riflettendo un pò sul testo immagino che nel mondo degli scooter vintage la lambretta sia come la ducati o la benelli...moto con un carattere decisamente estroverso, sempre in officina o con problemi di vario tipo ma con un cuore e un anima unici...
la vespa, per affidabilità, io la parogonerei a una stradale o una cross jap: semplice ed affidabile, uno la conseguenza dell altro.
Meglio un flacone di CIF che due kili di acrilico.
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era un paragone di convenienza, per chiarire meglio le idee che ho (provato) ad esporre.
in effetti la vespa è diventata un mito per centinaia di motivi, ma c è comunque chi preferisce altre categorie di 2 ruote o, per lo meno, le equipara.
Io, come la maggior parte di voi, sono possessore di vespa e lambretta.
Ho iniziato ad essere scooterista con la lambretta, una 125 LI 2° serie, in quanto era di mio padre e poi è passata a me.
Da ragazzo, e tuttora, ne ho fatti di chilometri con la lambra e devo dire che tutti sti problemi che voi dite, non parte si ferma quando vuole spernacchia si imbratta non ha coppia non corre ecc ecc, io non li avuti o per meglio dire li ho avuti come li ho avuti con la vespa.
Una cosa è certa ed è data dal fatto che la moda del vintage attuale è la vespa in quanto la piaggio, essendo rimasta sul mercato, ha mantenuto attuale il nome vespa.
Un'altra cosa è altrettanto certa ed è che la innocenti, con le lambrette 2° e 3° serie, ha anticipato i tempi in quanto i moderni scooter utilizzano la stessa struttura che veniva adottata sulle lambre, telaio con tubo centrale e carene asportabili, motore centrale, forcella con doppia molla e doppio ammo, ecc.
Detto questo nel mio garage sono in bella vista sia le vespe che la lambra e devo dire che la seconda non sfigura affatto anzi, agli occhi dei profani come ad esempio amici che mi vengono a trovare, la lambra attira più curiosità delle vespe.
Concludo w la vespa e w la lambretta.
Questo è il mio modesto parere condividibile o no.
La vita senza una Vespa è come una miscela al 5%…............. solo tanto fumo.
Il fatto è sempre quello citato nel primo testo.
Per smontare e rimontare completamente una vespa servono la chiave a tubo, le 3 chiavi, il cacciavite in dotazione e un estrattore volano (fino al 74 nemmeno quello).
Per smontare e rimontare una lambretta, qualsiasi modello, serve un officina attrezzata di specifici attrezzi innocenti se no bestemmi e fai danni.
Il "complesso" progetto iniziale della vespa ha prodotto una semplicità assoluta che gli ha permesso lunga vita.
Il "semplice" progetto iniziale della lambretta ha prodotto complessità inutili e cambiate anno dopo anno fino alle serie LI.
C'è una vecchia battuta di un dirigente Piaggio che aveva visitato gli stabilimenti Innocenti nel 48 perchè preoccupati dall'ingresso del colosso nel mercato scooter.
Disse più o meno: Non ci dobbiamo preoccupare! Hanno macchinari grandi, grossi e potenti ma li usano per sfornare una quantità di pezzettini piccoli e complessi.
Un esempio.
Il copriclaxon sul PX si monta con tre attacchi tutti uguali.
Sulle LI si monta con 8 attacchi a due a due diversi tra loro!!!
Sulle vespe la bulloneria è di un solo tipo e in 4 o 5 misure principali.
Sulle lambrette ci vuole una ferramenta completa.
Ovvio che questa complicazione aumenta i problemi!!!
Meglio un flacone di CIF che due kili di acrilico.
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Ma il fascino rimane invariato!
Eppoi, è anche vero che le lambrette hanno qualche problemino in più di carburazione e messa a punto, ma quando vanno . . . vanno, anche più delle vespe pari modello! E la 200 DL è certamente una delle massime espressioni di scooter vintage che ci siano! Oltre ad un concentrato di soluzione tecniche all'avanguardia per il periodo (freno a disco ed accensione elettronica), visto che è stata prodotta dal 1969 al 1971.
Ciao, Gino
Meglio un flacone di CIF che due kili di acrilico.
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Rivisitando il titolo del topic il mio pensiero-motto sarebbe, che mondo sarebbe senza Vespa??
Dedicata a Lei
Con un panno t'accarezzo,
tu rispondi tutta un pezzo,
ora sei un gran splendore...
ti cavalcherò per ore.
Forte sento già l'odore
provocato dal rumore
del tuo mitico motore.
Provo un brivido vivace
andiamo dai, lo sai mi piace
di tirarti su di giri
e se forte tu respiri
al mio provocar rispondi
coi tuoi fianchi tutti tondi
gialli, belli e rubicondi.
Io ti tiro e vai avanti
si stupiscon tutti quanti.
In salita? Qui si svolge la partita...
Quarta, terza, seconda e poi,
tu non mi tradisci mai.
Tutti vogliono goderti in tutti i tuoi particolari
inimitabile e senza pari
coi tuoi segreti belli e rari.
Ormai è sera
torniamo a casa,
dolce gialla, ora riposa,
ti lasciamo, io e la mia sposa.
Or ti lascio riposare,
mentre vado a programmare
un nuovo giorno insieme a te.
Ragazzi però adesso non vorrei che ci si facesse un'idea sbagliata della Lambretta. Definirla "sempre in officina" mi sembra un'esagerazione. Se a posto, ci si macina un sacco di chilometri senza problemi. Io l'anno scorso ci ho fatto 1000 km in 3 giorni facendomi 11 passi alpini senza neanche cambiare una candela.
Certo la Vespa va sempre (o quasi), mentre la Lambretta richiede una manutenzione più attenta, così come qualsiasi altra moto di 50 anni o giù di lì. In questo caso credo che sia la Vespa l'eccezione...
M