Non è la prima volta che stagno il ferro, per saldature non strutturali su pezzi delicati ho sempre saldato a stagno.
Per fare aderire lo stagno ci sarebbero vari modi. Il più scontato è la pasta salda, che altro non è che clururo di zinco disperso in una speciale cera. Il cloruro di zinco è il sale che si ottiene mettendo zinco metallico in acido cloridrico (muriatico), come facevano i nostri nonni. Quindi acido cloridrico spento e pasta salda sono sostanzialmente le stesse cose. Il problema è che il cloruro di zinco è corrosivo, per cui andrebbe pulito in modo esasperato alla fine della saldatura per evitare rogne successive.
Un'altra soluzione è usare la colofonia (pece greca), il residuato solido della distillazione della resina di pino. La colofonia è il disossidante presente all'interno della lega di stagno-piombo 60-40 che si usa per saldare in elettronica, ed alla fine della saldatura si presenta come un residuo ambrato facilmente solubile in acetone od esano (smacchiatore avio).
Quello che mi piacerebbe sapere è se qualcuno mai ha effettuato o visto effettuare questa operazione su una Vespa. I carrozzieri di un tempo la eseguivano al posto delle stuccature.