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Discussione: Vespa ibrida

  1. #1

    Vespa ibrida

    Nell'ultima puntata di SuperQuark hanno fatto vedere la realizzazione di un prototipo di vespa ibrida: con motore sia termico (tradizionale) che elettrico. I consumi sono ridottissimi, e mentre si usa il motore tradizionale e si frena, il motore elettrico viene parzialmente ricaricato. Ma basta allacciarlo a una presa comune di corrente per fare il pieno. Se ricordo bene l'autonomia del motore elettrico dipende dalla velocità. Più si va veloce meno Km si riescono a fare, ma sono garantiti 40 Km a una velocità di 30Km/h. Si prevede l'uscita in produzione entro i prossimi 2 anni. Speriamo.

  2. #2
    Staff VRista Platinum L'avatar di GustaV
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    Innazitutto benvenuto nella nostra comunità Aladar.
    Il mezzo di cui parli non è una Vespa, ma uno scooter che utilizza impropriamente un nome storico. Tuttavia è molto interessante, anche se prevedo prezzi d'acquisto proibitivi.
    Uno scooter deve essere, per mia (e non solo mia) concezione, economico, leggero, semplice ed affidabile e con un'unità ibrida come propulsore vedo dura rispettare questi principi fondamentali.
    Bell'esercizio di marketing demagogico...

  3. #3
    Effettivamente hai ragione.

  4. #4
    VRista DOC L'avatar di alain
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    e poi... per il popolo che frequenta questo forum... 10 km di autonomia, a "regime" penso siano un pò pochini... e si andrebbe comunque sempre a benzina...
    come dice pacomino: QUANDO SI riPARTE??

  5. #5
    Staff VRista Platinum L'avatar di Neropongo
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    Prima quattro tempi catalizzato e cambio automatico, mo' pure ibrido elettrico, mi sta venendo il mal di pancia dalle risate.
    Demagogia, pura demagogia, ha ragione GustaV.
    Secondo me la triplice implicazione di un falso basso costo di esercizio, della falsa riduzione delle emissioni e di un impatto ambientale occulto farebbe scaturire una discussione senza paragoni.

    Per tagliare breve una storia lunga:
    1- Quanto costa fare un "pieno" di corrente per percorrere 40 Km? Quanto costano e quanto durano le batterie?
    2- La maggior parte dell'energia elettrica e' ancora prodotta da centrali termiche che utilizzano combustibili fossili, in pratica spostiamo le emissioni di CO2 altrove; una buona percentuale da centrali nucleari e una (purtroppo) piccola porzione da fonti rinnovabili.
    3- Impatto ambientale occulto: (ripeto) emissioni spostate e/o scorie radioattive, batterie esauste, miniere di metalli ormai quasi rari per la produzione di nuove batterie.

    Poi basta perche gia' mi viene di attaccare a discutere di catalizzatori e di SUV da 5 Km al litro....

  6. #6
    Staff VRista Platinum L'avatar di GustaV
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    Emilio, se si tratta di un veicolo ibrido come Dio comanda (Toyota style per intenderci, cioè un'unità ibrida che contiene un motore a scoppio ed un motore elettrico combinati), l'energia elettrica viene prodotta dal motore termico ed accumulata nelle batterie per essere sfruttata dal motore elettrico quando necessario, con un bilancio ottimizzato. Quindi il mezzo non dovrebbe mai essere collegato alla rete elettrica. Sembra che tu abbia descritto i problemi di un veicolo elettrico.
    immagino che i 40km di autonomia si riferiscano all'utilizzo esclusivamente elettrico, con la possibilità di far partire il motore termico e sfruttare l'autonomia del serbatoio di benzina.
    Comunque rimangono i soliti problemi:
    costi
    complessità
    manutenzione
    affidabilità
    peso
    ingombro
    smaltimento delle batterie? Siamo sicuri che sia proprio così ecologico?
    Paragoniamo l'energia risparmiata nel clico di vita del mezzo con l'energia aggiuntiva necessaria a produrre ed a smaltire un'unità ibrida rispetto ad una tradizionale?

    So qualcosa di Toyota, la prima produttrice mondiale di veicoli elettrici ibridi commerciali, nonchè il primo produttore mondiale di auto in generale e con i maggiori profitti:
    da qualche mese ha superato il milione di vetture ibride prodotte e vendute nel mondo.
    Innanzitutto un veicolo ibrido a 4 ruote comincia ad avere più senso di uno scooter.
    So che Toyota ha venduto per anni sottocosto la Prius (il suo primo veicolo ibrido), nel senso che il costo di produzione superava quello di vendita (pur sempre 27.000 euro per un berlina media, non noccioline). Lo ha fatto intenzionalmente per questioni strategiche e di marketing.
    Ovviamente ha fatto bene: si è fatta spazio nel mercato, creando una nicchia nella quale domina incontrastata, dal punto di vista di tecnica economica si definirebbe un "oceano blu".
    Adesso i costi di sviluppo si sono ridimensionati ed ammortizzati e l'economia di produzione ha permesso di tornare al profitto.
    Pensare che Piaggio faccia qualcosa del genere mi fa sorridere, a meno che non punti alla sostanza come Toyota ma provi a far leva sull'esclusività. E secondo me non paga.
    Comunque, ritornando a Toyota, la prius è un veicolo interessante, anche se esteticamente discutibile. Io l'ho provata e sono rimasto affascinato, è qualcosa di davvero diverso dal concetto di automobile classico: comodità e spazio di una berlina media, silenziosità fuori dal comune. L'unità di propulsione ibrida è compatta, ma molto complessa: motore a benzina 1,5 litri 4 cilindri a basso consumo, trasmissione automatica che integra il motore elettrico. Batterie sotto il pianale del vano di carico, quindi il bagagliaio è capiente. Pochi meccanici altamente specializzati sanno metterci le mani anche per la sola manutenzione programmata. In garanzia se si ha qualche problema la politica di Toyota è la sostituzione dell'unità ibrida di sana pianta. Garanzia della casa sul gruppo ibrido: 8 anni. E dopo? non lo so, ma credo che non sia un veicolo nato per durare nel tempo.
    La tecnologia ibrida è il futuro, oggi è ancora presto.

  7. #7
    Staff VRista Diamond L'avatar di GiPiRat
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    Si riempiono la bocca e riversano nei media parole altisonanti ammantate da un velo di tecnologia ed ecologismo. In realtà si tratta solo di profitto, ma parecchi abboccano ugualmente.

    Stiamo messi male! Dalla benzina "verde" in poi, si sono fatti grassi con la nostra dabbenaggine!

    Ciao, Gino

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