Non scandalizzatevi, non ho la minima intenzione di usare la vespa a mo’ di autobus per trasportare tutta la famiglia come spesso capita di vedere in filmati dell’Italia del dopoguerra: ieri però mi sono trovato in una situazione incredibile, assolutamente da terzo mondo, e sono stato costretto a farlo.
Vi racconta l’accaduto: chi abita nel napoletano sa benissimo che nei giorni festivi dei mesi di luglio ed agosto la penisola sorrentina è off-limits alle auto, causa il traffico pazzesco che inizia sin dalle prime ore del mattino e si protrae fino a notte inoltrata.
Ieri volendo trascorrere una giornata al mare con la famiglia, decidemmo di organizzarci in modo da evitare problemi: io sarei andato in vespa e mia moglie e mio figlio mi avrebbero raggiunto in treno; non tutti in treno perché la vespa sarebbe servita anche da “navetta” per percorrere il tragitto dalla stazione di arrivo (Seiano) fino al mare perché c’era qualche bagaglio da portare e la strada è abbastanza ripida ed assolata.
Tutti pronti, si parte insieme: io impiego una mezz’oretta per raggiungere Seiano in vespa affiancando un serpentone ininterrotto di macchine bloccate sotto il sole infuocato, ed ecco la prima sorpresa: il treno che avrebbe dovuto essere già arrivato ha un ritardo di circa 30 minuti per problemi alla linea elettrica (dicono)… ma vabbè, si sa che quando si viaggia con i mezzi pubblici va sempre messa in conto un po’ di ritardo… poi i 30 minuti diventano 45, il treno è stracolmo di passeggeri, ma alla fine la meta è raggiunta.
Nulla però lasciava presagire cosa sarebbe accaduto la sera quando, dopo aver trascorso la giornata a mare, con la vespa-navetta accompagno a turno mia moglie e mio figlio in stazione per riprendere il treno.
Accertatomi che il treno sarebbe giunto da lì a poco io riparto tranquillo e costeggiando il solito serpentone di auto imbottigliate in un traffico pazzesco (saranno gli stessi del mattino?) riesco ad arrivare a casa nella solita mezz’oretta; mi fermo in stazione e chiamo mia moglie la quale mi dice che non sono ancora partiti per un ritardo (ci risiamo) di cui però questa volta non se ne conosce il motivo, perché la stazione di Seiano non è presidiata…. sembra che la vera ragione di questi ritardi sia la soppressione di diverse corse disposta dalla società di gestione causa riduzione costi, notizia tanto incredibile ed inverosimile che, penso, non può che essere vera! Infatti oggi leggendo in rete trovo puntuale conferma: la Circumvesuviana causa mancanza di fondi destinati al trasporto locale ha disposto la cancellazione di numerosi treni.
Ma vi rendete conto? In pieno periodo estivo, quando la costiera amalfitana/sorrentina è stracolma di turisti e/o di semplici bagnanti invece di pensare a treni aggiuntivi addirittura si cancellano quelli già esistenti? Ditemi se non è una cosa da terzo mondo!
In ogni caso dopo un’ora di attesa arriva un treno che però è talmente stracolmo di gente che non riesce a caricare altre persone e riparte senza che mia moglie e mio figlio siano riusciti a salire.
A questo punto ho poca scelta, ormai è tarda sera e non posso rischiare che non riescano a prendere neanche il treno successivo, di prendere la macchina non se ne parla perché arriverei chissà dopo quante ore, allora decido di correre il rischio e di riportarli a casa in vespa…. tra l’altro ero talmente imbufalito che se avessi incontrato un poliziotto o carabiniere per strada avrei rischiato ben altre sanzioni rispetto a quelle per l’infrazione al codice della strada.
Questa è la storia: mi scuso se sono stato così prolisso, ma volevo raccontarvela tutta, eppoi anche sfogarmi un po’ perché ne ho sempre più le balle piene di questa gentaglia che ci amministra, che andrebbe cacciata via a calci nel culo!