Per tener conto dell’oscillazione ammessa per la velocità angolare dell’utilizzatore si definisce il
Grado di fluttuazione del periodo rapporto tra la massima oscillazione della
velocità angolare e la velocità angolare media:
DELTA= (wmax-wmin)/wmed
In pratica, ipotizzando di far funzionare la vespa in regime costante, avremo una parte di lavoro passivo (asp-cpr),una di lavoro attivo (exp) ed una nuovamente di passivo (sca).
Tanto è più estesa l’area del lavoro attivo tanto più elevata la massima fluttuazione quindi, scopo del volano è ridurre questa fluttuazione. Attraverso una serie di calcoli, dalla fluttuazione max accettata si dimensiona il momento d’inerzia del volano quindi, diametro e distribuzione delle masse.
E’ chiaro accettare una maggiore fluttuazione implica un comportamento motoristico via via più nervoso arrivando a varcare la soglia dell’inguidabilita…….
Tanto per fare un esempio, nei motori noncilindrici due tempi a carburatore il rapporto tra lavoro utile e lavoro totale per ciclo non dovrebbe andare oltre il valore di 2.
Chissà se qualche anima buona ha gia enucleato il problema per le nostre vespette e, è pure in grado di fornire una specifica operativa.....(sarebbe bello)