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Discussione: Motovespa 125N 1960

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  1. #1
    VRista Junior L'avatar di giuNio
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    credo sia il devioluci usato per vna e vnb ( solo i primi modelli), anche se in italia andava in tinta con la carrozzeria mi pare.... da noi in spagna forse giá all' epoca premeva quest' ansia generale, oggi piú che mai, per cromare qualsiasi cosa...

    penny.... il post che mi hai indicato l'avevo giá visto tempo addietro... peró non parla di codici colori; anzi ti diró di piú..guardando un attimo le foto della vespa di Mayor posso dirti giá alcuni "difetti" (o alterazioni) cosí a vista d' occhio: sellino anteriore (telaio e copertura) e piastra portapacchi posteriore sbagliati (vanno in tinta con la carrozzeria e il sellino dovrebbe avere lo starter tipo vna)(infatti poi nella seconda foto si nota cheé stata bucata la carrozzeria per farvi passare il cavo starter al lato del rubinetto benzina); gomma dei cofani nera quando in realtá é grigio chiara; fanale posteriore (che quasi sicuramente é una replica) in alluminio pulito, elemento che era cosí nel modello 125 S del 1960; la cornice del faro é quella che i vari ricambistii ti vendono per il modello 125N del 1960,con frontino incorporato e dagli spigoli bombati per passare la ITV, ma in realtá la cornice é rotonda e il frontino é a parte; la targa é del tipo antico si, peró degli anni 80, se fosse la sua vera sarebbe un pezzo di metallo di 17x16,5cm con i numeri dipinti a mano sopra o al massimo una placca di alluminio con lettere e numeri remachados.... magari sono solo dettagli e pure insignificanti...peró....

    magari io poi la faró grigia (e qui mi ricollego al discorso di restauro conservativo di signorhood) peró lo dichiaro e lo giustifico come scelta logica di restauro nel senso che: se devo rifare la pedana e voglio chiaramente lasciar trapelare che lí un lavoro é stato svolto per non ingannare un ignaro osservatore della vespa, che faccio? coloro di un altra tonalitá solo la pedana? no, a questo punto piuttosto di trovarmi con una vespa zebra preferisco dire: "la carrozzeria é stata risanata: sappiatelo e ve lo mostro attraverso un colore diverso, peró le componenti della carrozzeria sono le sue o cloni trattati con la stessa logica!"
    (mi autoapplaudo perché é trevolte che rileggo questo discorso e sembra che possa avere senso...)

    buff...mi sono perso....
    ah ecco, parliamo della vespa in restauro sul link da te allegato: non evinco quasi nulla ...una carrozzeria sistemare, una carrozzeria sabbiata, una carrozzeria pitturata in colore bmw...
    e bada che non é unacritica nei tuoi confronti che anzi ti stai facendo in 4 per aiutarmi e sei uno dei piú attivi collaboratori di questo post!

    é una stanca constatazione, magari sbagliata, del modo a mio vedere generalmente approssimativo con cui si svolgono i restauri qui in spagna; é forse pure per questo che ancora non mi sono iscritto a nessun foro spagnolo, perché inconsciamente forse non voglio sentirmi dire a toda costa dopo aver postato la foto di un mozzo"uah que guapo" o "porqué no lo cromas"e via dicendo..ecchepalle..ma mi devo specchiare sulla vespa?¿?no perché se é cosí vado ad ikea compro uno specchio e risparmio 4800 €..e poi....e poi mi piange il cuore quando vedo nel foro una 125 S del 57 o 58 che sia funzionante, messa da dio per avere 54 anni, del colore originale blu metallizzato (e qui si che da mamma piaggio non si puó attingere), targata GranCanaria(se l' avessi vista io per primo avrei fatto l' accoppiata con la mia macchina) venire nel giro di quattro o cinque aggiornamenti giá smontata e lijada

    fino ad ora ho potuto attingere con interesse solo da un blog di un ragazzo che pur con qualche incongruenza ha sistemato la sua 125 N del 1960 spiegando le varie fasi dettagliatamente
    restauremos la vespa

    maró, que sermone m'hai istigato penny

  2. #2
    VRista Junior L'avatar di giuNio
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    prima che mi dimentichi...che mi son lasciato trascinare....
    qualche messaggio fa, quando ancora la discussione era piú piatta, vi avevo informato che per ragioni di revisione, avrei dovuto montare il bordoscudo anche se originariamente in questo modello di vespa non era previsto. Scartato a priori il cromato con viti in due pezzi (da stanotte poi la parola cromato mi da quest' effetto ... se non recupero rapidamente la ragione opacizzeró a carta abrasiva pure la cornice del faro), molto incerto sul profilo di gomma nero orrendo che vendono qui, sto orientandomi verso quello in allumio per vba1, vnb3-6t che commercializzano i vari ricambisti.
    pensate che vada bene? ovvero, il telaio di vna-vnb1t/2t-vba-vnb3/6t coincide? se si, un ricambista vale l' altro?(lo domando perché abbastanza tempo fa lessi una discussione che non ricordo + qual é dove si parlava di larghezze del bordo di 14 o 17 mm, una simil-originale l'altra no....)
    Grazie e

