Hai ragione Ilsimo, la Vespa è nata con l'esigenza imprescindibile di proporre un veicolo semplice, affidabile, robusto ed economico...nell' immediato dopoguerra, quando cioè nessuna famiglia aveva mezzi di trasporto, ne meccanici, ne animali e c'era bisogno di far muovere le persone. Probabilmente la maggior raffinatezza e conseguente complessità della Lambretta, ne ha decretato il minor successo commerciale.
La Cosa è stata presentata nel 1988, quindi dopo più di 40 anni dalla fine della guerra! Le esigenze che c'erano allora, non ci sono più. Il territorio è coperto dalla rete di assistenza e i meccanici non dovrebbero essere improvvisati, ma dovrebbero riuscire a far fronte ai problemi senza troppi patemi d'animo!
La frenata integrale era vista come un' ulteriore semplificazione di guida. Cioè non importava concentrarsi se spingere più o meno sul pedale o tirare più o meno forte la leva al manubrio. In effetti sulle auto la frenata integrale è ovvia, scontata e nessuno se ne lamenta.
C'è poi anche da considerare un'altro fattore...
Ci si lamenta(va) della scarsa affidabilità dei freni della Cosa. Bene, ma chi si lamenta(va) si preoccupa(va) di sottoporre l'impianto frenante alla manutenzione prescritta dalla casa? In quanti sostituivano il liquido dei freni ogni due anni (aggiungo, quanti lo sostituiscono ogni due anni sulla propria auto?)?
Purtroppo anche le officine autorizzate Piaggio sono ben lontane dall'effettuare le operazioni prescritte dalla casa per i propri veicoli, ne so qualcosa.
Spesso mi viene da chiedermi come mai la Cosa all' estero ha avuto un discreto successo? Forse gli stranieri non avevano afferrato il doppio senso del nome? Forse perchè badavano più alla sostanza che alla forma?