Ripeto, la certezza implica saper anche cercare, sempre sul sito dell'accademia:
Accademia della Crusca
e infatti:
Scatolo in Vocabolario ? Treccani
No dai, questo è uno strafalcione, se c'è un insegnante che dice o ancora peggio scrive una cosa del genere, c'è solo da preoccuparsiallora va bene anche quando "scendo e piscio il cane"!!!![]()
Qui si va a guardare una situazione diversa, chi fa matematica tende a usare un linguaggio adattato alle proprie esigenze, ad esempio "sine" e "none" sono un bel mix, tra, la forma latina spesso usata in campo scientifico "sine qua non" e il "none" che in inglese indica "nessuno, niente", foneticamente però, riescono a dare una risposta positiva o negativa senza essere espliciti e a volte traumatici, per esempio, sei alla lavagna a tentare di fare un esercizio, stai sbagliando e l'insegnante lo vede, allora ti dice "none", tu allora capisci che stai sbagliando ma non ti scoraggi, se ti avesse detto direttamente "no", la tua reazione sarebbe stata di lasciare perdere e tornartene a posto con l'inevitabile brutto voto.Una delle mie insegnanti di matematica esordiva con frasi del tipo: "esci il due dalla parentesi", "scala un'anticchia", oppure "sinne" o "none" (rafforzativo di si e no diceva lei ... bellissimo!!!), ma la sua materia la conosceva a menadito e nonostante i termini "coloriti" riusciva a far capire i concetti matematici anche alle capre come me.
Ora, questa era un insegnante "somaro"?
Direi proprio di no! Certo che se avesse insegnato Italiano ... magari un appunto le andava fatto, solo "un'anticchia" (o un "cicin") però.![]()
Certo è che se un'insegnante usa (in modo smodato o senza spiegare ai ragazzi, che quello è un termine che deriva da una data cosa) una parola dialettale in una scuola, purtroppo, è in errore e se un genitore si lamenta perchè il figlio, tornato a casa ha sfoggiato questa nuova parola, non gli si può dare torto.
E' vero che comunque nella vita ci vuole un'anticchia di flessibilità
Bye, Luca