e dopo che ha pagato i mezzi dove vanno a finire?allo sfattinooooo?????????
non possiamo metterci in mezzo a questo processo in qualche modo in modo "collettivo", come VR?
ad esempio prendere determinati accordi con chi ha queste piazze piene di vespe?
Ogni giorno a decine vanno in demolizione senza che ce ne rendiamo conto, potremmo salvarne un buon numero...noo?????
quoto pienamente tanto poi le cannibalizano e fanno circolare i pezzi a prezzi da rapina
ragazzi qui a palermo abbiamo la stessa situazione, al momento i mezzi non sono tanti come quelli visti nel deposito, ma visto che da un anno a questa parte i depositi da uno sono passati a due, credo che anche qui, andrà a finire come napoli.
vi fornirò foto e cerchero di beccare qualche dettaglio, anche perche ho già visionato questi due depositi da lontano, perche avvicinarsi e sopratutto entrare e impossibile.
vorrei porre una domanda, nel video si notano mezzi con parti mancanti, secondo voi qualcuno non li ha presi per magari rivenderli, o usarli come pezzi propri di ricambio?
sicuramente nelle foto che vi andrò a postare ci saranno anche qua scooter o vespe con parti mancanti.
grandeeeee!!!!!!
Ognuno potrebbe fare cosi nella propria città e cercare di allacciare i rapporti con questi costudi... cercando di "estorcergli" qualche promessa o arrivare ad un accordo di qualche tipo...
potrebbe essere importante noo?? tanto se poi vanno in demolizione sicura per il custode qualche soldino per qualche pezzo potrebbe fargli comodo eh...
Purtroppo, lo Stato tende a NON pagare, o a pagare una miseria.
C'è una sentenza della cassazione che prevede che il pagamento avvenga solo per gli ultimi 5 anni di custodia del veicolo, a meno che il custode non abbia interrotto i termini facendo una richiesta di pagamento per il periodo già trascorso.
Insomma, per l'inefficienza dei tribunali, dovrebbero essere i custodi a ricordare che hanno tot mezzi da tot anni che aspettano di essere dissequestrati. A questo aggiungete il fatto che le tariffe giornaliere di custodia (già obsolete) non vengono riconosciute, tagliando le spese di custodia senza nessuna giustificazione e che non viene riconosciuta la custodia al coperto, quando c'è. Inoltre, l'unico modo che hanno i custodi di far valere i propri diritti da questi tagli arbitrari è quello di rivolgersi alla cassazione, con spesa legale non indifferente.
Ora, dato che l'investimento iniziale per diventare custodi giudiziari è non indifferente, a fronte di compensi che, con gli anni, si sono dimostrati sempre più aleatori, chiedetevi come mai molti di questi abbiano avuto guai con la giustizia!
Scusate se ho difeso la categoria, ma ne so troppo ed a livello troppo personale.
Ciao, Gino
e lo fanno infatti (quelli che non lo fanno, peggio per loro.. i crediti si esigono... si tratta tecnicamente di "onere").
Come sopra... se non se lo ricordano loro di chiedere i soldi, certo l'Erario non si presenta volontariamente (quando si tratta di pagare).Insomma, per l'inefficienza dei tribunali, dovrebbero essere i custodi a ricordare che hanno tot mezzi da tot anni che aspettano di essere dissequestrati.
Il problema delle tariffe è annoso per tante categorie ormai. Comunque loro generalmente stipulano delle convenzioni con le Prefetture e quindi l'importo lo conoscono fin dall'inizio (nel suo valore bassissimo).A questo aggiungete il fatto che le tariffe giornaliere di custodia (già obsolete) non vengono riconosciute, tagliando le spese di custodia senza nessuna giustificazione e che non viene riconosciuta la custodia al coperto, quando c'è.
Il problema è che bisogna chiedersi: perchè stipulano a prezzo vile?????
Risposta: perchè a fronte di quel servizio stipulano anche un'altra convenzione (per un servizio diverso) che è molto più vantaggiosa... ad esempio il servizio carro attrezzi di cui si servono le forze dell'ordine in quella provincia (e li gli importi sono tutt'altro che bassi).
Alla fine fanno una cosa in vista dell'altra e sono perfettamente consapevoli.
No, la Cassazione può essere adita solo ed esclusivamente per l'impugnazione di una sentenza, quindi si devono rivolgere al giudice ordinario (Tribunale), poi (se hanno perso, quindi è un'eventualità) possono impugnare la sentenza avanti la Corte d'Appello e solo poi, e soltanto per motivi di legittimità, potranno impugnare la sentenza (questa volta quella della Corte d'Appello) avanti la Corte di Cassazione, la quale (tra le tante cose che può fare) può anche decidere che una parte del processo è da rifare e quindi "rinviare" al giudice presso il quale è stato prodotto l'errore, per rifare il processo "purgato".Inoltre, l'unico modo che hanno i custodi di far valere i propri diritti da questi tagli arbitrari è quello di rivolgersi alla cassazione, con spesa legale non indifferente.
