Secondo fai un po' di confusione, qui parliamo della situazione attuale, non di quella ai tempi della Montreal, quando le parti erano invertite: l'auto italiana era all'avanguardia e gli stranieri, tranne qualche eccezione, inseguivano... inoltre a mio parere non puoi paragonare una sportiva come la Montreal con la serie 5 che invece è una berlina.
Comunque, giusto per la cronaca, la Montreal era una gran macchina, e avrebbe potuto essere ancora migliore se l'Alfa non avesse modificato l'originario progetto di Bertone, come al solito a causa di ristrettezze economiche.
La Montreal infatti avrebbe dovuto essere più larga di una decina di cm, ma a causa della necessità di utilizzare il pianale della Giulia e sue derivate si decise di ridimensionarla, con la conseguenza che vista sotto certe angolature si notano gli sbalzi un po' eccessivi e le carreggiate strette... nonostante ciò per me la linea di Bertone resta bellissima, è una delle mie sportive preferite.
Il motore poi, era assolutamente un gioiello, direttamente derivato da quello della 33 da corsa: 8 cilindri a V 90* tutto in alluminio, superquadro, bielle al tungsteno, 4 alberi a cammes, camere emisferiche, carter secco... pensate che a fronte di tutto sto' ben di Dio la rivale BMW 3000 aveva un 6 cilindri in linea monoalbero e, udite udite, un cambio a 4 marce.
Certo, la Montreal era la punta di diamante della produzione Alfa, ma le altre vetture anche familiari non erano da meno come raffinatezza tecnica: dopo qualche anno sarà presentata l'Alfetta che oltre al "solito" 4 cilindri bialbero tutto d'alluminio ad alimentazione singola potrà vantare una disposizione meccanica d'eccezione con sospensioni anteriori a quadrilatero, posteriori a ponte De Dion, cambio al retrotreno con dischi freno sui semiassi...
Come dicevo, purtroppo oggi le parti sono invertite, e la Giulietta attuale pur con qualche spunto interessante è la solita trazione anteriore con motore trasversale a sbalzo... che tristezza...