Citazione Originariamente Scritto da monsterpompa Visualizza Messaggio
Soluzione suggeritami da un funzionario del PRA: fare presso il PRA l'atto di vendita su CDP se esistente oppure su foglio complementare. Il funzionario del PRA autentica le firme. Non trascrivere l'atto. Fare la procedura di iscrizione al registro storico (3 o 4 mesi per avere il certificato); come documento attestante la proprietà alleghi copia del CDP o foglio complementare con autentica (il libretto di circolazione riporta ancora i dati del vecchio proprietario e puoi aggiornare il libretto solo dopo avere fatto la trascrizione al PRA, ma sulla base dell'atto di vendita con firme autenticate, legalmente il proprietario sei tu). Con il certificato storico e l'atto di vendita autenticato presentarsi al PRA e fare la trascrizione. Si dovrà pagare una minima sanzione per la trascizione tardiva (dovrebbe essere fatta entro 60 gg. dalla data dell'atto), ma comunque il totale è di gran lunga inferiore ad un passaggio "pieno". Con poco più di 100 euro te la dovresti cavare.
Il funzionario del PRA dimostra di non conoscere le procedure dello stesso PRA!

Da quasi un anno non si possono fare le autentiche della firma sull'atto di vendita allo STA del PRA se non si procede immediatamente alla registrazione del passaggio (vedi: Automobile Club d'Italia: Passaggio di proprietà ), per questo ho suggerito di fare l'atto di vendita in comune.

Se il veicolo ha dai 30 anni in su (di che anno è la 126?), l'IPT si paga ridotta a semplice richiesta dell'acquirente, altrimenti, non conviene certo iscrivere la 126 all'ASI per risparmiare l'IPT! Insomma, l'IPT per i veicoli storici costa circa 50 euro, l'IPT normale, per una 126, varia dai 150 ai 200 euro a seconda della provincia, l'iscrizione minima ad un club ASI è di minimo 100 euro, più le spese di iscrizione della vettura e, comunque, ci vogliono almeno 6 mesi (e l'auto dev'essere restaurata o un buon conservato), vedi: Automobile Club d'Italia: Costi per la registrazione al PRA . Quindi direi che non ne vale assolutamente la pena!

Ciao, Gino