
Originariamente Scritto da
Flycat


Una bella scatola di derivazione e un paio di relè, non è nulla di difficile, anzi...

Cmq prima di comprare le lampade, ti consiglio di tirare giù un paio di conti, a me non piace lavorare con poca luce, se non ci sono almeno 500 lux sul piano di lavoro, entro in paranoia
Grazie
Quindi hai solo il tavolo senza il tecnigrafo
Cmq, questi tavoli ci sono di due tipi, con regolazione tramite volantini o con contrappeso a pedale, quello che abbiamo in studio è a volantini e presumo che fosse quello più economico, questi tavoli venivano fatti da una ditta di torino che poi li vendeva ai produttori di tecnigrafi che proponevano il prodotto finito, ai tempi andavo forte un paio di ditte, la migliore era la Sacchi che con il modello a contrappeso a vista veniva considerato la Ferrari del disegno, poi ce ne erano altre come la S.I.T.E. (o un nome del genere, non ricordo bene, controllerò) che avevano il contrappeso nascosto dietro, puoi vedere se c'era montato un tecnigrafo di questo tipo, guardando il tavolo da sotto, nella parte centrale dovresti trovare il segno di una staffa quadrata all'incirca 10 x 10 con 4 fori ai vertici, se trovi questi segni, vuol dire che il tavolo aveva un tecnigrafo a contrappeso nascosto.
Ovviamente stiamo parlando di tecnigrafi a parallelogramma, non di quelle cose orrende tipo Zucor a binari
Adesso sono a casa, lunedì vado in studio e ne faccio un paio
Cmq, una tirata di orecchie, un affare di quel genere, in csa di un tecnico, non può stare in garage...
Bye, Luca