io non demonizzerei più di tanto le declinazioni dialettali che si hanno differentemente nelle varie regioni italiane,fanno parte della cultura locale e sono patrimonio regionale.il volgare è nato dal popolo che difficilmente riusciva a seguire le regole della lingua latina, variando e evolvendosi in maniera diversa in base al luogo.se non ricordo male anche Dante dovette scegliere quale dialetto usare e la scelta era tra 3 dialetti, se non erro il milanese, il fiorentino e il siciliano.per quel che mi riguarda il siciliano letto e sentito da un non autoctono risulta strano e ssembra stravolgere le regole stesse della grammatica, quest perchè è una lingua bastarda, che fa trasparire le proprie influenze estere date dalle varie dominazioni.troviamo parole derivanti dall'arabo, francesismi (per esempio la forchetta diventa buccetta storpiatura di fourchette), influenze anglosassoni come l'uso del verbo avere per indicare il dovere dalla regola "I have to" ecc....la situazione qui descritta non è una particolarità solo italiana, in tutti il mondo le lingue sono declinati in dialetti,in india non so quante migliaia ne esistono e se per curiosità guardate dei forum americani vedrete come scrivono, chi come me conosce l'inglese scolastico si trova spiazzato perchè ogni frase è incomprensibile.scusate per i vari errori nel mio post ;)