Oggi, 26 anni fa, mio zio ti faceva toccare i "piedi" nel mondo.
Ricordo come ti osservavo da lontano, nel "timore" della mia età dell'epoca (avevo 10 anni), e ti portavo rispetto, così come si deve ad una bella signora.
Non era da tutti, a quell'epoca, girare con cotanto blasone (34 milioni per prenderti, a quell'epoca...), anche se non conoscevo bene il tuo mondo come oggi.
Non capivo, ad esempio, come mai i tuoi denigratori ti chiamavano "la coupè a 4 porte"... ; poi l'ho capito dopo 5 anni, quando i miei tre cugini, figli di quel mio zio che ti aveva accolto in casa loro, crescendo, non avevano più lo spazio per le loro lunghe gambe, quando stavano seduti dietro...
Fu così che fosti regalata a mio padre, quando la nostra indimenticata Giulietta 1.8 aveva già sfondato i 120.000 km in 5 anni e non sarebbe stato rispettoso farle compiere ancora il compito di "prima auto della famiglia" (infatti divenne la "seconda auto"...).
Avevi appena 46.000 km, praticamente eri nuova, ma forse un rodaggio non troppo scrupoloso aveva lasciato in te la ferita di un consumo d'olio motore a mio giudizio in po' elevato. Ma pazienza: a caval donato...
Passano gli anni: era il 1992, quando mi accompagnasti da Taranto a Pisa, trasferendomi quassù con armi e bagagli per iniziare gli studi alla facoltà di ingegneria.
27 aprile 1993: giusto in tempo prima della riforma del codice della strada, proprio con te, da privatista, ho sostenuto l'esame pratico della patente!
Agosto 1993, neopatentato 18enne, in giro e a sbaciucchiarmi con la mia ragazza (): chissà per lei che effetto, con un ragazzotto con quel macchinone...
1994-95: se tu potessi raccontare a tutti cosa hai sentito quando io "discutevo" coi miei genitori durante i viaggi da Taranto in Sicilia, quando stavo pensando di cambiare facoltà...
Aprile 2001, a 204.000 km. Ricordi bene il tuo momento più critico. Già da tempo facevi fatica ad accenderti a freddo; a tutto gas andavi a strattoni con consumi stratosferici, e non superavi i 120 km/h. Per non parlare della "mazzata finale" che arrivò quando ci accorgemmo che non riuscivi a "bere" la benzina senza piombo...
Mio padre ti portò in officina e ti dissero che per rimetterti in sesto ci volevano circa 4 milioni delle vecchie lire, e papà pensò di sostituirti con una neonata Honda Civic 1.6, e tu andasti a riposare in campagna per 8 mesi, fino a quando papà mi telefona per dirmi: "Ciccio, che dobbiamo fare con il Mercedes? Adesso scade il bollo, e dobbiamo decidere!" - "Papà, cambia solo la pompa della benzina, quella che è sotto il sedile posteriore!".
E così, con "sole" 230.000 lire, ripartisti alla grande, e così ti ho adottato io!
Siamo arrivati ad oggi, più di qualche VRista ti conosce "di persona", e ti apprezza con simpatia!
Oggi, con Lorenzino, t'abbiamo festeggiato con la torta preparata dal lui, e ancora una volta, come si vede dalle foto, t'abbiamo fatto soffiare dalla marmitta le candeline: due per decennio e 6 per ogni singolo anno ()!!!
Sai che il prossimo febbraio mia sorella dovrebbe ridare all'azienda la sua Citroen C4 Picasso, che ha tutto quello spazio, quella versatilità e quei dispositivi moderni di sicurezza che quando nascesti ancora non esistevano, e sai che sto pensando di far diventare lei il mio "nuovo" strumento a 4 ruote.
Quello che mi frena sono due variabili:
1. La Picasso non ha la tua "semplicità vespistica": con tutta quell'elettronica e quella meccanica complicata e costosa...
2. Chissà quanto vorrebbe l'azienda per riscattarla, e notoriamente non ho soldi (a meno che non me la faccio regalare... )
Avrò tempo per riflettere. Certamente comunque rimarresti in famiglia: mica sono così scemo da farti fare un'ingloriosa fine!!!
Intanto, magari, un piccolo regalo te lo meriti: un nuovo tergicristallo!
Ancora auguri, Stellina!