Ogni volta che ho una verifica di matematica su argomenti impossibili e che so che non si useranno mai mi chiedo se tutta la gente che abbai gia finito la scuola ne fa uso ): .. E' una domanda che non avra' mai risposta .. Voi che dite?
Ogni volta che ho una verifica di matematica su argomenti impossibili e che so che non si useranno mai mi chiedo se tutta la gente che abbai gia finito la scuola ne fa uso ): .. E' una domanda che non avra' mai risposta .. Voi che dite?
Che non è un buon motivo per "giocare al ribasso" quando si parla di cultura ed istruzione!![]()
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
....io mi ricordo della trigonometria e dell inizio delle tracce.....se per assurdo.........io la scuola non l 'ho finita e cmq ti posso dire che mi mangio le mani....quel pezzo di carta conta al giorno d'oggi........quindi stringi i denti e non mollare.......
A me molti concetti di matematica appresi a scuola mi sono serviti per capire certe cose, sia negli hobbies che nel lavoro e nella vita in generale. Come anche geometria, fisica, chimica, storia, letteratura, eccetera.
Mi sono serviti sia dal punto di vista pratico, sia per sostenere conversazioni con altre persone.
Affarmazione discutibile, ormai lo studio non è più garanzia di riscatto sociale come lo poteva essere fino a mezzo secolo fa.
Apre teoricamente maggiori possibilità, ma fa pagare l'entrata nel mondo del lavoro a tarda età e l'eccessiva specializzazione che costringe a limitare il numero dei possibili obiettivi, trasformando qualunque altro lavoro in un insoddisfacente ripiego. Un discorso è specializzarsi studiando per poi cercare un lavoro coerente con gli studi, un'altra cosa è valutare le possibilità offerte dal mercato ed imparare un mestiere sul campo.
Ormai ci sono troppi laureati per le possibilità offerte dal mondo del lavoro, il futuro assicurato ce l'ha il calzolaio, non il dottore in...
E' una verità difficile da accettare, ma nella vita bisogna essere pratici.
Possiamo anche parlare del desiderio di crescita personale, ma è un altro discorso, io mi riferisco esclusivamente alla relazione pratica studio-lavoro.
Il mio consiglio è: impara bene almeno l'inglese e consegui con impegno e quindi bene un diploma, sono i requisiti minimi e sufficienti per avere un livello culturale tale da metterti in grado di accedere al mondo, sviluppare un sano spirito critico e sostenere qualunque rapporto sociale. Poi, se sei seriamente motivato, prosegui con gli studi, se non sei seriamente motivato, cerca immediatamente un lavoro serio, inizialmente anche malretribuito, che ti permetta di distinguerti dalla massa, insomma impara un mestiere ed insegui l'autorealizzazione.
Mantieni quindi vivo il tuo intelletto e sviluppa la tua cultura per tutta la vita, frequentando persone valide, leggendo molto ed interagendo sulla realtà che ti circonda con l'orizzonte più ampio possibile.
Scusate appaio come diseducativo, si tratta di una mia opinione.
Consiglio questo libro:
"Il lavoro manuale come medicina dell'anima" di Matthew Crawford
Spiega come e perchè un plurilaureato con un lavoro intellettuale si sia realizzato mollando tutto per fare il meccanico.
Personalmente condivido le tue parole, è molto più educativo far capire l'importanza delle cose, piuttosto che illudere o inculcare a qualcuno che l'obiettivo da raggiungere è...
Per la matematica, io sono una capra, però se riesci ad applicarla ai casi reali, tutto inizia a tornare utile, come il disegno, se sai disegnare un triangolo avendo le dimensioni dei tre lati, sei in grado di effettuare praticamente qualsiasi rilievo planimetrico e quindi anche verificare se ad esempio il muratore
a cui hai affidato i lavori per la tua casa, sta lavorando bene o male...
Per il lavoro, io sono geometra, sono quasi "dottore in..." ma nei fatti, ho quasi 30 anni, un mutuo fatto insieme ai miei soci per tentare l'avventura del lavoro e...basta, per il futuro solo una serie "vedremo di...", devo constatare che molti miei coetanei, che non hanno avuto lo stesso percorso di studio, entrando quindi prima nel mondo del lavoro, facendo lavori perlopiù manuali, hanno una famiglia, qualcuno ha già anche la casa e altri attendono un figlio...
