
Originariamente Scritto da
Vesponauta
S'è già detto tutto, comunque.
Un rapido riassunto:
- Dal 1997 al 2001 le PX erano tragiche a livello di trattamento anticorrosione. Tutte quelle dal 2001 in poi erano invece ben trattate (cataforesi?), infatti la mia -del 2002- è

, pur essendo stata per due anni e mezzo obbligatoriamente all'aperto. I telai assemblati uscivano da una fabbrica esterna ben rivestiti con un fondo nero. Poi in Piaggio venivano verniciati. Su quelle 2006-2007...

- Se vedi la 2011 noterai che il pomello dello starter "esce" scorrendo in orizzontale, parallelo al suolo. I modelli precedenti "salgono" in diagonale. Insieme alla perfetta nitidezza delle pieghe e delle nervature dei cofani, questi sono segnali di stampi nuovi per la scocca. Anche le fusioni dei carter motore sembrano meno porose.
- La regolazione della vite posteriore serve solo a ritoccare eventuali vuoti possibili nella configurazione catalitica. Io l'ho fatto prima del mio primo viaggio toscosiculo (agosto 2006), e sono rimasto catalizzato fino ad un mese dopo il ritorno (e dopo la prima scaldata durante il rientro, per motivi tuttora non chiari a 34.000 km, dato che fino a quel momento non aveva dato segni particolari di "disagio") prima di essere stato costretto a scatalizzare causa rottura interna della marmitta. Non ho apprezzato alcuna variazione da scatalizzato. Ma forse l'essere stato eurouno rendeva le differenze meno percepibili...
Parto però da principio che l'eurotre attuale è sicuramente stato ben testato per reggere così in tutte le condizioni (mentre fino al 2007 a livello tecnico hanno "tirato a far campare" un motore allora non nato per essere catalizzato, salvo forse rivedere la configurazione dei travasi), altrimenti non avrebbero speso soldi, tempo e risorse prima di rimettere il PX sul mercato: se i primi esemplari sono usciti per i collaudi più di un anno fa e solo da pochi mesi lo si può acquistare...