  3. #3
    VRista Junior
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    tappati gli occhi e mettici una striscia di gomma solo quando la accendi per andare alla ITV, ti eviti un casino di problemi di compatibilità, risparmi e non rovini la vespa....tanto poi glie lo levi.

    Occhio che alla ITV mi hanno appiccicato un adesivo sullo scudo....trova un modo per farglielo mettere dove non faccia danno però conservalo.

  4. #4
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    So bene come vanno le cose in Spagna, tempo fa a una mia richiesta di info sui piattelli parapolvere sottomanubrio della mia vespa mi hanno risposto "ritaglia un pezzo di lamiera e fatteli", però alla fine ho ottenuto una foto di un conservato e ho potuto appurare che li aveva e li o trovati a buon prezzo.

    Lungi da me dal segnalare quei post per prenderli d'esempio, l'utilità di quel post è solo quella di vedere un telaio di quell' azzurro del originale.

    La penso come te su tutta la linea, tranne quella di non chiedere info ai vespisti spagnoli, perchè tra 10 risposte che tu non condividi ne puoi trovare una che ti svela dei segreti. Sulla tecnica di restauro è chiaro che devi lavorare all'italiana, ma su come era quella vespa bhè...ripeto che qui molti eminenti professori manco sanno che esiste. Per questo devi vedere mille foto di telai, di conservati, sentirti rispondere che devi mettere l'antirombo sulla pedana o il motore del 200. Dopo saprai com'era, forse, piu' o meno. A meno che tu non lo sappia già.

    Perchè tu devi fare una buona paella con coltelli, piatti e strumenti italiani.
    Però alla fine deve risultare una paella, non un risotto ai frutti di mare, che è buono anche quello ma ha sottili differenze.

    Comunque so che farai un buon lavoro e hai la fortuna di vivere in Spagna....non è poco per reperire info.

    Chiudo con una domanda per te. Se scoprissi che nel 1960 quella vespa la facevano solo azzurra, la faresti lo stesso grigia?



    ps- se non mi sbaglio un modello di vespa italiana montava quel devioluci non in tinta ma cromato credo, non saprei quale.

  5. #5
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    Citazione Originariamente Scritto da Penny Visualizza Messaggio
    sentirti rispondere che devi mettere l'antirombo sulla pedana o il motore del 200.

    se non l'avessi scritto tu sarebbe uscito entro i prossimi 10 messaggi....
    mi hai fatto tornare alla mente quando andai da vespavintage perché mi dessero il contatto del loro carrozziere..io ancora alle prime armi ma non totalmente sprovveduto...il comercial, mi prende quasi per mano e mi porta al lato di un telaio di una primavera..si accartoccia per terra, solleva un po' la vespa e mi dice "tocca qui".Io passo il dito sotto la pedana entrando a contatto con una superficie effetto pecorino ben bene stagionato...sollevo gli occhi perplesso e rabbrividendo, il tipo mi guarda e fa: "hai visto che QUALITÁ?il nostro carrozziere é il migliore! noi mettiamo l' antirombo su tutte le vespe"


    Per la domanda facciamo che aspetto che il sonno mi porti consiglio e domani ne riparliamo!!

  6. #6
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    butto un altro po' di carne sul fuoco... potrá sembrare che salti da un palo in frasca ma in realtá sto cercando di riassumere tutto ció di cui ho bisogno per mandare la vespa dal chirurgo...
    l'oggetto stavolta é il tentativo di creare un bloccaruota per Largeframe dal cerchione chiuso il meno invasivo possibile...non so se sia possibile e realizzabile ancora, per questo provo ad appellarmi alle vostre conoscenze.
    L'idea é nata dal ritrovarmi uno dei tre cerchioni sprovvisto di uno dei sei prigionieri che bloccano le due lamiere. a questo punto ho pensato di approfittare al meglio questo "buco", cercando di mantenere la configurazione quanto piú "originale" possibile.
    Se al posto di un prigioniero normale ci saldo un prigioniero scavato internamente riesco ad ottenere un punto di passaggio tra i due lati del cerchione senza necessitá di fare un buco apposta.
    A questo poi ho pensato ad un marchingegno un po' rustico e magari laborioso da mantare...peró noi vespisti credo siamo bendisposti alla scomoditá pur di avere un minimo (dico minimo perché se un ladro vuole potrebbe portarci via la vespa pure se dentro ad una cassaforte...)di sicurezza.. Il marchingegno sarebbe composto da un perno con testa (1), un bloccaperno cilindrico (2) e una piastra (3) che consentirebbe di unire e fermare i pezzi 1 e 2 e allo stesso tempo permettere il passaggio di un lucchetto a spirale che abbracci ruota e ammortizzatore.

