Giove infuse nell'uomo molta più passione che ragione: pressappoco nella proporzione di ventiquattro a uno. Relegò inoltre la ragione in un angolino della testa lasciando il resto del corpo ai turbamenti delle passioni.
Allora mi intrufolo in questa bella discussione, magari riesco ad apportare qualcosa.
- Per variare l'anticipo su motori a puntine è ricalcolare il condensatore che va sul piatto statore. dico ricalcolare , perchè il condensatore che vende danis non è ne piu ne meno un condensatore normale, con caratteristiche normali, ma con valori di esercizio diversi. quello che fa quel condensatore è di ritardare linearmente l'anticipo sfruttando in maniera inversa il fatto che un condensatore, qualunque esso sia ha un tempo definito di carica e scarica.
- Agire sul cavo della candela non è errato, ma anche qui è difficilmente controllabile. quello che si ha è un effetto di ritardo dovuto al fatto che nel cavo si avranno due estremi sui quali dovrà scoccare una scintilla, cosa che ovviamente richiede del tempo e quindi genera un ritardo.non credo turbi la qualità della scintilla finale, questo perchè non vi sono dispersioni di sorta se il cavo è integro (bisogna interrompere il filmaneto interno non la coibentazione.)
in ogni caso si tratta di ritardo lineare e difficilmente controllabile, per quanto mi riguarda, quello che faccio nelle mie centraline è questo, ovviamente nell'elettronica tutto è piu semplice ma anche qui,
si spendono centinaia di euro per gt, marmitte &co e poi vi mettete a filosofeggiare sull'amore delle puntine e la disgrazia dell'avvento elettronico?
in ogni caso è vero che settando un anticipo variabile il motore nonscalda minimamente, con la mia centralina posso tranquillamente usare mezza giornata la vespa e smontarne la testata al rientro a casa, e come già spiegato, è una questione di rendimento meccanico.
Secondo me non stai interpretando correttamente quello che ho scritto, in base a quello che scrivi, l'anticipo all'aumentare del regime di rotazione può solo scendere, ma questo non è vero, il problema è tutto qui, parlando di 4t , io qualche mappa da zero, con wideband e temperature gas di scarico sott'occhio, me la sono fatta e mi sono trovato in condizioni in cui, passato il picco di rendimento volumetrico, ho dovuto aumentare il valore di anticipo...
Bye, Luca
Giove infuse nell'uomo molta più passione che ragione: pressappoco nella proporzione di ventiquattro a uno. Relegò inoltre la ragione in un angolino della testa lasciando il resto del corpo ai turbamenti delle passioni.
Guarda però che qui si parla di motori di vespa, due tempi e con cubatura raramente superiore ai 150 cc......................
E comunque se tu avessi modo di vedere l'andamento dell'anticipo anche in motori automobilistici spinti (con cilindrata unitaria cmq raramente inferiore a 350 cc), vedresti bene che quando il riempimento diventa importante l'anticipo si riduce drasticamente.
Ciao,Superasso.
Per l'appunto Nano, e se tu ti prendessi la briga di controllare con una semplice pistola stroboscopica quello che hai affermato nel post sopra (quello col grafico) a proposito del condensatore e delle conseguenze del salto di scintilla fuori dalla camera di scoppio.....................TI PENTIRESTI
Ciao,Superasso.
nel senso che perdi segnale? può essere, ma quelli per me rimangono trucchi del mestiere, cose che si facevano un tempo quando i mezzi erano quelli che erano! oggi si può fare di meglio, appunto usando l'elettronica..
No, nel senso che non ritardi proprio niente con un salto di scintilla esterno, in compenso è garantito un decadimento della scintilla in camera di scoppio, (se si hanno dubbi9 provare con semplice spinterometro) Idem per i condensatori, provare per credere.
Ciao, Superasso.
guarda che non lo invento mica io, è una cosa che si fa sui cart da una vita ma non ho idea de sia solo questo o altro..
per il discorso condensatore, quello di denis funziona,primo perchè non ho motivo di credere il contrario in quanto conosco lo stesso denis di persona ed è un ragazzo competente oltre che onesto, in secondo luogo, un condensatore in quanto tale, si carica e si scarica in un determinato tempo. questo tempo può essere sfruttato per accumulare ritardo. ma si tratta di calcolarsi le caratteristiche di quel condensatore e di valutarne l'effettivo funzionamento.
(Detto con le mie parole)Il sistema si ricarica, e si ricarica in maniera più o meno efficace in funzione del dwell, ma questo non incide assolutamente con l'istante accensione.
Per quanto riguarda il discorso salto di scintilla che sarebbe in uso sui Kart (mi fido ) Può darsi benissimo che con questo stratagemma si ottenga un ritardo della combustione causato dalla debolezza della scintilla, certamente non si può ottenere un ritardo del momento accensione. Sull'effettiva utilità di questa cosa ho dei dubbi, tanto vale ritardare il piatto..........a meno che il salto scintilla non sia modulabile in funzione giri con una qualche diavoleria ; D'Altra parte se è vero che viene usato.........
Ciao,Superasso.
Allora non ho capito nulla fin da principio, io sapevo che la scintilla e la conseguente accensione avviene quando le puntine si toccano e quindi il contatto si chiude...
Si ma se consideri che tutta la carica acccumulata nel condesatore e "buttata", piu e' grande il condensatore e piu' perdi efficienza di scintilla.
Inoltre se consideri che anche per il sistema di accensione, piu aumentano i giri e piu' aumenta l'intensita' della corrente, non avrai alcun effetto correttivo perche anche usando un condensatore piu' grande, si carichera' piu in fretta.
Ciao,
Vol.
eh, infatti bisognerebbe fare qualche prova,io non ho vespe a puntine!
Ciao deX,
quando si regolano le puntine si setta prima la massima apertura pari a 0,3 - 0,4 mm e poi, dopo aver segnato sul carter il punto di anticipo rispetto al PMS, si regola il piatto in modo da far "INIZIARE" ad aprire le puntine in quel punto.
Solo nel momento in cui le puntine si aprono si genera l'extra tensione che alimenta la bobina AT.
Per nano
Io non riesco proprio a capire come un condensatore ( mi riferisco a drt), ammesso che sia un condensatore puro, possa far variare l'anticipo in un sistema a puntine, in funzione del numero di giri.
Il condensatore è messo in parallelo alle puntine, ok?
Potrei capire che, in funzione del valore capacitivo, al momento dell'apertura parte dell'extra tensione, tra le puntine, venga immagazzinata più o meno velocemente ma a quel punto le puntine si sono aperte e la scintilla nella camera di scoppio è avvenuta.
Bo, vedi se riesci a farmelo capire.
La vita senza una Vespa è come una miscela al 5%…............. solo tanto fumo.
Dexolo.....
siamo gli unici due in questa discussione in ritardo anni luci sulla comprensione???
vabbè...
Per risponderti in generale per quanto ne ho capito quando le puntine sono chiuse scorre la corrente che viene accumulata nel condensatore e rilasciata improvvisamente quando le puntine si aprono....credo....
ecco vedi...non avevo capito una cippa...
Tu no, ma io si , infatti a questa affermazione L'istante accensione è determinato dall'apertura contatti, PUNTO! mi è venuto il dubbio di non aver capito nulla, come fa a scoccare una scintilla se non c'è il contatto? Per quello ho chiesto cosa succede quando sono aperte....