Si sente spesso parlare di questi due fenomeni indesiderati che a volte si presentano in motori ad accensione comandata con ciclo sia a 2 che a 4 tempi.
Cercherò di fare un po' di luce cercando di definire e classificare queste due condizioni.
La differenza fre i due dipende essenzialmente dalla velocità di propagazione della fiamma e dall'innesco che genera appunto i due fenomeni.

Autoaccensione.

Generalmente è provocata da punti caldi presenti nella camera di combustione.Di solito sono spigoli vivi,eccesso di depositi carboniosi presenti sul cielo del pistone o nella cupola della testata, una candela eccesivamente calda possono generare questo fenomeno.
Difetti generati dall'autoaccensione: generalmente ritardati spegnimenti del motore al minimo e pericolosi inneschi di detonazione ad alti regimi.
Compressione eccessiva, anticipo eccessivo, carburazione magra, candela di grado termico errato (troppo calda) provocano questo difetto.

Detonazione.

Generalmente è provocata da un aumento non controllato della velocità di propagazione della fiamma, essa ha effetti devastani su parecchi organi meccanici quali testa, pistone, biella, cuscinetti di banco.
Generalmente al regime di giri di entrata in coppia,si avverte come un rumore metallico con un conseguente aumento delle vibrazioni.
Maggiori sono le prestazioni del motore,maggiori saranno gli effetti devastanti della detonazione.

A voi la parola.....

Mi sono dimenticato di dire un altra cosa importante.
La detonazione non avviene mai a regime di minimo mentre l'autoaccensione avviene quasi solo al minimo;
Essa si presenta quasi sempre nel momento del maggior riempimento volumetrico del nostro motore.
Individuiamo questo regime coincidente nel punto di coppia massima e con acceleratore completamente aperto generato dal motore, badate bene coppia massima non potenza massima.

In una corretta ricerca delle prestazioni massime il preparatore in genere cerca la detonazione per poi andare a ritroso nell'elaborazione.
Questa tecnica è necessaria onde stabilire il limite massimo raggiungibile da quella determinata configurazione di preparazione.