In definitiva se vincono in Tribunale, non possono andare oltre (comunque un processo in Tribunale non costa poco).
È chiara la risposta, ma comunque non è una giustificazione... (so che tu non li giustifichi, ma so anche che qualcuno che legge potrebbe male interpretare) con la legge si hanno solo due possibilità: o la si rispetta o la si viola.Ora, dato che l'investimento iniziale per diventare custodi giudiziari è non indifferente, a fronte di compensi che, con gli anni, si sono dimostrati sempre più aleatori, chiedetevi come mai molti di questi abbiano avuto guai con la giustizia!
A chi precedentemente ha ipotizzato di farsi fare qualche promessa da uno di questi custodi, per arrivare alla vendita di certi pezzi, ricordo che esiste il concorso di reato (figura generica capace di combinarsi con quasi tutti i reati specifici).
Suggerirei di evitare certe furbate, che poi vi mettete a piangere nello studio dell'avvocato a 50 anni suonati.
Detto questo, l'unico modo per entrare legalmente in possesso di uno di quei veicoli (senza attendere che finiscano in demolizione - anch'esso legale) è quello di precederne l'assegnazione in custodia, partecipando all'asta (a cui spesso partecipa anche il proprietario che si ricompra il suo mezzo, tramite presta nome).
C'è ne uno bello grande vicino via ugo la malfa. Ogni volta che ci passo mi fermo, guardo da dietro il muro di cinta e....... ......Mi vien da piangere!
Il problema di acquistare dallo sfasciacarrozze è che spessissimo superano i prezzi dell'usato, arrivando quasi ad eguagliare i prezzi del nuovo...
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"Casco in testa ben allacciato... Luci accese anche di giorno... E prudenza... Sempre!"
prima era uno, adesso sono 2
Certo che sì, i crediti si esigono, ma mi spieghi perché, se il procedimento non si interrompe, dovrebbe interrompersi il credito del custode per il veicolo legato a quel procedimento? E, se il procedimento si chiude, perché non si provvede in merito al veicolo con dissequestro o demolizione e compenso al custode? La sentenza di cui parlavo è del 1996, ed è stata considerata da tutti i tribunali retroattiva, ti pare corretto?
Il problema è ben più grave, le tariffe, anche le più scarse, NON VENGONO RICONOSCIUTE! A meno che non ci sia un accordo diretto con le ditte di custodia del territorio e le autorità giudiziarie. Inoltre c'è una disparità di prezzi impressionante tra tariffe riconosciute al nord (solitamente vengono prese per buone quelle dell'ACI) ed al sud (che vengono stilate dalle prefetture!). Se poi non vengono neanche riconosciute, addio!
Per il resto, è ovvio che chi ha il servizio di rimozione abbia anche quello di custodia, sono i più attrezzati. E la capacità di rimozione viene sempre prima di quella di custodia (che, comunque, non segue automaticamente), mai il contrario. Inoltre, la rimozione è assicurata a rotazione a tutte le ditte riconosciute sul territorio, in genere a giorni o a settimane alterne, a seconda del numero di ditte presenti.
Ti assicuro che è così. Il compenso di custodia viene stabilito in camera di consiglio, e il grado superiore di giudizio è la cassazione.
Assolutamente non li giustifico! Anzi, dovrebbero cambiare mestiere, invece, stranamente, l'attività si limita a passare ad un parente, mantenendo invariati luoghi, mezzi ed anche dicitura, senza soluzione di continuità!
Quoto.
Ma anche sollecitando un provvedimento di assegnazione direttamente presso il giudice, qualora questi abbia già optato per la demolizione.
Ciao, Gino
Ci sarebbe molto da dire (e magari agli altri interessa poco)...
Per farla breve la ragione è: per motivi di certezza del diritto.
Cioè l'esercizio di un diritto (quindi non il diritto stesso) deve essere agito entro un determinato periodo di tempo (si distinguono prescrizione e decadenza) per consentire a tutti i soggetti di avere una ragionevole certezza su una certa situazione giuridica. Quindi non è consentito, dal nstro ordinamento, rivendicare l'esercizio di un diritto quando altri abbiano legittimamente ritenuto che quel diritto stesso fosse stato abbandonato (è appunto il principio di certezza del diritto). Tale abbandono si configura al verificarsi di una delle cause di estinzione del diritto tramite apposite figure concepite dal Legislatore (prescr. decad. rinunz. etc...).
Che piaccia o meno il Legislatore ha previsto questo fin da Giustiniano (quindi molto prima del 1942 - primo codice civile).
Inoltre non è che si estingua "il procedimento" (che ha un suo significato preciso, che è diverso dal diritto sottostante), si estingue il potere di esercitare il diritto (se la controparte paga ad esercizio estinto, non può ripetere la somme perchè il diritto - non il suo esercizio - sussiste ancora in senso sostanziale).
Fidati... ti garantisco che è cosi, ma spiegarlo per bene diventa lunghissimo.
