io le marmitte le ho sempre scaldate bene con una fiamma (tipo cannello, ovviamento non quelli da taglio , ma tipo quelli che si usano in edilizia per scaldare le guaine catramate), quindi, quando la marmitta è ben calda (fuma molto e magari ogni tanto fa qualche fiammetta dall'olio interno che brucia) inizio con un compressore a sparare dentro aria e tolgo il cannello. L'aria sparata alimenta la combustione interna che inizia a ravvivarsi..(fa un fumo incedibile, quindi da NON farsi tra i condomini ma solo in aperta campagna) quando smette di fumare tutto l'olio s' è bruciato (spesso diventa pure incandescente). Aspetto che si raffreddi, la batto con un martello di gomma e faccio uscire le croste che ancora ci son dentro, grattata a ferro con la spazzola o carta vetrata e poi vernice alta temperatura..marmitta nuova, io non le cambio mai! riempirle di benzina o altri liquidi infiammabili e da pazzi, bruciarli sul caminetto è davvero lunga e non sei mai sicuro che tutto l'olio se ne vada ( a meno non la lasci lì un paio d'ore...). Roba chimica e sturalavandini non saprei..mm.. e poi quello che esce lo butti nel tombino?? Il metodo di bruciarle me l'ha insegnato mio padre che a sua volta lo vedeva fare dai meccanici "de na volta":) che non buttavano neinte e recuperavano tutto!! ;)