Originariamente Scritto da
Skleros
Nel nostro piccolo io e mia moglie usiamo l'unico "strumento" che può avere un consumatore...non compriamo più intimo da marchi del gruppo Golden Lady, io non compro più tabacco dalla B.A.T (ha chiuso lo stabilimento di Lecce per aprirlo in Romania), non compro Fiat (dopo la firma su di un contratto/cambiale stile "piantagione di cotone del '800" che dava come unica alternativa la disoccupazione e aver chiuso la Irisbus, ora vorrebbe chiudere altre 2 fabbriche)....
Per scoraggiare fenomeni di delocalizzazione "selvaggia" bisognerebbe, secondo me, chiedere la restituzione di tutti i contributi statali percepiti negli anni alle Aziende che spostano la produzione all'estero (vedi Fiat), imporre un "dazio" alle Ditte che, pur essendo in attivo, portano le fabbriche in Paesi con un basso costo del lavoro e/o obbligarle a pagare la Cassa Integrazione dei lavoratori "lasciati a casa" in Italia con l'obbligo di occuparsi in "prima persona" del reintegro nel mondo del lavoro dei propri ex-dipendenti (vedi Golden Lady e BAT)...
In Francia hanno trovato un buon sistema per preservare i posti di lavoro nel settore automobilistico...se le Case Costruttrici volevano incentivi erano obbligate a mantenere le fabbriche nel Paese...invece qui di nazionale abbiamo la bandierina sulla nuova 500 (sarebbe più azzeccata quella Polacca dato che la costruiscono lì)
Una soluzione aggiuntiva sarebbe anche quella di ridurre la tassazione esagerata sui salari (abbiamo i salari più bassi d'Europa e il costo del lavoro rimane elevato)...ma temo che...se le "ricette" proposte prima sono delle chimere...quest'ultima è pura utopia...