Podgorica, già Titograd fino a qualche anno fa, capitale di lunghi e rettilinei viali, un centro con grigi palazzi stile anni 60/70, una piazza che non dice nulla ed una periferia dove enormi, anonimi palazzi/dormitorio anch'essi in stile "soviet" la fanno da padrone, l'unica cosa di moderno, che ricordo di aver visto, è un ponte che che unisce la zona centrale nei pressi della facoltà di Economia e Commercio. A dire il vero di ponti ce ne sono diversi visto che la città è attraversata da ben due fiumi il Moraca ed il Ribnica.
Nonostante un reddito pro capite meno dei nostri pensionati la sera, ma anche la mattina senza distinzioni, i bar sono sempre affollati di gente giovane ed elegante che sorseggiano lunghi caffè alla turca o analcolici seduti nei bei tavolini esterni dei locali. Non esiste il servizio al banco solo seduti ai tavoli dove vengono serviti anche degli ottimi ed abbondanti porzioni di dolci.
Come sempre i bar sono un buon punto di osservazione, soprattutto se in centro, per apprendere qualcosa dei posti e la nostra sosta non è stata da meno. una gioventù variegata con bellissime donne, parlo da 25 anni in sù, le quali anche al mattino sfoggiavano delle "mise" impeccabili con tutte che calzavano, anche al mattino tacchi altissimi o zatteroni in sughero accompagnati jeans strettissimi e vertiginose minigonne che farebbero voltare anche un cieco.
La città invece è molto meno fascinosa ed affascinante, come già detto molto ma molto anonima ma di contro molto viva, sarà anche colpa della disoccupazione ma di giorno era un vero piacere percorrerne i lunghi viali in Vespa notando tante gente in giro ma a passo leggero, e senza alcuna fretta come invece succede da noi.
I bar ancora una volta pieni anche solo chiacchierare ma tutto con molta calma, nessuno che stia con il cellulare in mano.....insomma una filosofia ed uno stilo molto diverso dal nostro........su qyesto ho molto riflettuto chiedendomi chi, tra noi e loro, stà correndo verso la parte sbagliata della vita.............
Dopo averla girata in lungo in largo fino alle perifierie, oltre quello non offriva nulla, a tarda sera torniamo in hotel per affrontare il giorno dopo i pochi km che ci separano da Budva nostra ultima metà, almeno così era in previsione, prima del rientro.......