Ho appena letto un risposta data dal ministero relativamente al fantomatico obbligo di revisione in motorizzazione per mezzi immatricolati prima del 31/12/1959.
"I veicoli di interesse storico e collezionistico sono quelli iscritti in uno dei registri di cui all’art. 60 del Codice della strada. Ne consegue che è possibile avere due veicoli identici, con lo stesso anno di costruzione, dei quali uno è di interesse storico e l’altro no: semplicemente perché il secondo non è iscritto in uno dei suddetti registri.
Ciò premesso, si conferma che la revisione dei veicoli di interesse storico e collezionistico, costruiti in data a antecedente al 1* gennaio 1960, debbono effettuare la revisione presso gli Uffici Motorizzazione Civile, in quanto sono previste deroghe alle ordinarie modalità di effettuazione delle prove strumentali.
Nulla osta, invece, alla revisione di un veicolo ante 1960, non classificato di interesse storico collezionistico, presso un centro privato di revisioni (ex art. 80 Codice della strada).
In quest’ultimo caso il veicolo deve essere sottoposto, tra l’altro, alle ordinarie prove strumentali senza alcuna deroga."
Cordiali saluti
Ministero dei Trasporti e Infrastrutture
Fondamentalmente leggendo le righe in grassetto sembra che l'interpretazione del ministero sia che vanno sottoposti a revisione in motorizzazione "esclusivamente" i mezzi "atipici" sul cui libretto appaia la dicitura "mezzo di particolare interesse storico".
Alla fine quindi se io possiedo un mezzo del 1957 che non e' iscritto ad alcun registro, che sul libretto non ha diciture particolari, questo debba essere considerato alla stregua di un normalissimo veicolo "vecchio", ovviamente dovra' pero' rispettare le norme di legge per i veicoli "moderni" e questo potrebbe diventare un problema... che ne pensate?![]()