Ed eccoci qui: non potevo abbandonare gli amici duecentisti.....iniziamo proprio col parlare del montaggio dell'albero in corsa 60 in luogo dell'originale in corsa 57, che sui 200 large è un classico: l'albero in corsa 60 è un upgrade che volendo si può fare anche montando il cilindro originale, con risultati soddisfacenti;gli unici inconvenienti sono dovuti al fatto che gli alberi in corsa 60, di norma, sono forniti già ritardati in chiusura, tranne qualche rara eccezione(forse bgm) e allo stesso modo, presentano lo spinotto in testa di biella più piccolo(da 20) e quindi meno robusto, rispetto al corsa 57(da 22)(tranne sempre bgm...); comunque, in questo momento c'è un grande fermento ed è possibile che in commercio ci siano alberi con caratteristiche differenti;non si può definire in 2 parole il cambiamento di carattere che ha un motore corsalunga rispetto ad un corsacorta, anche perchè vi sono così tante variabili in gioco che il montaggio da parte di chi sa il fatto suo può fare la differenza;ad esempio, di solito i corsalunga sono più squilibrati e tendono a far allungare meno...ma questo dipende molto da chi lo monta.....per contro, il motore acquista un bel pò di schiena in più, che soprattutto nelle marce lunghe ed in due, fa molto comodo.....passiamo quindi all'analisi dei gruppi termici;
Cilindro Piaggio originale (alesaggio 66,5) il cilindro è in ghisa a tre travasi, sebbene alla base dello stesso in comunicazione coi carter ce ne sia uno solo(il frontescarico), poichè gli altri due sono regolati dal pistone, probabilmente questa scelta è stata fatta da Piaggio con l'intento di limitare le prestazioni del motore; non sono molto convinto del fatto che giovi aprire i travasi al carter se non si cambia il pistone e non si studia bene il sistema a livello di flussi, ma c'è chi lo ha fatto e dice che si trova bene, anche se nessuno ha mai fornito prove concrete sul reale incremento: io non prendo posizione, come su tutte le cose che non posso provare di persona: certo è che è un cilindro che si può ottimizzare con poco, conservando la sua proverbiale affidabilità: basta alzare di qualche mm la luce di scarico e allargarla di 1 mm per parte, oltre ad abbassare la testa sino ad arrivare ad una compressione decente, per avere risultati inaspettati;sappiate che di serie, alcuni 200 li ho misurati con una distanza pistone-testata al pms vicina ai 4 mm!!!!Se ci si mantiene attorno ai 1,8 si ottiene già un buon incremento senza penalizzare l'affidabilità;queste quote tra l'altro, variano tra un carter e l'altro e, il primo passo per procedere ad un tuning serio sel motore vespa è proprio quello di correggere quote elevate di serie: non era un caso se all'epoca, ed io lo ricordo bene, c'erano enormi differenze prestazionali fra 2 p200e di serie.....ce n'erano alcuni con un tiro eccezionale ed altri veramente bolsi.....
Polini 208 (alesaggio 6 Il cilindro,in ghisa(sic!), a livello di travaseria è ben fatto, non c'è che dire, anche se la luce di scarico è stranamente piccola e bassa rispetto ad altri gruppi(pinasco in primis); non sarebbe male quindi correggere la luce di scarico alzandola ed allargandola un pò, anche con l'intento di far raffreddare meglio il cilindro, visto che questo è davvero il "punctum dolens" del cilindro in questione....io non l'ho mai montato perchè ho visto troppe persone grippare e cadere in autostrada con quel cilindro....grippa sempre, e proprio quando meno te lo aspetti....magari ci hai fatto una bella tirata, è endato benissimo, tutto a posto e invece ti grippa quando stai trotterellando a 70 kmh;io non l'ho mai montato per questo: troppi sbattimenti per renderlo affidabile e....non puoi essere mai sicuro al 100%: chi lo monta con tutti i crismi, finisce per smontarlo in continuazione al fine di controllare l'usura, se ci sono infiltrazioni..etc etc, insomma un cilindro dal potenziale infinito, ma adatto solo a chi ci sa veramente mettere le mani: al sud con le alte temperature, montato plug&play con la testa piaggio è il prototipo di quello che se la va a cercare.....per non farlo grippare è d'obbligo un pistone rinforzato(il grand sport, che poi non è altro che un italianissimo vertex, molto difficile da trovare sfuso), ed una testata fatta ad hoc (si può partire benissimo dalla pinasco e ridurne la banda di squish a 11-12 mm, calcolando bene bene anticipo e rapporto di compressione); C'è una notevole differenza prestazionale fra pistone monofascia e bifascia: il bifascia viene montato perchè dura di più a livello di segmenti;Un mio caro amico vespista lo monta da anni con pistone grand sport, testa fatta ad hoc, anticipo a 15, etc etc ed ha una vespa che va un missile, però mi confessa che ogni 5000-7000 km un'occhiatina dentro gliela dà.....insomma non fa per me, ormai lo sapete, mi piacciono le elaborazioni da turismo, quelle che le monti e poi la vespa ti dura come se fosse originale o quasi;in ultimo, mi autoconsolo con i "rumours": pare che in POlini in questo momento ci sia un certo fermento e c'è chi dice che questo fermento porterà ad un cilindro 208 in alluminio, con pistone vertex e testa dedicata...se dovesse essere vero, fate conto che all'indomani della commercializzazione lo monterei.....
