MrOizo tu per me sei un dio in terra, un pozzo di sapienza e disponibilità.

Fatta questa doverosa premessa, dissento sull'andamento delle vendite piaggio nel doppo guerra.

Nel dopo guerra, nessuno si poteva permettere un auto, e per spostarsi su medie distanza restava solo un motociclo. Chi possedeva una vespa di solito non possedeva l'auto, almeno è stato così per i successivi anni...

Oggi chi possiede una vespa generalemente possiede già anche l'auto, quindi molta gente automunita non ha la necessità di acquistare un motociclo per spostarsi in quanto possiede già l'auto, chi lo compra è per passione, o comunque per una convenienza (traffico, praticità, parcheggio, manutenzione piu' economica, per fare il figo, ecc.) rispetto all'uso dell'auto.


Il tutto va valutato anche nell'ottica che la concorrenza era sicuramente inferiore, anche per via della situazione economica europea/internazionale.

Detto questo è chiaro che in Piaggio ormai pensano solo piu' al marketing e sicuramente hanno preso diverse cantonate. Avere prospettiva su cio' che richiederà il mercato domani non è semplice, avere una visione su come rinnovarsi continuamente e restare sempre sulla cresta dell'onda è quasi impossibile.

Questa crisi di visione, credo riguardi un po' l'italia intera, e forse il mondo "occidentale". Il marketing aiuta a vendere, è sicuramente un aspetto importante, ma non puo' sostituire il prodotto, che deve sempre essere il pensiero fisso del produttore, e in questo senso gli indiani ci hanno visto lungo.

E' singolare come le idee migliori vengano sempre nella fase di boom economico, ieri l'italia, oggi l'india... siamo seduti sugli allori.