Va be..la base di partenza è un blocco 200..niente di stratosferico:
- Polini 208 bifascia
- Albero pinasco corsa 60
- Testa MMW
- Raccordi qua e la
- Collettore Malossi a valvola
- Carburatore dell'orto PHBH 30 BS
- Rapporti 24/63 Malossi
- Frizione la classica 7 molle e se ci sta l'anello di rinforzo
- Basetta da 1 o da 1,5 tra carter e cilindro a seconda delle rilevazioni
- Marmitta padella originale
- Accensione originale con inizialmente volano originale..più in la volevo mettere quello elestart senza ghiera
Onestamente è il primo 200 corsa 60 che faccio..in precedenza ho fatto un polini corsa 57 con si 24, rapporti 24/63 e padella e ancora non ha avuto problemi (per lo meno i classici che si sentono dire sui forum..)
Sicuramente data la corsa maggiorata ci sarà da prestare attenzione al fattore surriscaldamento...vedremo!
Se grippa ogni due o tre pedalate lo cambierò...non sono alla ricerca dei giri..ma l'intento è avere coppia per fare un buon turismo in due e ad avere una velocità di crociera di 90 - 100 senza farlo girare tanto alto.
Poi per un fattore estetico potrei montare una marmitta RZ cromata che esce a destra..dipende da come si comporterà e se avrò voglia di spendere tutti quei soldi!
ah s nulla di che...
eh il polini..bella bestia!!!!
La giornata è dura ma non ci fa paura!!
Vi avevo lasciati con il problemino del tubo del freno...la vecchia predisposizione che avevo fatto non andava bene perchè lo spessore del tubo in treccia non mi permetteva di chiudere agevolmente il cupolino del cruscotto...così si ricomincia da capo!!
Trapano alla mano si fora il trave del manubrio...il foro è un po più grande del diametro del tubo perchè ho intenzione di mettere un gommino di protezione
Si esegue un altro foro più preciso in corrispondenza della vite di fissaggio della staffa dello specchietto per permettere l'uscita del tubo verso l'esterno.
Ecco i componenti necessari per montare il freno a disco:
- Tubo in treccia al metro ricoperto da una guaina trasparente
- 2 ogive
- 2 raccordi ad occhiello (hanno un nome ma non ricordo..) nel mio caso ho utilizzato uno con inclinazione di 45* e un altro con 30*
- Dadi di serraggio
- Olio freni Dot 4...un flacone da 250ml basta e avanza e il suo costo si aggira attorno ai 3 euro
- Viti forate di ancoraggio raccordi alla pompa e alla pinza
- 4 rondelle in rame da interporre rispettivamente tra il raccordo e la vite, e tra il raccordo e la pinza (e pompa..)
- Birra fresca... :)
Per prima cosa apriamo la lattina di birra e sorseggiamo (altrimenti poi si scalda e non va bene!), poi passiamo il tubo dentro la forcella facendogli fare lo stesso percorso del cavo del tachimetro...una volta uscito dalla parte superiore lo infiliamo nei due fori e interponiamo il gommino di cui parlavo in precedenza
A questo punto prendiamo le misure ad occhio (tenendoci un po larghi) e con un bel paio di tronchesi tagliamo di netto il tubo..mi raccomando usate un utensile affilato altrimenti si sfilaccia la treccia e il tubo interno in teflon viene seghettato e non reciso perfettamente!
Prima di procedere ho infilato un altro gommino di protezione esterno (ho utilizzato il cappuccio di protezione dei contatti della bobina alta tensione della vespa small) e il dado di fissaggio del raccordo
Detto volgarmente ora SCAPPELLIAMO il tubo in treccia utilizzando un cacciavite piccolino per far scorrere sia la guaina trasparente che i filamenti all'indietro..non tagliateli mi raccomando perchè servono per assicurare una buona tenuta...dopo aver detto qualche bestemmia perchè inesorabilmente vi piccherete con i filamenti della treccia otteniamo questo:
Assicuriamoci che il tubo in teflon interno sia stato reciso dritto (non trasversale come quando affettate un salame..) perchè deve andare in battuta con la parte interna dell'ogiva, e che nessun filamento della treccia sia rimasto sopra al tubo.
