Gira che rigira mi sà che apro un post sulla verniciatura e sulla vernice in generale!C'è una confusione in giro!!!!!!!!!!!!!!!!
Voglio mettere in primo piano ,che come per ogni cosa (saldature,attrezzi usati etc)ogni "bravo"artigiano affina una sua tecnica che a volte si discosta da una linea teorica di base.
Ciò non vuol dire che sia giusto o sbagliato,ma semplicemente ognuno "fà
sua, una tecnica"
Premesso questo,cercherò di spiegare in sintesi quello richiesto da Enrico.
Attualmente i fondi per carrozzeria miscelabili sono solo su una gamma di grigio,da quello chiaro a quello molto scuro.Sono prodotti studiati appositamente per essere miscelati e lasciare inalterate le proprietà chimico fisiche del fondo.
Ad esempio(se usi lechler dovresti conoscerlo)il green ti filler che è un ottimo fondo ,non potrebbe essere colorato in nessun modo,perchè si andrebbero ad alterare le sue caratteristiche.Per quanto possibile su un lavoro fatto in maniera professionale ,si tende ad utilizzare un ciclo di prodotti della stessa marca per cercare di limitare al minimo i rischi di interferenza tra un prodotto e l'altro.Se tu per assurdo volessi colorarlo ,nessuno lo vieta,ma poi nessuno ti garantirà più che quel prodotto faccia il suo dovere a lungo termine.
I fondi isolanti, inteso in senso assoluto,non vanno mai lasciati "nudi"perchè assorbono umidità,quindi vanno sempre protetti con uno smalto,acrilico o nitro che sia.
Quindi, anche se per assurdo trovassimo un fondo colorato del nostro nocciola o rosso scuro,bisognerebbe in ogni caso andarci sopra con un sovrasmalto.Quindi il senso di fare un fondo colorato non c'è.
Per evitare il passaggio che dici tu ,io personalmente, uso o la tecnica mostrata nella pagina precedente, quindi appena passato il fondo isolante seguo con il rosso nelle parti interne e sfumo il resto come spia.
Altrimenti se il restauro che stò facendo richiede da parte del cliente una fase di rosso opaco completo( vedi vespa 98 amaranto)
Si opta per due soluzioni:
1 Se la finitura è bilux) una mano di antiruggine rossa nitro come sottosmalto.
2 Se la finitura è in Duralit) Va fatto un sottosmalto sempre in duralit ,tradotto in parole povere essendo lo stesso prodotto è come se la prima mano di vernice fosse di un altro colore .
In ogni caso il fondo deve essere sempre protetto da qualcosa!
Per la verniciatura nitro............ anche quà ogni individuo usa una sua tecnica.
Come quantità è giusta quella usata da Ele, anch'io su 2kg me ne rimaneva sempre uno sputo,per cui da un pò ne faccio fare 2,5kg che è meglio
La tecnica usata dal carrozziere amico di Ele non è nè giusta ,nè sbagliata, è una sua tecnica.Come il vetro ci viene anche senza carteggiare,ma se lui si trova bene così,fa benissimo a farlo .
Io ad esempio,uso un altro sistema senza carteggiarla tra le varie mani.
Faccio bene la finitura del supporto e poi vado con il bilux facendolo sempre stendere al massimo,al limite della colatura fino a ottenere le mani volute.una volta asciutta bene lucido con pasta abrasiva 3M tappo verde.
Il risultato è quello del vs1 nelle foto.
Usare un trasparente con l'aggiunta di pasta opaccizzante non è il massimo,per diversi motivi(anche questa è una cosa che andrà spiegata nel post che aprirò)
Esistono trasparenti semi opachi e trasparenti full mat( opachi 100%)
già formulati in questa maniera che non tendono a rilucidarsi con il tempo o sotto l'azione di paste e polish.
Io uso un trasparente full mat ,che lucidandolo a dovere arriva al punto di saturazione che rispecchia perfettamente un nitro "fatto bene".Ve lo saprà dire e darvi conferma Horus quando vedrà la sua navetta![]()