rispondo a Vespax: Perchè sono favorevole al nucleare:

in estrema sintesi perchè è l'unica fonte energetica sostenibile in grado soddisfare il fabbisogno della nostra civilità.

In sintesi meno estrema non ci sono alternative: i combustibili fossili non sono sostenibili innanzitutto perchè si stanno esaurendo e la loro estrazione non ce la fa a seguire la domanda (il petrolio tra qualche settimana sfonderà i 100 dollari al barile) e poi anche perchè hanno un inaccettabile impatto ambientale.
Le fonti rinnovabili sono una bufala enorme, l'emblema della demagogia:
per soddisfare il fabbisogno energetico della nostra civiltà non basterebbe coprire di pannelli solari una superficie grande quanto l'Italia e la Francia messe insieme. Analogo discorso per l'eolico. E poi pochi pensano a quanto costi in termini energetici l'estrazione delle materie prime ed il loro trattamento per produrre una cella fotovoltaica e poi per installarla e manutenerla: in pratica se non se ne va in fumo tutta l'energia che essa è in grado di produrre per i suoi 30 anni di funzionamento, poco ci manca. I pannelli solari vanno bene per scaldare l'acqua della doccia di casa, non per far funzionare le acciaierie e soprattutto necessitano di fonti integrative, dato che producono energia in maniera incostante (la notte? Se piove? Se nevica?). Discorso pressochè identico per l'eolico e il fototermico. Che dire dell'idroelettrico? Non basterebbero i fiumi di tutta la terra e, anche se bastassero, bisognerebbe creare dighe ed allagare ovunque per riuscire a produrre tutta l'energia che ci serve. L'idroelettrico è una valida fonte di energia rinnovabile, ma può garantire solo piccole percentuali del nostro fabbisogno.
Il geotermico ha una disponibilità irrisoria, inutile argomentare.
Che dire dell'idrogeno? Semplicemente che sulla terra non esiste e per produrlo ci vuole più energia di quanta se ne può ricavare utilizzandolo, i principi della termodinamica non sono una folosofia ma una scienza esatta. E' come dire che una batteria è una fonte di energia. L'idrogeno potrebbe andar bene per accumulare e trasportare energia, non per produrla.
Bruciare rifiuti e legna non basterebbe ed avrebbe un impatto ambientale maggiore che i combustibili fossili.
Le altre fonti energetiche che ci rimangono sono i cavalli, i nostri muscoli ed il nucleare.
Le tecnologie per sfruttare il nucleare in modo sicuro ci sono. Per l'argomento scorie, cito lo scienziato Franco Battaglia:

"Innanzitutto, cominciamo col dire che il combustibile nucleare spento non è un rifiuto: esso consiste per il 95% di uranio (l'elemento naturale di partenza) e per l'1% da plutonio, ed entrambi, se opportunamente riciclati, sono perfettamente utilizzabili come combustibile in reattori a ciclo chiuso. Il restante 4% è la componente energeticamente inutilizzabile: ma 3.5% contiene nuclidi che o sono stabili o dimezzano la loro attività ogni 24 ore, mentre 0.4% contiene nuclidi che dimezzano la propria attività in meno di 10 anni. Alla fine, del combustibile spento meno dello 0.1% (principalmente stronzio-90 e cesio 137) dimezza la propria attività in circa 30 anni. In definitiva, è solo la componente energeticamente inutilizzabile del combustibile nucleare che va trattata come rifiuto e tenuta sotto controllo come già si fa ora, e per soli 100 anni circa e non per i 100.000 fantasticati da Pecoraro Scanio: se l'energia elettrica che ciascuno di noi consuma fosse tutta da fonte nucleare, le scorie annualmente prodotte da ciascuno di noi occuperebbero il volume di una tazzina di caffè, sono perfettamente gestibili, e quelle esistenti in 60 anni di nucleare non hanno mai fatto male a nessuno."

Il nucleare è l'unico futuro possibile, il resto è solo demagogia ed ignoranza.