La Vespa PX200 mix (1986) dell'amico Dario non voleva proprio saperne di camminare come doveva.
Beveva come una spugna, sia in termini di benzina che in termini di olio (ha il miscelatore). Roba da un chilo d'olio pappato in 500km.
Come se non bastasse, le prestazioni erano fiacche, "murava" e, specie in alta quota, moriva ad un terzo di gas, tendendo a spegnersi.
A nulla erano valsi alcuni tentativi (carburatore, statore, valutazioni sullo squish).
La Vespa era stata da poco acquistata da Dario. Si trattava di un ottimo conservato, con appena 16000km all'attivo.
Per strafare, appena acquistata Dario l'ha subito portata da un anziano meccanico, perchè le rifacesse il motore. Purtroppo, così, non sappiamo se prima degli interventi del meccanico la Vespa presentasse gli stessi problemi di erogazione.
Così abbiamo deciso di riaprire il blocco ed abbiamo trovato la sorpresa!
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Mancava una bella porzione della parete della valvola.
La diagnosi fatta da Luca Volumexit si era rivelata esatta.
Ora si trattava di riportare materiale e di lavorare di conseguenza. Cosa assolutamente fattibile (è più facile sistemare una rottura così, piuttosto che una valvola rigata). Infatti si è fatto riportare un po' di materiale, collocando un ritaglio di ferro nel punto in cui il semicarter lato frizione ospita il bordino dell'altro semicarter.
Il riporto è tranquillamente lavorabile con Drenel e limette. Col Dremel si abbassa la saldatura e con delle piccole lime arrotondate si può portare in piano con ottima precisione.
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La saldatura è sta infine rifinita con un velo di acciaio bicomponente per riempire tutte le porosità.
Il motore è stato nuovamente oggetto di una revisione totale, per stare tranquillo.
Cosa più che mai opportuna perchè:
- L'anziano meccanico aveva pensato bene di lasciare la ralla interna del vecchio cuscinetto a rulli lato volano, senza sostituirla con quella del nuovo; infatti il motore risultava piuttosto rumoroso a livello di manovellismo e, credo, non per semplice usura, ma perchè le ralle appartenevano a cuscinetti di marche diverse e quindi, ragionevolmente, con quote diverse;
- La frizione, nonostante i dischi nuovi, strappava e slittava incredibilmente. Una seconda sostituzione dei dischi, sempre ad opera del vecchio meccanico, non aveva migliorato la situazione. Ci credo! Ho revisionato integralmente il pacco frizione, trovando le cause del problema: boccola d'ottone usurata e rasamento letteralmente sbriciolato, le foto parlano chiaro! Dischi, rasamento e boccola nuovi, ora la frizione è perfetta.
- La crocera presentava giù segni d'usura ed era piuttosto tenera; a mio avviso non era la sua originale, ma più verosimilmente una aftermarket con soli 3000km all'attivo.
- L'ingranaggio della messa in moto aveva gli innesti usurati, col risultato che la pedivella sgranava con una certa frequenza;
- Tutti i paraoli ed i due cuscinetti di banco, oltre a quello del mozzo, sono stati sostituiti per ovvie ragioni.
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Nella terza foto, la prova di tenuta della valvola. L'olio prima scendeva in pochi secondi, come è ovvio che fosse. Ora invece, la tenuta era perfetta, verificata anche a carter aperto osservato l'accoppiamento albero-camera.
Morale della favola: a volte affidarsi a presunti professionisti può essere controproducente. E' indubbio che molti professionisti operino con cura, ma altre volte, come vedete, i lavori vengono eseguiti malamente. Resta poi il dubbio, assolutamente verosimile, che il pasticcio sia stato combinato da quel meccanico: che abbia forse cercato di bloccare l'albero piantando una cacciavite nella valvola? Difficile del resto credere che una Vespa con 16000km potesse celare un problema simile.
Quel che conta è che ora il nostro Dario corre felicemente a bordo della sua PX 200, e si fa fatica a stargli dietro!
Un ringraziamento va a Gangeler per il preziosissimo contributo nei valori di riparazione della valvola.