Come recita il titolo: poveri vespisti di oggi, mi vien da dire.
Ho avuto modo di leggere una pubblicazione Vespa di recentissima uscita che mi ha letteralmente demoralizzato.
Trattasi della riedizione di un libro uscito 8/9 anni fa che mi regalarono nel 2003, quello con la copertina arancio per intenderci.
Gli innumerevoli strafalcioni della prima edizione sono in parte perdonabili solo grazie all'ottimo e corposo materiale cartaceo messo gentilmente a disposizione dal conosciuto Antpnio .C. di milano.
Ma a distanza di 8 anni, uscire con una pubblicazione che di fatto non fa altro che aggiungere l'ultima nata in casa piaggio, senza curare, correggere, o rivedere gli stafalcioni eanzi, aggiungendo disordine e informazioni infondate su mezzi quali le 98, le bacchette, le sport e le sei giorni (solo per citarne alcuni) mi delude moltissimo.
1) perchè vanifica gli sforzi fatti da chi i libri sa farli COME SI DEVE, dove ogni informazione è corredata da un documento che ne comprova la veridicità e dove non ci sono dati inventati, semmai dedotti.
2) perchè prende per il culo noi vespisti, (soprattutto i novelli) convinti di acquistare un libro che tratti in maniera valida ed esaustiva la produzione Piaggio per intero (o quasi) e si ritrova con un'opera in libreria piena zeppa di inesattezze, contribuendo a rimpinguare lautamente le tasche di chi, quando scrive un libro, lo fa per il mero guadagno, e non per Passione.
Un saluto da un vespista deluso