Con un po' di tempo a disposizione ho completato anche il restauro della targa. Ci eravamo lasciati al punto che l'avevo stagnata e raddrizzata, nei giorni scorsi ho dato due mani di fondo epossidico, quindi carteggiato, una mano diluita per coprire la lamiera scoperta dalla carteggiatura, quindi ho lasciato passire e dato due mani di bomboletta bianco perla RAL1013.
Lasciato asciugare per bene (ci vogliono almeno due giorni), ho mascherato le lettere ed i numeri con nastro da mascheratura da 3 mm e santa pazienza (ci sono volute due ore...), quindi ho carterggiato un pelo con la 1000 per favorire l'adesione della pittura e dato due mani di blu notte nitro.
Una volta asciutto ho eliminato la mascheratura e quindi fatto i necessari ritocchi (un po' si sfumatura riesce sempre a scappare sotto il nastro) e rifatto il simbolo della RI, che, essendo la targa originale in ferro, è stampato in rilievo.
Quindi ho dato una mano di trasparente catalizzato con il 30 % di opacizzante, il risultato mi sembra buono!!
Ieri ho sistemato anche la frizione, che è stata aperta, controllato lo stato dei rullini (sono ancora ottimi), e rimontato dopo aver lasciato a bagno i dischi nel SAE30 minerale, che ho preso a Novegro dalla ditta reclamizzata anche su questo sito. Due cose che ho notato nella frizione sono i bollini blu presenti sui dischi condotti, segno della lavorazione a caldo per dare la piegatura ai dischi condotti (probabilmente fatta a mano con cannello a ossigeno) e gli intagli elicoidali presenti sul diametro esterno della sede dei rulli al fine di favorire la lubrificazione. Questo da un'idea di come alla Piaggio facessero le cose per bene, i ricambi riprodotti di oggi se le sognano certe cose.