Con l’intento di condividere una bella esperienza, pubblico il racconto (scritto dalla mia consorte sig.ra volumexit) delle nostre “vacanze in vespa” appena concluse ma che rimarranno ancora a lungo negli occhi e nel cuore…
Perché una vacanza in vespa? A parte la passione che porterebbe Luca in capo al mondo, questa domanda mi è stata fatta più volte da parenti e amici, quando ho cominciato ad esternare il nostro intento…
Pur condividendo la passione di viaggiare – vedendo e sentendo cose che solo su due ruote appaiono tali - sono una femmina, propensa anche al risvolto pratico del viaggio, al di là di attrezzi e pezzi ricambio, la mia preoccupazione iniziale quindi è stata: “dove metteremo le cose necessarie per dodici giorni di vacanza?”… non c’è un bagagliaio capiente dove mettere valigie con vestiti, costumi, teli mare, scarpe, infradito… ma anche antipioggia, maglioncini, giacche… e allora Luca (seguendo la sua indole maschile del: ci penso io!) ha procurato due belle borse laterali da aggiungere alla borsa sul portapacchi davanti e a quella sul portapacchi dietro!
Risultato: ma è una Harley o una Vespa?… Reazione mia: no, ma io lì non ci salgo!
A parte questa piccola incertezza, alle 7:15 di un bel venerdì di luglio si parte… nei giorni passati ci sono stati pioggia e freddo… quindi siamo fortunati, niente sacchi di plastica a ricoprire le borse (almeno un po’ l’estetica è salva) ma giacca e guanti che l’aria è bella frizzante…
Partiamo da San Vittore Olona, passando per Magenta, Abbiategrasso fino a Bereguardo, prendiamo l’autostrada almeno fino a Busalla (perché i km che ci attendono sono tanti).
Va beh, non occorre dilungarsi sul viaggio, è meglio descrivere ampiamente la meta… pensano in tanti… ma i motociclistici in generale e i vespisti in particolare, no!
Il viaggio è importante quanto la meta… quindi la vacanza inizia da qui!
Dapprima il cielo fresco del mattino, la pianura dei campi, gli aironi, le rondini che giocano nei tetti dei paesi, la lunga striscia autostradale dove più che il paesaggio si fanno notare i mezzi pesanti che ad ogni passaggio ti risucchiano un po’ per poi lasciarti andare via dolcemente…
Affrontiamo con lo spirito dell’alpinista i passi della Scoffera e del Bracco e poi giù dalla Val di Vara fino Sarzana e macinando chilometri eccoci arrivati al mare!
Si fanno numerose ma brevi tappe, questo è il nostro andamento: guidatore, passeggero e mezzo necessitano un trattamento di riguardo… siamo tutti e tre in vacanza… e nessuno ci rincorre!
Cappuccino e brioche per colazione, focaccia ligure e cocacola a pranzo consumato su di una panchina vista mare tra Lavagna e Sestri Levante.
Ogni tanto, da brava moglie, riporto il mio compagno al rispetto dei limiti di velocità… ma non quelli stradali… i miei!
Siamo arrivati a Pisa… finalmente! Ehm, no… il raduno di Rosignano è la settimana prossima, quindi la settimana prossima saremo arrivati qui (discorso un po’ contorto ma ci siamo capiti)… ora si prosegue: destinazione San Vincenzo, al mareee!!!
Arriviamo in un agriturismo trovato su internet che promette di essere ok, si trova a 5 km dal mare, immerso tra vigneti e uliveti, campi di meloni e di pomodori… evviva, qui si beve del buon vino… ops, ma noi siamo astemi!
Bella sistemazione, solo cinque camere e possibilità di cenare, scopriremo poi, davvero divinamente! Tra i pochi clienti, si instaura un rapporto conviviale, grazie anche alla proprietaria che si adopera perché ciò avvenga… noi diventiamo “i Signori della Vespa” e ci sentiamo guardati con ammirazione, come se fossimo dei pionieri (anche se siamo poca cosa in confronto a chi gira il mondo!)… Anche il cagnolone Oro che lì dimora, dopo i primi giorni passati a rincorrerci ogni volta che sentiva il rumore della vespa, ci porta rispetto e al rientro dai nostri giretti ci viene incontro scodinzolando e scortandoci fino alla nostra camera…
Cosa gradita, sia in questo agriturismo che in quello dove abbiamo soggiornato a Pisa, ci fanno ritirare la vespa nel capannone accanto al trattore…che bello! sa tanto di trattamento familiare…
Stanchi ma felici si va a dormire, il giorno dopo spiaggia nel golfo di Baratti, con tanto di ombrellone e lettini: le nostre schiene ringraziano ancora!!!
Domenica il tempo è incerto, pioverà? Beh, si visita qualcosa e si vedrà… la valigetta della “tre mari” con gli antipioggia è sempre a portata di mano!
Suvereto, Bolgheri e Castagneto Carducci… poi si va a Marina di Bibbona, dove facevamo le vacanze in tenda, da fidanzatini, vent’anni fa! E non ha nemmeno piovuto…
I giorni successivi ancora spiaggia, come lucertole al sole… quanto ho atteso questo momento… pranzo a base di panino al prosciutto toscano… la morte sua…
E la vespetta sempre lì, che ci accompagna, senza guai… tranne la luce dietro che si è fulminata, allora chiediamo alle Forze dell’Ordine l’indicazione di un ricambista, si offrono di accompagnarci, forse è troppo lontano e difficile da spiegare pensiamo, invece è proprio dietro l’angolo! Ammirazione, pura ammirazione… scortare una vespa è un onore!
