Elenco dettagli sulla 50 1 serie, aggiungete o correggete
VESPA501^ SERIEV5A1T


Telaio:
· Prefisso telaio V5A1T;
· Le dimensioni del "Vespino", come veniva affettuosamente chiamato, sono: lunghezza 1,630m, larghezza 0,610m, altezza 0,980, altezza pedana da terra 0,210 mm, interasse ruote 1155, raggio di volta 1400 mm, peso a vuoto 66 kg.
· Logo prefisso e numero su un'unica fila omologazione sul fianco dello sportellino motore;
· 2 fori filettati di predisposizione porta ruota di scorta su tunnel centrale;
· Sullo scudo gli elementi rilevanti sono lo stemma Piaggio rettangolare e la scritta in corsivo “Vespa 50” blu scuro per la verde argento per la rossa, che è in alluminio autoadesivo, (solo nel 63 era rivettata) non c’è la scritta posteriore;
· Il serbatoio è di dimensioni minori rispetto a quello dei modelli seguenti, dispone del dadino di fissaggio del sellino ed è provvisto di portapacchi;
· Anche il monosella è provvisto di un supporto che va a coprire il portaoggetti ed è fissato con un galletto (simile, ma non uguale, a quello usato sulla 125 Nuova); Di selle triangolari ne sono state prodotte di due tipi, una con molla esterna a vista per la Prima Serie anni 1963 e 1964, e una con molla coperta (chiusa da uno scatolato);
· Il clacson è cromato e ha una guarnizione di colore bianco-grigio;
· Non c’è bordoscudo;
· Il parafango non presenta fregi, ma differisce da quelli delle versioni successive alla 50 N per la forma della nervatura ai lati, infatti in questa versione la nervatura è curva (e non dritta) e il parafango stesso è più snello;
· Sportellino motore di dimensioni piccole, si fissa al telaio tramite due perni che vanno ad infilarsi in altrettanti fori predisposti sul telaio, mentre nelle versioni successive (dal telaio n° 70239) sarà incernierato come su tutte le smallframe successive;
· Il fanalino posteriore ha il corpo in metallo con catadiottro incastonato e cornicetta in metallo è scomponibile dal corpo principale (non un tutt'uno) ed è fissato da un bulloncino, il tutto corpo principale e catadiottro devono essere siglati SIEM (dal telaio n° 49127 viene montato completamente in plastica);
· La sospensione anteriore è formata dal tipico biscottino oscillante con molla ed elemento ammortizzatore in gomma, mentre quella posteriore è caratterizzata da una molla elicoidale biconica con ammortizzatore idraulico, decisamente più confortevole di quella anteriore;
· Il cavalletto è di 16mm di diametro;
· Listelli pedana completamente in gomma più lunghe di quelle della 50 N;
· Altro oggetto originale dell'epoca fornito di serie, era il portaruota di scorta, quello della prima serie era diverso da quelli realizzati poi per i modelli N, L e R, si poteva togliere la ruota dal supporto senza l'aiuto di chiavi, aveva, infatti, una levetta di chiusura a vite che ricordava nella forma quella di chiusura dello sportellino e quella per aprire e chiudere la benzina;
· La prima serie finisce nel “65 con il telaio numero 92876 poi c'è la N che nasce con numeri successivi a questo.
· Serratura bloccasterzo tipo corto senza puntale;