Le autorità giudiziarie non fanno accordi... quelli li fanno le autorità amministrative (come ad esempio le prefetture, ma non solo).Il problema è ben più grave, le tariffe, anche le più scarse, NON VENGONO RICONOSCIUTE! A meno che non ci sia un accordo diretto con le ditte di custodia del territorio e le autorità giudiziarie. Inoltre c'è una disparità di prezzi impressionante tra tariffe riconosciute al nord (solitamente vengono prese per buone quelle dell'ACI) ed al sud (che vengono stilate dalle prefetture!). Se poi non vengono neanche riconosciute, addio!
Semmai, nel corso di una tempestiva azione di riscossione da parte delle ditte, volta a recuperare il pagamento presso l'autorità amministrativa, il giudice riconosce o meno il quantum nella misura tariffaria quando non esistono accordi specifici (che però sarebbero sempre stipulati con l'autorità amministrativa).
Quindi il giudice giudica, non fa accordi.
eheheh la rotazione!!!Per il resto, è ovvio che chi ha il servizio di rimozione abbia anche quello di custodia, sono i più attrezzati. E la capacità di rimozione viene sempre prima di quella di custodia (che, comunque, non segue automaticamente), mai il contrario. Inoltre, la rimozione è assicurata a rotazione a tutte le ditte riconosciute sul territorio, in genere a giorni o a settimane alterne, a seconda del numero di ditte presenti.
Certo, con la scusa che la PA deve avere più interlocutori e che non può dipendere da un unico fornitore, di fatto mette in concorrenza ditte diverse al fine di "tirare" al massimo nel momento della stipula degli accordi = se vuoi stipuliamo a prezzo x, altrimenti avanti un altro!! E tu che fai??
Comunque la custodia può avvenire anche senza avere il servizio di rimozione (figurati! gli fai un favore, così la parte più succosa la possono dare ad altri).
La definizione del compenso (o la misura di un qualsiasi altro diritto) è una "questione di merito" e la Corte di Cassazione può essere adita solo in 5 casi ben definiti. Non lo dico io, lo dice l'art.360 cpc... ogni altra questione produrrebbe l'inammissibilità del ricorso.Ti assicuro che è così. Il compenso di custodia viene stabilito in camera di consiglio, e il grado superiore di giudizio è la cassazione.
Inoltre la Cass. non può mai essere adita in prima istanza (proprio perchè non è giudice di merito, ma della sola legittimità).
La competenza è del Tribunale (che decide in camera di consiglio) ed in caso di impugnazione si risalgono i gradi ove la Corte d'Appello (anch'essa giudice di merito) può riformare il quantum stabilito dal Tribunale ed ove la Cass non lo può fare (la Cass viene adita in sostanza per contestare gli errores in procedendo di un altro giudice, quindi per contestare la non corretta applicazione delle norme del cpc).
Lo so che non li giustifichi, il fatto che si passino l'attività da un parente all'altro, indica che alla fine il loro ritorno lo hanno... di fatto l'attività di custode è, come dire (dai che siamo italiani a sappiamo come vanno le cose) una sorta di obolo alla Pubblica Amministrazione che in cambio ti fa lavorare in altri servizi.Assolutamente non li giustifico! Anzi, dovrebbero cambiare mestiere, invece, stranamente, l'attività si limita a passare ad un parente, mantenendo invariati luoghi, mezzi ed anche dicitura, senza soluzione di continuità!
Esatto, ma a quel punto il guadagno di tempo (contro la ruggine) è poco, perchè sostanzialmente risparmi il tempo del decreto di demolizione (che avviene 24h ore prima che i mezzi vengano materialmente portati allo sfascio.Quoto.
Ma anche sollecitando un provvedimento di assegnazione direttamente presso il giudice, qualora questi abbia già optato per la demolizione.
Ciao, Gino
Comunque proprio per ovviare ai costi stratosferici che la Pubblica Amministrazione è costretta a pagare ai custodi, è stato previsto da qualche anno che i custodi possano acquistare i mezzi stessi in modo tale che la custodia non avvenda più nomine alieno (cioè per la pubblica amm.) ma nomine proprio (per se stessi) e con conseguente possibilità di rivendere i mezzi. Peccato che di solito gli entrano mezzi che non hanno alcun pregio ai fini di un restauro, oppure mezzi che non hanno l'età per essere storici, oppure mezzi che sono di certa gente (capisci a me), oppure mezzi di cui non comprendono il valore (tipo certe vespe) lasciandoli in proprietà all'amministrazione e preferendo ottenere gli oneri di custodia.
È una questione di candele...
il gioco (del restauro) ne vale la candela?? Gli conviene???
(no).
Noi la pensiamo da appassionati, ma i custodi no... loro vedono solo metri quadrati occupati (e a differenza dei demolitori, non possono accatastare i mezzi).
datele tutte ame le adotto tttttttttuttttttte sssssssssssssisssssssssssssssssi