ma infatti metterlo solo dietro è assolutamente fuori da ogni logica e penso anche che non sia stata una strategia di marketng. I dischi sono sicuramente molto piu sicuri di un tamburo e garantiscono spazi di frenata minori, quindi oltre alla questione marketing c'è anche la "sicurezza del cliente".
la scelta di mettere un freno a disco dovrebbe dipendere dai percorsi (non intendo lo stile di guida) che ognuno fa e dalle caratteristiche del tipo di freno.
Se abito in collina ed ogni giorno vado a lavorare in città, dovendomi fare una strada ricca di tornanti in discesa e che dura 6 - 7 km allora il freno a disco posteriore (e anche anteriore) è molto più indicato perchè:
1. non è un sistema chiuso e quindi raffredda molto prima.
2. è molto più efficiente.
3. è più modulabile.
Per tutti questi motivi messi insieme è più resistente alla fatica ed in generale, sopratutto per il freno anteriore, frena di più perchè la circonferenza d'attrito è più ampia di quella interna ad un tamburo.
In generale è certamente risaputo che per fermarsi bisogna usare entrambi i freni (l'anteriore fa il grosso del lavoro ed il posteriore ti stabilizza la coda), ma se devi rallentare quando ti trovi in curva (per un motivo qualsiasi che spazia dall'emergenza, all'inserimento al limite in ingresso) allora l'anteriore non lo devi proprio neanche pensare, altrimenti scivola e ti ritrovi a fare salotto con i granelli d'asfalto.
Quindi se faccio 30 tornanti al giorno in discesa, un freno a disco posteriore è altamente consigliato.
A quel punto però forse non userei la vespa per i trasferimenti quotidiani, riservandole viaggi di piacere.
Che le fdo non rompano le scatole, o che le assicurazioni non controllino rientra semplicemente in un scommessa che quotidianamente fa chi si mette alla guida di un veicolo che ha caratteristiche difformi dal libretto.
Nessuno dice, fate così o fate colì... la legge è chiara e ognuno decidesse di conseguenza.