
Originariamente Scritto da
1bisio

Originariamente Scritto da
GustaV
Appena finito di leggere. Magari ad altri sarà piaciuto, personalmente lo ritengo molto deludente, un libro che sembra scritto di fretta raccogliendo materiale per cercare di riempire le pagine e creare un volume di parole necessario a giustificare qualche centinaio di pagine tra 2 copertine, per soddisfare gli sponsor e racimolare qualche soldo.
il viaggio di per sè è ammirevole, Bettinelli è un gran viaggiatore, tanto di cappello, ma non capisco se sia incapace di scrivere o piuttosto non abbia alcun interesse di condividere le sue esperienze con il resto del mondo. Propendo più per la seconda ipotesi: è un uomo che trae immenso piacere dal viaggiare e non ha voglia di scrivere, preferisce investire il tempo sulla sella e facendo il minimo indispensabile per riuscire a finanziarsi le sue avventure.
Così non ci siamo, mi ricorda la scuola e gli espedienti che escogitavo per riempire il foglio protocollo del tema, dal titolo obbligato. Il suo viaggio, raccontato bene, sarebbe sicuramente stato appassionante. Invece è un collage di notizie storiche e politiche sui luoghi visitati, migliaia di impronunciabili nomi di città e paesi, pochissimo spazio e mal gestito, dedicato alle sensazioni che ti sa regalare la guida di una Vespa, niente introspezione, niente che crei l'atmosfera coinvolgente e romantica che mi sarei aspettato leggendo il titolo ed osservando la copertina. Una semplice e fredda cronistoria del suo viaggio. Probabilmente utile per chi avesse intenzione di compiere la stessa impresa, appassionante quanto una guida turistica.
Peccato.
Un consiglio personale: non compratelo.
Mi dispiace Gustav che non ti sia piaciuto come libro, si può dire che è una delle prime cronostrorie di questo periodo, quando la Vespa ancora nn se la filava nessuno (o cmq eravamo in pochissimi). Dire di non comprarlo secondo me è sbagliato e addirittura affermare che è equiparabile a una guida turistica è altroche assurdo.
Sono pochi i libri che ho letto che mi comunicano quel senso di libertà, di legami tagliati e di innamoramentio fulminiei per uno scambio di occhiate tra un vespista e una motociclista europea in giro con le Enfield in India. Le difficoltà del viaggio e i diversi universi incontrai ad ogni cambio di frontiera...
Mi dispiace ma almeno, se non siete scrittori voi stessi, non criticate...
