le cadute a bassissima velocità sono le più insidiose, perchè l'atterraggio è più duro a causa della verticalità del movimento di caduta ed anche perchè ancora permane l'istinto (ed il tempo) di mettere le mani avanti.
Io sono caduto sempre ad alte velocità (sempre in quarta), ed una volta perchè i Signori dell'acqua avevano lasciato abbandonato un tubo da 10cm di diametro, lungo 4mt , in carreggiata e si era spostato in obliquo... il tubo era nero ed era tardo pomeriggio all'imbrunire, proprio quando fari accesi o spenti non cambia granchè (vi assicuro che era completamente mimetizzato con l'asfalto). Ovviamente l'obliquità del tubo poggiato a terra e che attraversava la strada (nonchè il suo diametro) non hanno consentito lo "scavalcamento".
Risultato: l'anteriore è stato traslato lateralmente come se mi avessero tolto la vespa da sotto il culo all'improvviso... io ho rotolato come un riccio in amore e mi sono leggermente incrinato il polso.
Quando mi sono rialzato, non avevo ancora capito perchè la vespa mi fosse letteralmente scappata dalle mani lateralmente, fino a quando tornando indietro per riprenderla ho visto il tubo.
Dopo una settimana, tolto il gesso mi sono rimesso in sella.
Io dopo circa due mesetti che avevo la vespa su una strada di sanpietrini mentre pioveva perchè una ragazza che cammina bordo strada ha spinto l'amica in strada per farla spaventare la quale ha perso l'equilibrio ed è caduta veramente in mezzo alla strada !![]()
Per parare la Vespa dalla caduta molto IRRESPONSABILMENTE ho messo al gamba attaccata alla chiappa!![]()
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Mi è finita bene in quanto alla gamba ho avuto qualche dolore per pochissimi giorni e la vespa non è successo praticamente niente!
Naturalmente dopo una caduta del genere dopo appena pochi mesi di Vespa sono rimasto traumatizzato e avevo paura di usare al vespa sul bagnato!
Mi facevo le tue stesse paranoie! ma poi piano piano ho acquisito un minimo di esperienza adesso cammino anche sotto il diluvio!
Io personalmente ho affinato la mia guida anche facendo delle(all'inizio piccole) sgommate col posteriore sull'asciutto,entrando così a conoscenza del comportamento della Vespa e poi piano piano mi sono sentito sempre più sicuro ma la prudenza non è mai troppa.
Io concentro in qualsiasi condizione la frenata sul freno posteriore e poi con in freno a disco davanti correggo e regolo la frenata!
A mio parere,fino a quando sculetta la vespa è recuperabile,ma se scappa l'anteriore,li sono guai!
ARMATI DI PAZIENZA E CORAGGIO,vai tranquillo.Ben presto,anche con l'arrivo quasi imminente della bella stagione,prenderai dimestichezza con la Vespa!![]()
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Personalmente proprio per i problemi sopra citati ritengo che portare il proprio mezzo al limite (il che non significa correre o fare il coglione) può solo giovare alla conoscenza di quest'ultimo.
Non è un male provare cosa significa arrivare a ruota bloccata col posteriore, perchè sapendo giocare con questa perdita di aderenza in condizioni limite ti può tornare utile. Se è la prima volta che si prova la sensazione di sentirsela mancare dal culo è ovvio che specialmente con un pericolo imminente si entra nel panico. Stesso discorso per il freno anteriore, testare fino a quando frena e quando comincia a perdere aderenza...
Ricordo che i primi giorni che guidavo la Vespa mio padre per più di una volta mi portò in un piazzale deserto e mi fece fare tante ma tante di quelle frenate più o meno di emergenza con distanze differenti. Mi fece provare a farla intraversare di freno posteriore, ad utilizzare SOLO la scalata in frenata, solo il freno anteriore.. All'inizio non mi spiegavo il motivo, adesso gliene sono grato. Mi ha aiutato a prendere confidenza col mezzo quando a 14 anni solitamente l'unica cosa a cui si pensa è ruotare la manetta senza capire realmente i rischi a cui si va in contro.
Personalmente con la Vespa sulle strade lisce di Palermo sul bagnato freno anche con l'anteriore senza problemi, a volte usandolo ad intermittenza per evitare il bloccaggio.
Sull'asciutto ormai ho preso l'abitudine ad usare quasi sempre l'anteriore... ..Vuoi per il disco che con pochissima forza impressa frena alla grande, vuoi per le gomme con cui mi ci sono trovato alla grande e le ricomprerei uguali pure subito, vuoi perché il freno posteriore sul px non mi è piaciuto molto sin da subito come modulabilità, troppo On/Off (e ho provato a cambiare ganasce di marche diverse, a fare intagli, provare mozzi sabbiati, carteggiare il mio ma niente di soddisfacente) a differenza dello Special su cui è l'unico realmente efficiente almeno sulla mia che ha ancora l'ammortizzatore anteriore originale.![]()
Sul PX l'unico utilizzo del freno posteriore, oltre che dosare l'affondamento anteriore in frenata è quello di fare 4 traversi con gli amici!
Basta, che sono stato abbastanza prolisso!![]()
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"Casco in testa ben allacciato... Luci accese anche di giorno... E prudenza... Sempre!"
mah... mai fidato del freno anteriore...
quelle duevoltedue che l'ho usato ne sono uscito male... chiaro, mai fatta sperimentazione sufficiente, su nessuna vespa, diversamente dalla moto...![]()
l'unica è guidare con tanta prudenza, asciutto o bagnato![]()
Io uso questo metodo perchè preferisco che la vespa mi slitti un poco posteriormente piuttosto che anteriormente!
Se sbaglio,come posso correggermi?
Ecco questo lo faccio anche io ,in poche parole riprodiciamo in piccola parte l'ABS sulle nostre Vespe!
Un'altra cosa importante è il freno-motore,io lo uso spesso,specie sul bagnato!
Questo anche io!Specie nei posteggi a pettine,come quello della mia scuola!
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