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Grazie!
Appassionati di bricolage non scoraggiatevi! Ricordate che il Titanic e' stato costruito da un gran numero di professionisti, ma l'Arca di Noe' solo da un dilettante!".
E chi non vespa con me, lambretta lo colga!!!
Meglio una vespa domani, che una lambretta oggi!!!
Vespa, sempre vespa, fortissimamente vespa!!!
Una vespa al giorno, toglie il medico di torno!!!
andrà a finire che i mezzi marciranno e si cuoceranno al sole...i proprietari non li vorranno più, lo stato non pagherà il proprietario del deposito e questo se lo prenderà nel cul anche perche non avrà altro che ruzza nelle mani
e dopo che ha pagato i mezzi dove vanno a finire?allo sfattinooooo?????????
non possiamo metterci in mezzo a questo processo in qualche modo in modo "collettivo", come VR?
ad esempio prendere determinati accordi con chi ha queste piazze piene di vespe?
Ogni giorno a decine vanno in demolizione senza che ce ne rendiamo conto, potremmo salvarne un buon numero...noo?????
Purtroppo, lo Stato tende a NON pagare, o a pagare una miseria.
C'è una sentenza della cassazione che prevede che il pagamento avvenga solo per gli ultimi 5 anni di custodia del veicolo, a meno che il custode non abbia interrotto i termini facendo una richiesta di pagamento per il periodo già trascorso.
Insomma, per l'inefficienza dei tribunali, dovrebbero essere i custodi a ricordare che hanno tot mezzi da tot anni che aspettano di essere dissequestrati. A questo aggiungete il fatto che le tariffe giornaliere di custodia (già obsolete) non vengono riconosciute, tagliando le spese di custodia senza nessuna giustificazione e che non viene riconosciuta la custodia al coperto, quando c'è. Inoltre, l'unico modo che hanno i custodi di far valere i propri diritti da questi tagli arbitrari è quello di rivolgersi alla cassazione, con spesa legale non indifferente.
Ora, dato che l'investimento iniziale per diventare custodi giudiziari è non indifferente, a fronte di compensi che, con gli anni, si sono dimostrati sempre più aleatori, chiedetevi come mai molti di questi abbiano avuto guai con la giustizia!
Scusate se ho difeso la categoria, ma ne so troppo ed a livello troppo personale.
Ciao, Gino
e lo fanno infatti (quelli che non lo fanno, peggio per loro.. i crediti si esigono... si tratta tecnicamente di "onere").
Come sopra... se non se lo ricordano loro di chiedere i soldi, certo l'Erario non si presenta volontariamente (quando si tratta di pagare).Insomma, per l'inefficienza dei tribunali, dovrebbero essere i custodi a ricordare che hanno tot mezzi da tot anni che aspettano di essere dissequestrati.
Il problema delle tariffe è annoso per tante categorie ormai. Comunque loro generalmente stipulano delle convenzioni con le Prefetture e quindi l'importo lo conoscono fin dall'inizio (nel suo valore bassissimo).A questo aggiungete il fatto che le tariffe giornaliere di custodia (già obsolete) non vengono riconosciute, tagliando le spese di custodia senza nessuna giustificazione e che non viene riconosciuta la custodia al coperto, quando c'è.
Il problema è che bisogna chiedersi: perchè stipulano a prezzo vile?????
Risposta: perchè a fronte di quel servizio stipulano anche un'altra convenzione (per un servizio diverso) che è molto più vantaggiosa... ad esempio il servizio carro attrezzi di cui si servono le forze dell'ordine in quella provincia (e li gli importi sono tutt'altro che bassi).
Alla fine fanno una cosa in vista dell'altra e sono perfettamente consapevoli.
No, la Cassazione può essere adita solo ed esclusivamente per l'impugnazione di una sentenza, quindi si devono rivolgere al giudice ordinario (Tribunale), poi (se hanno perso, quindi è un'eventualità) possono impugnare la sentenza avanti la Corte d'Appello e solo poi, e soltanto per motivi di legittimità, potranno impugnare la sentenza (questa volta quella della Corte d'Appello) avanti la Corte di Cassazione, la quale (tra le tante cose che può fare) può anche decidere che una parte del processo è da rifare e quindi "rinviare" al giudice presso il quale è stato prodotto l'errore, per rifare il processo "purgato".Inoltre, l'unico modo che hanno i custodi di far valere i propri diritti da questi tagli arbitrari è quello di rivolgersi alla cassazione, con spesa legale non indifferente.
In definitiva se vincono in Tribunale, non possono andare oltre (comunque un processo in Tribunale non costa poco).
È chiara la risposta, ma comunque non è una giustificazione... (so che tu non li giustifichi, ma so anche che qualcuno che legge potrebbe male interpretare) con la legge si hanno solo due possibilità: o la si rispetta o la si viola.Ora, dato che l'investimento iniziale per diventare custodi giudiziari è non indifferente, a fronte di compensi che, con gli anni, si sono dimostrati sempre più aleatori, chiedetevi come mai molti di questi abbiano avuto guai con la giustizia!![]()
A chi precedentemente ha ipotizzato di farsi fare qualche promessa da uno di questi custodi, per arrivare alla vendita di certi pezzi, ricordo che esiste il concorso di reato (figura generica capace di combinarsi con quasi tutti i reati specifici).
Suggerirei di evitare certe furbate, che poi vi mettete a piangere nello studio dell'avvocato a 50 anni suonati.
Detto questo, l'unico modo per entrare legalmente in possesso di uno di quei veicoli (senza attendere che finiscano in demolizione - anch'esso legale) è quello di precederne l'assegnazione in custodia, partecipando all'asta (a cui spesso partecipa anche il proprietario che si ricompra il suo mezzo, tramite presta nome).
Certo che sì, i crediti si esigono, ma mi spieghi perché, se il procedimento non si interrompe, dovrebbe interrompersi il credito del custode per il veicolo legato a quel procedimento? E, se il procedimento si chiude, perché non si provvede in merito al veicolo con dissequestro o demolizione e compenso al custode? La sentenza di cui parlavo è del 1996, ed è stata considerata da tutti i tribunali retroattiva, ti pare corretto?
Il problema è ben più grave, le tariffe, anche le più scarse, NON VENGONO RICONOSCIUTE! A meno che non ci sia un accordo diretto con le ditte di custodia del territorio e le autorità giudiziarie. Inoltre c'è una disparità di prezzi impressionante tra tariffe riconosciute al nord (solitamente vengono prese per buone quelle dell'ACI) ed al sud (che vengono stilate dalle prefetture!). Se poi non vengono neanche riconosciute, addio!
Per il resto, è ovvio che chi ha il servizio di rimozione abbia anche quello di custodia, sono i più attrezzati. E la capacità di rimozione viene sempre prima di quella di custodia (che, comunque, non segue automaticamente), mai il contrario. Inoltre, la rimozione è assicurata a rotazione a tutte le ditte riconosciute sul territorio, in genere a giorni o a settimane alterne, a seconda del numero di ditte presenti.
Ti assicuro che è così. Il compenso di custodia viene stabilito in camera di consiglio, e il grado superiore di giudizio è la cassazione.
Assolutamente non li giustifico! Anzi, dovrebbero cambiare mestiere, invece, stranamente, l'attività si limita a passare ad un parente, mantenendo invariati luoghi, mezzi ed anche dicitura, senza soluzione di continuità!
Quoto.
Ma anche sollecitando un provvedimento di assegnazione direttamente presso il giudice, qualora questi abbia già optato per la demolizione.
Ciao, Gino