Malossi 213, alesaggio 68,5: fasato molto alto, come tutti i cilindri malossi: montato plug&play è abbastanza deludente: è molto ben fatto ed ha le sue potenzialità: innanzitutto è in canna cromata e la cromatura è ben fatta; ha un bel pistone che, sebbene sia abbastanza pesante, è stabile termicamente ed ha lo spinotto biconico;le fasce sono semitrapezoidali, sottili e con ottima tenuta: il massimo disponibile sui cilindri 2 tempi;da un anno è stata messa in commercio una testata dedicata che è davvero ben fatta, con camera di scoppio raccolta e o-ring di tenuta; il problema è che non sembra molto adatto per farci turismo:è fasato molto alto, vuole di norma rapporti corti e giri su giri con impianti di alimentazione adeguati e marmitte ad espansione...anche volendolo adattare al turismo, si raggiunge qualche risultato ma bisogna lavorarci su un bel pò......peccato, se avesse una fasatura diversa, sarebbe il top........
Pinasco 215, alesaggio 69 : l'equivalente in campo 200 del polini 177: il massimo della versatilità: di un'affidabilità se possibile superiore al cilindro originale, è in alluminio in canna cromata prodotto dalla Gilardoni;adesso viene venduto con lo stesso pistone asso del polini, una volta aveva il Mahle monosegmento ed era un'altra storia: presenta una testata sbagliata, che è possibile correggere con poco: ha una banda di squish esageratamente larga, sui 18mm, se non ricordo male..obbligatorio portarla sui 12 canonici, regolando anche qui l'altezza di compressione; ha una luce di scarico esageratamente alta rispetto alle altre luci, che conviene non toccare, per intenderci, ha lo scarico più alto e largo del polini;è l'unico gruppo dei tre che ha il monotravaso alla base come l'originale, ed anche qui valgono le considerazioni fatte per il cilindro piaggio;si può montare plug&play con soddisfacenti risultati e, con un pò di mestiere, lo si può montare in corsalunga con i rapporti lunghi per farsi una vespa-trattore capace di tirarsi le salite come niente; è insomma un cilindro molto adatto ai viaggi e molto affidabile;esiste in commercio anche una testa dedicata, prodotta dalla pinasco stessa, per montarlo in corsalunga, la testa vrh: allo stesso modo, la pinasco, fornisce pure gli alberi già anticipati e bilanciati;
Parmakit 220, alesaggio 70mm : cilindro sul quale non so molto, se non per aver letto tristi pagine sui forum che mi confermavano le idee che mi sono fatte in proposito:è un cilindro in ghisa, con travaseria del tutto simile all'originale piaggio e identico layout di testa e pistone, solo con camicia più sottile: io ho pensato: avrà discreti problemi di raffreddamento senza fornire molto in più rispetto all'originale che un incremento di coppia; infatti così pare che sia: questo non vuol dire che non ci si possa lavorare su per farlo andare, ma a quel punto conviene lavorare sul cilindro originale, no?
Infine, altri "rumours" danno in dirittura d'arrivo un cilindro Parmakit in alluminio, non so con quale alesaggio, ma se fosse imparentato col superbo 177 mi sa che ne vedremmo delle belle....
Spero di esservi stato d'aiuto, alla prossima, Sergio.
Edit del 21/10/2011:
mi sembra doveroso aggiungere qualche riga sulla new entry annunciata: il mitico polini 208 in alluminio:ancora una volta, il cilindro viene venduto senza testata, ed il suo layout sembra assolutamente identico al cilindro in ghisa: quindi gli sfracelli promessi ci sono tutti....qualche perplessità me la dava il pistone che nel primo cilindro che ho visionato dal ricambista era sforacchiato come al solito ma non presentava, all'interno del pistone stesso, alcuna nervatura di irrobustimento, mentre devo dire che in un altro cilindro, sempre nuovo di pacca, che ho visto di recente, le nervature interne di irrobustimento c'erano, come sul pinasco....confermo quindi che ora il cilindro polini ha tutte le carte in regola per porsi al vertice della classifica; per quanto riguarda la mancanza della testa, poco male: ci sta pensando la Pinasco, che ha pensato bene di produrre ben 2 tipi di testata a candela centrale, una studiata per il corsa 57 e l'altra , denominata vrh, per il corsa 60; i più precisi obietteranno che c'è 1mm di differenza di alesaggio, a favore del Pinasco; mi sento di tranquillizzarli, in quanto quel mm in più, distribuito uniformemente sulla circonferenza per 0,5, non è rilevante ai fini del buon funzionamento del motore e in prospettiva di uno uso "turistico veloce" del mezzo; piuttosto , come al solito, è più opportuno calcolare e ottenere una distanza pistone testata adeguata;ho anche saputo che Pinasco provvederà al più presto a fornire pure i convogliatori in plastica modificati per la testata a candela centrale...cosa volere di più?Infine, io non vi ho detto nulla, ma pare che i rumours di cui sopra siano assolutamente confermati.......insomma, ragazzi, mettete da parte i dindini che nel campo duecentistico sta per scoppiare la guerra!!!!!