Eccomi!
Scusate ma in questi giorni ho avuto altro a cui pensare... la nascita di un nipotino è più importante persino della Vespa!![]()
Comunque ho controllato giusto che il tamburo montasse, e pare non avere problemi di sorta. Non ho dovuto sforzare per infilarlo e l'accoppiamento dei millerighe non sembra presentare giochi vistosi anche se il dado l'ho stretto quel poco necessario per tenere. Con la prima inserita il tamburo è solidale col mozzo e non gira... buon segno!
Ah, mi sono tolto uno sfizio: oggi mi trovavo dalle parti di un noto e fornitissimo Piaggio Center di Alessandria e ho chiesto di vedere un loro tamburo. Prezzo 90 €.
Con mia grande gioia (ma c'è forse da piangere...) il tamburo era identico a quello preso da Calò: stesso peso (è un po' più leggero dell'originale), stesse fusioni in alluminio, stesse quote interne, stesso stemmino Piaggio farlocco stampigliato all'interno...
Comunque ha ragione Marben: l'originale ha fatto quella fine in due anni, quindi ben vengano gli aftermarket!![]()
Grazie per la risposta,oggi ordino il farlocco originale da calò!!!
Mi aggiungo come socio del club "Alberi del cambio spanati": sulla mia PX 150 MY €2 del 2007 (una Vespa davvero disgraziata!) ad Aprile, di ritorno da una gitarella, per fortuna a duecento metri da casa, il motore inizia a girare a vuoto. Che è che non è scopro
che il millerighe del tamburo posteriore è completamente spianato. Il corrispondente millerighe dell'albero presenta anche lui evidenti segni di usura. Tento la sorte e monto un tamburo nuovo con dado, rondella, bloccadado e coppiglia nuovi. Dopo un migliaio di Km, compresa una cavalcata di qualche centinaio con relative tirate a manetta, per fortuna anche questa volta a poche centinaia di metri da casa,ricomincia a girare a vuoto. Smonto nuovamente il tamburo, il dado era completamente allentato ed il millerighe del tamburo spianato.
Mi rassegno allo smontaggio del motore per sostituire l'albero secondario del cambio e, nuovamente, il mozzo, operazione che l'ottimo Poeta,che ringrazio, ha effettuato per me in maniera impeccabile, cogliendo ovviamente l'occasione per revisionare ed ottimizzare il tutto. Purtroppo non ho fatto le foto degli alberi vecchio e nuovo ma l'albero montato sui PX MY si vede perfettamente nelle foto pubblicate da altri in questa discussione. Il millerighe di questi alberi è assai più corto di quanto non fosse su quelli montati nelle serie precedenti, la parte lavorata a millerighe sugli alberi originali dei PX MY è estesa grosso modo la metà di quanto non fosse nei precedenti motori. Il mio si è sgranato dopo 24.000 Km. ed ho letto nei post di questa discussioni che anche ad altri il problema si è presentato attorno a questo chilometraggio. Qualche avvisaglia la avevo avuta essendo stato costretto a serrare il dado del mozzo due o tre volte da quando ho questa Vespa, cosa che mi aveva stupito su un veicolo nuovo, mai avrei immaginato però che potesse accadere un fatto del genere.
Ho pensato che l'aver camminato per un certo periodo con un cerchio non proprio dritto e la scoperta, fatta poi da Poeta, che anche il perno del motore era lento possano aver contribuito al verificarsi di questo guasto. Devo però osservare che con la mia vecchia PX200E del 1983 avevo fatto oltre 100.000 Km, smontato varie volte il mozzo per sostituire le ganasce, qualche volta si era allentato il dado e lo avevo serrato, una volta fino a spanarlo, ma il millerighe dell'albero era (ed è!) perfettamente sano. Poeta mi ha montato un albero Olimpia, nota marca di ricambi venduta anche nella catena ufficiale Piaggio, che ha il millerighe "vecchia maniera" ed è lungo quanto la relativa sede nel mozzo. Non sono un tecnico del settore, mi sembra però intuitivo che: se lo sforzo della trazione viene scaricato su una superfice minore questa sarà soggetta ad un carico maggiore con conseguente più rapida usura.
Ragionare su quale possa essere il motivo per aver risparmiato un paio di centimetri di millerighe sull'albero del cambio induce a poco benevoli pensieri!
Ti ricordi il peso di quello nuovo? L'originale pesa 1,6kg circa, molti rifatti, invece, pesano 1,35kg. Probabilmente la differenza di peso non ha implicazioni in termini di sicurezza, ma dipende dai processi produttivi. Alcuni paiono fusi in terra, altri fusi in stampo.
Quando sei pronto a montare il tutto, ricordati di passare un panno imbevuto di diluente e di dare una carteggiata leggera sulla parte che andrà a contatto con le ganasce, avendo cura di non toccare più con le dita quella parte.
La frenata sarà efficace da subito.
Buon lavoro![]()
Grazie. In realtà volevo dare una pulita a tutto il piatto ganasce. Cosa uso? Straccio imbevuto di benzina?
E poi: le ganasce hanno degli indicatori di usura oppure le sostituisco quando sento la frenata più debole?
EDIT
ps: quest'anno a Babbo Natale chiedo un compressore!
Per la pulizia io mi sono sempre affidato al compressore, soffiando verso la porta aperta ed avendo l'accortezza di non respirare quella polvere.
Se non ce l'hai potresti operare con un pennello.
Riguardo agli indicatori di usura... Non ci sono, quando si consumano non freni più![]()
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Le ganasce passale con uno staccio inumidito col diluente nitro. Altrimenti con un prodotto apposito a base di solventi, tipo il Metal Cleaner W5 che di tanto in tanto si trova da Lidl. Non versare il diluente sulle ganasce, ovviamente.
Le ganasce usurate si riconoscono anche perchè saresti costretto a tirare troppo il freno. Le tue sono ancora molto buone, quasi nuove.
Se sono vetrificate, comunque, può essere che frenino ben poco.
Non so come frenasse il tuo MY.. il mio al posteriore è una tragedia (San Disco all'anteriore!). Ora ho cambiato il tamburo con uno Piaggio "d'epoca".. forse va meglio. Sperem.