mi inserisco in questa discussione, che pur non essendo inerente il mondo vespa, mi piace
quello che sto per scrivere non è supportato, al momento, da norme, ma è ciò che penso
pur non conoscendo il valore del mezzo, mi sembra di capire che il prezzo indicato è congruo, ma, anche non lo fosse, toccherebbe a Caio dimostrare che Tizio ha sfruttato il "declino cognitivo" dell'anziana per acquistare ad un prezzo inferiore e quindi pretendere di inserire nell'asse ereditario la differenza tra il dichiarato ed il "pagato"
probabilmente Caio ha diritto di sapere che fine ha fatto la somma incasata per la vendita dell'auto con l'art.2688??? (non lo so!!!)
se ne ha diritto, secondo me, può pretendere che tale somma, salvo che non sia stata spesa dall'anziana, rientri nell'asse ereditario
quindi è qui che gira la questione: che fine ha fatto la somma incassata per la vendita dell'auto???
ora, a ben leggere, sembrebbe che Tizio abbia usufruito delle agevolazioni fiscali della legge 104 (iva al 4% all'acquisto e esenzione del bollo fino al 2005 compreso) per acquistare un mezzo con i propri soldi
ma la norma prevede:
L’aliquota agevolata si applica solo per acquisti effettuati direttamente dal disabile o dal familiare di cui egli sia fiscalmente a carico (o per prestazioni di adattamento effettuate nei loro confronti).
fonte: Agenzia delle Entrate - X. Le agevolazioni per i disabili
a questo punto Tizio potrebbe affermare che ha pagato l'auto con i propri soldi e che la successiva vendita sia fittizzia, ma si rischierebbe che gli entri preposti possano richiedere il pagamento della differenza dell'iva più sanzioni più interessi e idem per il bollo
anche se sono molto dubbioso che dopo 6 anni sia ancora richiedebile questo 16% di iva, in quanto dovrebbe essere in prescrizione
insomma è mio personalissimo parere che la richiesta di legalmente fondata, in quanto risulta che l'anziana dovrebbe avere "da qualche parte" 15mila€ che non sono rientrati nell'asse ereditario, o li ha spesi o ... non li ha mai incassati
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prova