Qualche anno fa, leggendo quattroruote, appresi di un progetto della tanto vituperata fiat, che prometteva di rivoluzionare il mondo del benzina così come, anni prima, l'introduzione del common-rail e del multijet aveva fatto con il diesel.
Tutti le altre case automobilistiche europee avevano da tempo abbandonato lo sviluppo dei motori a benzina, considerati ormai una tecnologia "matura" e non migliorabile. Insomma, ogni cavallo era stato spremuto, ogni centilitro di benzina razionalizzato, ogni emissione nociva ridotta fino al limite ultimo. Eppure, questa maturità lo faceva ancora uscire sconfitto dl confronto con i diesel di nuova generazione: più pronti ai bassi regimi, più parsimoniosi, più ecologici.
E' proprio in questo contesto che fiat tira fuori dal cilindro il multi-air.
Un motore benzina in grado di garantire consumi ed emissioni mai visti prima senza perdere in prestazione, anzi, guadagnando qualcosa nello spunto da fermi.
Tutto ciò è possibile grazie ad un'intelligente gestione dei gas di scarico. Appurato che i motori a benzina prendono paga dai diesel ai bassi regimi di rotazione, si è pensato di mantenerli alti (quando il motore non è in trazione) riempiendo il cilindro con i gas di scarico ricircolati. Questo, consente di mantenere alti i giri, immettendo nel cilindro la quantità di benzina necessaria per mantenere il "minimo". Il ricircolo dei gas di scarico, oltre a rendere quindi più pronta la risposta nelle ripartenze, permette di tenere sotto controllo i consumi e di abbattere (ad ogni ciclo) i contenuti nocivi dei gas di scarico.
Visti i numerosi post che decretano la fine del due tempi proprio perchè non si riesce ad ovviare alle alte emissioni senza perdere notevolmente in prestazioni, chiedo ai più esperti se una soluzione del genere sia applicabile alla spartana meccanica di un motore a due tempi.
Spero di aver dato a tutti un interessante spunto di discussionee mi scuso per le inevitabili castronerie che, da profano, avrò sicuramente scritto!![]()