Mi ricorda la storia di un noto preparatore, mi pare che sia Lorenzo Lauro, laurea in medicina e impiego presso un ente, lasciò tutto per dedicarsi alla passione...e devo dire che effettivamente si è preso le sue belle soddisfazioni...Consiglio questo libro:
"Il lavoro manuale come medicina dell'anima" di Matthew Crawford
Spiega come e perchè un plurilaureato con un lavoro intellettuale si sia realizzato mollando tutto per fare il meccanico.
Più tardi passo in libreria...
Bye, Luca
Giove infuse nell'uomo molta più passione che ragione: pressappoco nella proporzione di ventiquattro a uno. Relegò inoltre la ragione in un angolino della testa lasciando il resto del corpo ai turbamenti delle passioni.
Straquoto, e mi permetto di aggiungere: per fortuna...
Può sembrare strano dire una cosa del genere però la ritengo una gran cosa il potersi realizzare professionalmente ed economicamente anche senza aver studiato...
Vuoi per scarsa voglia o per impossiblità di frequentare le scuole molti hanno la vecchia terza media, oggi diventata diploma, eppure lavorando e impegnandosi seriamente nel lavoro che fanno riescono a guadagnare di più di "sofisticati dottori" magari laureati solo perchè il papi era avvocato o commercialista ed allora si son dovuti applicare in quel settore...
Io quando vedo un muratore, o un carrozziere, un idraulico, un qualcuno che non ha dovuto studiare fino a 30 anni per guadagnare 2000€ al mese sono contento perchè vuol dire che un pochino di meritocrazia in questo paese è rimasta...
Mi fanno inca@@are invece i figli di papà laureati che a 30 anni si lamentano che non trovano il lavoro che avrebbero desiderato, e magari rifiutano semplici mansioni impiegatizie snobbando pure i 1000€ al mese
Viva la voglia di lavorare ed il lavoro!
Ho sempre pensato che lo studio sia solo un mezzo per...
I laureati che credono di aver risolto i loro problemi e pretendono tutto e subito solo perchè hanno un pezzo di carta![]()
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Lo studio della matematica, delle scienze in generale, è fondamentale. Non tanto per gli argomenti in sé (che pure sono importanti!), quanto per l'approccio mentale che sviluppa che, te lo assicuro, ti tornerà utile in moltissime circostanze.
Sentiamo, qual è l'argomento della verifica?
Quoto al 100%, ed aggiungo che la matematica più che da studiare è da capire, il resto vien da se.![]()
Gran parte della matematica studiata alle scuole superiori non troverà una completa applicazione nella vita pratica (ma ciò vale anche per altre materie: greco, latino, chimica, ecc.).
Lo studio serve anche per "allenare il cervello".
La regola per il cervello pare essere la stessa che vale per i muscoli del corpo: se non si usano se ne perde parte dell'efficenza.
Quando si apprende qualcosa di nuovo il cervello "si attiva" e le connessioni fra neuroni aumentano, insomma si fa allenamento... ..........quindi buono studio e non mollare.
Però questo non toglie che non si debba saperla.
Io che ho fatto un istituto tecnico ho mangiato matematica a colazione pranzo e cena, e nel lavoro che ho svolto per 15anni mi è servita parecchio, soprattutto la trigonometria.
Col senno di poi non mi sarebbe dispiaciuto "studiare" un po di latino, quantomeno per cercare di carpire l'etimologia di alcune parole nuove che ogni tanto mi capita di sentire.
Non pensavo di suscitare cosi tanto interesse; cmq non ho intenzione di mollare , sono in 4° superiore e mi mancano due anni. Come molti di voi non ho intenzione di mollare adesso per poi ritrovarmi a fare le serali quando ne ho l oppurtunita' adesso. Comunque quella cosa della matematica che allena il cervello non la sapevo, mi e' nuova.. xD
Comunque Vesponauta lasciamo stare questa cosa perche' ormai oggi non si capisce piu niente a riguardo, dobbiamo solo aspettare e vedere cosa succede
Ahahah...
Guarda in cosa sono incappato
Ho pensato subito al topic
YouTube - Troisi - il problema di matematica!
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__ @___ @_____________VESPA PA PA PA PA.......
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
la risposta è SI.
almeno per me, ma a meno che non decidi di fare finta di niente per ogni cosa che ti capiterà nella vita, o ignorare ogni domanda che ti sarà posta, o argomento di discussione...la matematica ci sarà sempre.
come tutte le altre materie...
certo non ti capiterà molto spesso di dover fare equazioni di 2° grado...ma ti capiterà di dover dire la tua...e la matematica aiuta a ragionare...
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