A questo punto infiliamo l'ogiva nel tubo pressandola fino in fondo e assicurandoci, come detto poca fa, che il tubo in teflon vada perfettamente a battuta
Mi raccomando, non usate pinze per spingere l'ogiva perchè se si graffia compromettete la tenuta ermetica...
Facciamo un altro sorso di birra...poi procediamo a inserire il raccordo nell'ogiva, spingiamolo bene in fondo, posizionamo la treccia sopra l'ogiva (mi raccomando la treccia non deve superare la lunghezza dell'ogiva altrimenti interferisce con il filetto del dado..se la supera accorciatela con un paio di tronchesine), e procedete al serraggio (volendo potete usare del frena filetti forte).
Anche qui evitate di tenere con le pinze l'occhiello del raccordo..se si graffia il piano di tenuta sono dolori...piuttoto inserite un cacciavite grosso dentro l'occhiello e facendo leva avvitate il dado esterno stringendo forte!
Con lo stringere l'ogiva si incastrerà nel dado permettendo la tenuta stagna del tubo.
Ora eseguite la stessa operazione per l'altro raccordo alla pinza...
A questo punto assicuriamoci che il tubo non esegua curve strette e avvitiamo i due raccorti rispettivamente alla pompa e alla pinza usando le due viti forate e le 4 rondelle in rame!
Inizia ora la parte più pallosa..per prima cosa avvolgiamo il frontale della vespa con una coperta (l'olio dei freni è abbastanza aggressivo su vernici e superfici similari...se vi cade sulla vespa pulite immediatamente utilizzando sgrassatore e un panno), svitate il coperchio della pompa e versate l'olio fino a 3/4 circa.
Andiamo alla pinza..se ci fate caso c'è una vite con un ugello..quello è lo spurgo dell'olio...in poche parole azionando la leva al manubrio il pistoncino comprime l'olio che avvicinerà tra di loro le pasticche dei freni..capite quindi che non è un bene che sia presente aria all'interno del circuito!
Allo spurgo collegate un tubicino che andrà a finire in un contenitore di raccolta..eviterete di sporcare e recupererete l'olio!
A questo punto iniziate a pompare la leva...fate una quindicina di tira e molla poi fermate la leva usando un elastico o qualcosa di simile in posizione "tutta tirata" e svitate la vite di spurgo inferiore senza togliere il tubicino..vedrete uscite un po di olio e delle bollicine di aria.
Serrate la vite, liberate la leva al manubrio e pompate ancora una quindicina di volte...poi ribloccate la leva e svitate lo spurgo...continuate così fino a quando la leva inizierà ad irrigidirsi (se nel frattempo il livello dell'olio in vaschetta è calato rabboccatelo..non lo fate finire altrimenti entra aria e dovete ricominciare tutto da capo!)
Se non ci sono perdite vedrete che dopo 5 6 volte che spurgate la leva è diventata dura...ora tenete tirata la leva con la mano più che potete e passate l'altra mano attorno ai raccordi, attorno ai dadi di serraggio per vedere se ci sono perdite; se tutto va bene lasciate la leva, rabboccate l'olio e portatelo a livello e chiudete la vaschetta
Fatto!
Ora sigarettina liberatoria e ennesima lattina di birra pronta all'uso per festeggiare!
Nel frattempo il vecchio mangia piadine riminese (Sartana1969![]()
) è riuscito a farmi avere il pacco contenente i carter sabbiati...
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Sono ancora da pulire..se ci fate caso ho lasciato volutamente cuscinetti e paraoli vecchi, nonchè prigionieri e minuteria varia per evitare che la sabbiatura rovinasse le sedi...di seguito invece la foto di rito del gruppo termico ancora da iniziare a sbavare e lucidare...
Bene..il telaio è ufficialmente finito...sto aspettando ancora le freccie e la sella...questo fine settimana mi dedicherò al motore...
Complimenti per la competenza e l'ingegno: un restauro/tuning davvero interessante.