Motore:
· Prefisso V5A1M;
· cilindrata 49,77 cc, alesaggio per corsa 38,4 x 43 mm e distribuzione rotante, potenza di 1,45 cv a 4500 giri al minuto, R/C 1:7,2.
· Candela tipo Bosch W 225 T 1 “oppure Marelli CW 240 N; AC 43 F; Champion L 86”
· Anticipo accensione 19° ± 1° prima del P.M.S.
· Funziona con miscela al 2% di olio;
· Rapporti primari campana 18/67 3.72 denti elicoidali senza parastrappi in acciaio (Olimpia, Cif, RMS);
· Cambio a 3 marce con velocità massima a 38,6 km/h; inizialmente veniva comandato da una crociera con 2 scorrevoli, divenuti 4 col tempo, regalando maggior precisione e resistenza, la velocità massima, limitata dal codice della strada a 39,5 km/h, era ottenuta depotenziando il motore tramite una strozzatura nel collettore di scarico;
· Il consumo medio è di un litro ogni 60/65 km; il serbatoio ha una capacità di 5,2 litri compresa la riserva, con una autonomia di 310 Km;
· Carburatore, un Dell’orto da 14 mm di diametro;
· Il motore si presenta con una cuffia metallica fosfatata;
· La barenatura per l’alloggiamento del cilindro di dimensione inferiore (57 mm.) a quello che poi sarà usato nelle versioni successive (62 mm.) le cosiddette “unificate”;
· Volano con dado di fissaggio autoestraente, chiave 14mm,ha il coperchio parapolvere di alluminio, (per la finestra di ispezione delle puntine) fissato tramite 4 viti che copre due feritoie (e non una) sul volano stesso; inoltre ha quattro magneti all'interno e non un solo anello magnetico, ha l’accensione a bobina interna;
· Il copriventola presenta una grigliatura di forma trapezoidale;
· La pipetta candela in metallo;
La marmitta presenta due sostanziali differenze, il tubo di scarico della è saldato sul semiguscio superiore, ed il collettore di scarico è sagomato a gomito ed è direttamente fissato al cilindro (per cui non è necessario montare il raccordo in alluminio).
· La prima serie finisce 9287X.... poi c'è la N (unificata) che nasce con numeri successivi a questo;

Manubrio
· La prima versione ’63 ha una caratteristica interessante: l’indicatore delle marce non è un pallino come sarà usato sempre dal 1964 in poi, ma è una tacca dritta;
· Il manubrio ha solo un tappo grigio con lo stemma Piaggio (contakilometri fornito come accessorio) e non ha fregi o cornice faro;
· Altro particolare importante della prima serie: la nervatura che lega il faro ai bracci del manubrio termina sul bordo del fanale, mentre sulla 50L terminerà un paio di centimetri prima del bordo (per alloggiare meglio la cornice faro).
· Altezza proiettore faro da dieci m. 82÷84 cm. ;
· Leve frizione e freno anteriore fini e dritte senza pallino;
· Manopole grigie retinate con logo piaggio rettangolare;

Ruote

· Le ruote sono a sbalzo, montate su cerchi di acciaio stampato ”pieni” attacco a 4 bulloni;
· Pneumatici 2,75x9" Michelin;
· Pressione pneumatici anteriore: 1,3 atm. ; posteriore: 2,25 atm. ;
• Il tappo dalla parte del mozzo non c’è, c’è solo il tappo in gomma grigia dalla parte del biscotto;



Trattamenti fondo e colorazioni
· Fondo Nocciola 3000M
· Finiture Alluminio 1.298.0983
· Il colore per l’anno “63 è unico, l’inconfondibile verde cod. max. Mayer 1.298.6301.
· Poi sono aggiunti il rosso 1.298.5847 e il grigio ametista. 1.298.8710
· Parti zincate: bulloneria, coperchio bilanciere del cambio, staffe cavalletto, leva di tiro di apertura ganasce sul mozzo anteriore, morsetti cavi freni anteriore/posteriore, registri cavi frizione-cambio-freni, tubolare manubrio lato acceleratore;
· Parti brunite: molla ammortizzatore anteriore, molla ammortizzatore posteriore, gancio e molla cavalletto, staffa di supporto delle guaine comandi del manubrio, staffa passacavi sul motore;
· Parti ramate: ammortizzatore posteriore nella zona di attacco al carter, campana di sfiato del motore, leva di tiro di ganasce posteriori, levetta di azionamento frizione sul carter;
· Parti in alluminio lucido: leve dei comandi, leva dell’asta rubinetto miscela, levetta di chiusura sportellino motore;

Dettagli di verniciatura:

· Con il verde del “63 sono in tinta anche i cerchioni, i tamburi, la forcella anteriore, il copriventola, il fanalino posteriore, il portapacchi, il supporto sellino;
· Colori parti meccaniche: cerchi, tamburi, carter coprivolano, forcella e mozzo anteriore in alluminio 1.268.0983.
· Pozzetto sottosella verniciato quasi completamente;
· vano motore verniciato;
· Interno parafango anteriore verniciato;
· Pareti laterali del serbatoio verniciate per 3 cm;
· Numeri OM-DGM verniciati;
· Logo-sigla- numero di telaio solo con fondo;