotti con grano indiano?
Forse sì, forse no. Negli anni che stiamo vivendo, campanilismi di questo genere sono una triste illusione. Un PX assemblato a Pontedera certamente dà più lavoro in Italia di una LML, ma molto arriva da paesi emergenti o da colossi del lavoro a basso costo. Del resto questo nuovo avrà anche componenti indiane, e chissà quante in generale 'estere'.
La denominazione d'origine controllata, in questo settore, è un ricordo... Facciamocene una ragione.
E ricordiamoci che in cima alla Piaggio non c'è più Enrico Piaggio, ma un imprenditore (definiamolo così...) che non concepisce il gruppo come "la sua fabbrica".