Che i metodi di insegnamento attuali siano poco proficui e molto indigesti, credo sia cosa oramai appurata.
Proviamo però ad andare oltre: Se davvero ho intenzione di non esprimermi come un concorrente del grande fratello, non aspetto che arrivi qualcuno ad insegnarmi l'italiano, specie con i mezzi che abbiamo nel 2011, quando basta una "googlata" per chiarirsi un dubbio.
Se invece di tutto cio' non me ne importa affatto, e magari prendo esempio dai concorrenti del grande fratello; allora chiunque potrà provare ad insegnarmi l'italiano, ma io continuerò per la mia strada.
Identico ragionamento si potrebbe applicare a mille altri argomenti.
Per questo penso che la scuola abbia si delle responsabilità, ma fino ad un certo punto.
Oltre questo punto entra in gioco il singolo individuo, che non è tanto influenzato dalla scuola che frequenta, quanto dalla società e dal contesto in cui vive.