Mercoledì di pioggia… ma non quell’acquazzone che poi passa… proprio pioggia, fitta e costante, quella che pare durerà per giorni… non abbiamo voglia di bagnarci tanto e così aspettiamo che spiova, aspettiamo… e riposiamo… e aspettiamo… alle quattro del pomeriggio, con quel languorino costante di chi non ha ancora pranzato, ci siamo recati al vicino supermercato e ritrovati ad addentare una buona focaccia, seduti su di una panchina del centro commerciale, con le nostre tute antipioggia ancora grondanti, con gente in canottiera e infradito che ci guardava strano… chissà, ancora ammirazione!?
L’ultimo giorno sarà dedicato alla Maremma - Luca me lo ha promesso - già ci vedo con la vespa passare lentamente tra cavalli e mucche maremmane, con i butteri che ci fischiano… tsé, fischiano alle mucche!
Marina di Alberese, uno spettacolo incontaminato, ricordo una spiaggia lunghissima e deserta vista quando sono andata in gita scolastica… ora la spiaggia non è proprio deserta (siamo a fine luglio e il sole splende) ma lunga, quello si, e piena di strane capanne fatte con i rami secchi e i teli da bagno… il mare fantastico e di fronte il bel contorno dell’Isola del Giglio.
Poi si va all’Argentario passando per Orbetello… direzione Porto Santo Stefano… che spettacolo fare ‘ste strade in vespa… senti il profumo della macchia mediterranea più intenso che mai… siamo in paradiso?!
Ma Luca ci mette il suo zampino da “uomo avventura” e comincia a percorrere una strada che dovrebbe portare a Porto Ercole, ma è sterrata e piena di buche, cerco di essere paziente - finirà tra poco - penso - qui che sono di casa tanti vips, mica le strade sterrate saranno tanto lunghe… durerà giusto un pezzettino - e invece non finiva mai!
Mi è venuto un nervoso… e se si rompeva qualcosa? come si tornava a casa? ma quel brav’uomo che ci ha dato l’indicazione di proseguire ha visto che abbiamo una vespa e non una moto da trial? Tra buche/polvere/sali/scendi siamo giunti alla fine… era ora!
Nulla di rotto, si riparte… il giorno dopo, alla volta di Pisa!
Ritroviamo Francesco alias Vesponauta che diverse volte, ci ha accolto e che ci ripropone la sua generosa ospitalità… il nostro agriturismo è proprio vicino a casa sua e passiamo bei momenti con lui, gustando i manicaretti preparati da sua cugina Simona, in attesa dell’arrivo di un’altra rana vagabonda Marco alias Marben, che assieme al mitico Felice alias Pistone Grippato da Verbania, si apprestano a giungere al Raduno di Rosignano Marittimo dove ritroviamo gli amici James62, Frisbee, InsettoScoppiettante94, Ruggero e Piccolo Vespista.
Raduno in memoria di Francesco Profeti (che come dice la sua dolce mamma Lucia, sta a turno, dietro, sulla sella di ognuno di noi) al quale partecipiamo sia nella serata di sabato (giro in vespa, pizza e musica dal vivo) che nella giornata di domenica (colazione, giro, aperitivo, pranzo alla sagra del paese)… e poi bagno in mare! avete presente le spiagge bianche di Rosignano Solvay tipo Caraibi? ecco, noi si va accanto… perché la domenica c’è troppa folla!
E’ già il terzo anno che partecipiamo come vespaclub “Rane Vagabonde” a questo raduno, negli anni scorsi ci siamo classificati tra i primi, ma questa volta è andata maluccio… poco importa, la motivazione è ammirevole, la compagnia è bella, il posto anche… va benissimo così!!!
Il giorno dopo - il mio quarantesimo compleanno - ci si ritrova, come al solito (lo sanno bene Giorgio alias Gangeler e soprattutto sua moglie Sandra!) in attesa di andare a fare una capatina dal solito ricambiata che si trova (fortunatamente per noi donne) vicino alla torre di Pisa… così loro (i maschi) possono passarci del tempo (pare che abbia i ricambi migliori d’Italia!) e noi (in questo caso solo io) possiamo visitare i monumenti simbolo della città.
Nel pomeriggio visita a Lucca, ci accompagna con simpatia Giorgio alias Vespizza, un vespista pisano che ritroviamo ogni volta. Bella città ma quanta intolleranza nei confronti dei motociclisti, non sopportano che si superi la fila, se potessero ti stenderebbero… anzi, ci provano davvero! E poi ti apostrofano o ti suonano…
Bene, le vacanze sono belle proprio perché finiscono, così tocca dire…
Si riparte noi tre – Laura, Luca, Marco - non troppo presto però… si passa dalle Cinque Terre e si visita Vernazza (ci arriviamo in vespa, solo pochi passi a piedi!), facciamo la strada delle gallerie tra Moneglia e Chiavari, poi il passo della Scoffera, troviamo tanto traffico e limiti di velocità che limitano davvero, ultima sosta a Serravalle da Mc Donald’s per la cena (ogni tanto uno strappo alla regola si può anche fare)…
C’è voluta l’intera giornata per tornare, ma ne è valsa davvero la pena!
In extremis, si è rotto il conta chilometri, ne abbiamo fatti quasi 2000, mica male!
Alla prossima…
Laura