Quello che mi interessava far vedere erano i segni del tempo ed evidenziare gli interventi di recupero. Purtroppo sui metallizzati è quasi impossibile intervenire di pennellino come sui pastello.
Sulla BIBBI i ritocchi al manubrio ho voluto che si vedessero nel tono diverso pur essendo "pressochè" affogati nello strato originario della vernice.
In altri punti invece non si vedono per nulla, si possono mascherare completamente.
Sui metallizzati questo è quasi impossibile.
Quindi si deve andare di aerografo e sfumare per non far vedere gli stacchi.
In questi casi si rischia di rifare complete parti ex novo.
Il problema che mi ponevo io era di "uniformare" il più possibile all'originale e quindi di "invecchiare" a dovere le parti rifatte.
Questo perchè se alla fine un conservato non "puzza di conservato" tanto vale farlo lecca lecca no?
In diverse parti (che non vi dirò quali) la ruggine "è finta".
Cioè non c'era o l'avevo fatta sparire con il CIF e le velature semitrasparenti ma . . . mancava al complesso e quindi . . . l'ho rifatta.
Ho preso una boccetta di massa colore universale che ni è servita per fare nocciola il fondo nitro antiruggine grigio in origine e con il dito a secco l'ho spalmata abbondantemente sulle giunture, nei solchi, nei graffi, sulle consumature.
Dopo, una volta asciugata l'ho ciffata e fissata, poi ripassata dove l'avevo tolta eccessivamente e rifissata.
Sembra ruggine vera e dona l'aspetto di conservato su quelle parti che inevitabilmente ho dovuto rifare ex novo e che pur sfumate a dovere "puzzavano di nuovo" da far schifo.
In un restauro conservativo, inevitabilmente alcune parti o per troppa usura o per inevitabili lavorazioni (saldature per esempio) non si pssono conservare e vanno rifatte.
Perchè vanno rifatte o lasciate a vista sta a noi deciderlo.
Siamo noi che decidiamo che livello di conservabilità possiamo raggiungere prima di oltrepassare la linea del rifacimento.
Siamo noi che decidiamo in base al nostro gusto, alla nostra cultura e conoscenza mixando con problemi di reimmatricolazione, di iscrizione a registri storici, collaudi e ostacoli vari.
Stabilito il "livello" che vogliamo o possiamo permetterci di raggiungere, ci dobbiamo ingegnare a come raggiungerlo, evitando le sirene dei "sabbia e rivernicia" o perchè interessate o perchè omologate a stereotipi di moda da restauro lecca lecca.
Utilizzare carrozzai solo per quello che serve e dove non ci si arriva da soli.
Frequentare quelli che hanno 30 o 40 anni di esperienza e vedere come lavorano per capire come intervenire.
E alla fine, magari sbagliando all'inizio ci si riesce![]()
Se volete potete scoprire quali![]()