    Ora il principale problema sono gli spessori. Il prigioniero del cerchione é metrico 8, ovvero con nucleo senza filetto di 6.4mm o giú di li...in rettifica m' è stato detto che si potrebbe provare a fare un foro interno del metrico 4 che peró risulterebbe forse troppo piccolo per poi creare il "LL"(LucchettoLarge)
    Sono ben accetti consigli e opinioni su fattibilitá o meno...DAI!!! che se ce la facciamo brevettiamo tutti insieme un Ricambio VR

    p.s. spero che dallo schizzo si capisca qualcosa
    Immagini Allegate Immagini Allegate

  7. #7
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    Non credo proprio esistano i margini per realizzare un qualcosa che resista ad un minimo di forzatura.

    Se puoi intervenire con un lavoro di forgiatura prova a pensare ad una presa a doppia X o OMEGA come quelle usate per sollevare i carichi delle gru da edilizia.

    La parte aperta inferiore bloccherebbe la ruota, stringendo e bloccando la parte superiore con una apposita barra e lucchetto.
    Meglio un flacone di CIF che due kili di acrilico.
    http://old.vesparesources.com/forum/...pamodelli.html[SIGPIC][/SIGPIC]

  8. #8
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    Citazione Originariamente Scritto da signorhood Visualizza Messaggio
    Non credo proprio esistano i margini per realizzare un qualcosa che resista ad un minimo di forzatura.
    .
    effettivamente era un dubbio e una sensazione che avevo pur io
    anche semplicemente il prigioniero forato potrebbe non avere una risposta meccanica adeguata....

    avevo pensato pure a qualcosa di simile al metodo da te consigliato ed effettivamente ora che lo hai menzionato ho fatto un paio di schizzi e sarebbe pure possibile fare qualcosa di design industriale dall' aspetto accattivante
    ...il problema sarebbe poi peró economico nella realizzazione di un prototipo..
    continuo pensando

  9. #9
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    Riferimento: Motovespa 125N 1960

    oggi sono passato da capitán Pedro, l' ex meccanico Motovespa, e posso dire di essere tornato a casa pienamente soddisfatto!!
    Tiro fuori un listello pedana laterale, e gli dico "non é che ce ne hai un paio?¿?" lui mi guarda, borbotta qualche insulto contro gli italiani fuori di testa come me, va nella stanzetta di 1m x 1m con tremila cassetti, prende un vasetto pieno di terminali (molti dei quali modelli anni 50) me li rovescia per terra e cominciamo a controllare...purtroppo niente; io stavo giá rassegnato lui riscompare un attimo, tira un grido e ritorna con una scatolina anch 'essa piena di terminali..e questa é stata la volta buona!!!!!
    due puntali laterali unti sporchi e da scartavetrare (), uno ha il buco un po' deformato peró vediamo se si puó far qualcosa....

    e poi... notizia importante riguardo al tema pittura. si tratta di informazione orale peró appena tornato a casa ho potuto comprovare la possibile veridicitá.
    La casa produttrice del colore della Motovespa negli anni 60 era L.I.P.S.A. (Lacas y Pinturas S.A.)impresa di Castellón, con succursali a Valencia e Barcelona. Cercando un po' in internet ho trovato un paio di cartelli pubblicitari, uno dei quali é riferito a una vespacar e datato dicembre 1960...i nodi sembrerebbero cominciare a sciogliersi un po'.
    Il problema é che L.I.P.S.A. non esiste piú e l' informazione rintracciabile telematicamente é praticamente nulla. Arrivare a dei codici potrebbe essere impresa molto ardua se non impossibile.
    Penny tu che hai contatti in foros españoles butta lí l' informazione, magari si riesce a scoprire qualche dato aggiuntivo!!
    Secondo Pedro poi, la mia vespa 125 N del 1960 usciva in due colorazioni: il mio grigio-celeste e un color bianco-osso. Ripeto, sono info orali, peró basate su ricordi di una persona che ha passato la vita mettendo mano a vespe...

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