Perché vado in giro con una Vespa, per giunta 50 originale strozzato allo scarico:
1. Perché le dimensioni non contano, conta la tecnica. E se sai muovere cervello, mani e culo riesci a fare le rotonde a 40 sparato mentre gli altri devono rallentare. Riesci a sgattaiolare nel traffico mentre gli altri si imbottigliano. E, se ci pensi, una Vespa 98 fa solo 20 km più della 50...
2. Perché sono io a decidere che cosa deve fare il mezzo. Deve fare quello che dico io, anche sbagliare la marcia ma fare quello che dico io. Il cambio automatico lo lascio agli autobus urbani e ai berlinoni di lusso;
3. Perché la Vespa è immortale ed è un simbolo dell'Italia. Ha preso in mano una nazione ridotta un cumulo di macerie e, insieme alla Lambretta (diciamola giusta, una volta per tutte per dovere di cronaca) ha portato tanti italiani fuori da dolori e lutti verso un futuro che tanti hanno sperato (e speriamo ancora) di pace e gioia per tutti. E intendo dire proprio tutti. Tante Vespe e tante Lambrette hanno portato gli italiani a lavorare finché non è arrivata la 600, nel '55. E hanno continuato a portarli anche dopo. Lo hanno fatto, ogni giorno, per anni. E continuano a farlo ancora;
4. Perché la Vespa è la cosa più geniale inventata dagli italiani dopo la biga (Life, anni '50);
5. Perché la sognavo a 14 e l'ho avuta a 23. E mi ha portato a lavorare quando non potevo comprarmi una macchina;
6. Perché ha garantito (e garantisce ancora) pannolini e medicine a mia figlia quando ne ha bisogno;
7. Perché arrivo prima degli altri in quanto più agile, parcheggio ovunque e mi rispettano;
8. Perché i bambini, che come i pazzi dicono sempre la verità, quando la vedono dicono: "Uh, che bella!";
9. Perché a me le tette piacciono vere, e non gonfiate. La Vespa è maggiorata naturale;
10. Perché se non avete capito con che razza di mezzo avete a che fare, meglio per voi un frullo. E le tette (rifatte) di Belen.