Insomma, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Io preferirei il mezzo pieno.
Vespa: non si discute, ok. Però la Vespa ha avuto i suoi difettucci, incluso il fatto di non avere - nelle versioni potenti - un freno a disco. La Lambretta ce l'aveva, e questo nel 1969. Ossia quando gli USA hanno mandato due tizi sulla Luna e la TV era in bianco e nero. La Vespa lo ha avuto nel 1999, quando gli USA avevano da un paio d'anni spedito un trattoricchio a sei ruote su Marte.
E' vero, la soluzione telaistica Innocenti ha vinto, nel 1965 era troppo avanti. Un po' come se Nokia avesse inventato i cellulari nel 1930: chi cacchio chiamavi? In effetti, oggi solo il nuovo PX ha ancora il telaio autoportante. Il resto è tutta soluzione Innocenti.
Non voglio intervenire sulla manovrabilità del cambio, c'è chi dice che il Teleflex Lambretta fosse più docile da usare della manopola Piaggio. Questo non lo so. Se il motore si piantasse ogni due per tre non lo so e non entro in questione, però se questi hanno venduto Lambrette fino al 1997 tra Innocenti e SIL e per giunta ad una nazione come l'India che 13 anni fa era davvero in mezzo alla strada e oggi sta diventando un gigante economico... beh, forse tutto 'sto schifo non era 'sta benedetta Lambra. O no?
Semmai, consentitemi di dirlo, vedo un impoverimento. Voglio dire: si poteva discutere tra Vespa e Lambretta, anche litigare gustosamente. Ma lo si poteva fare perché erano DUE gli scooter italiani. Uno più famoso dell'altro, certo: ma erano due. Questo voleva comunque dire: migliorare il prodotto, stimolare la concorrenza, sviluppare cose nuove. Adesso abbiamo soltanto due mezzi, più o meno simili: la Vespa contro se stessa, ossia la LML Star. Come la mettiamo?