Da Podgorica a Budva ci sono poco più di 60 Km. pertanto la partenzal aprendiamo con moooolta calma.
Affascinati dai caffè, e non solo, trascorriamo buona parte della mattina in centro a passeggiare ed acquistare qualche cartolina da mandare a lontani amici come a dire "vedi, io ci sono stato"...............
Questi giorni trascorsi a Podgorica sono stati per nostra fortuna soleggiati e caldi con una metereologia molto vicina a quella pugliese, così ci ha detto un barista che aveva lavoratoa Brindisi, effettivamente siamo ai primi di giugno e di giorno arriviamo a 21/22 gradi una temperatura veramente gradevole.
Dopo la nostra solita sosta n una Pekara ci sediamo un apio di ore al bar a guardare questo lento, ma straordinario, movimento di gente peccato che invece qualdo sono alla guida di un veicolo i cittadini di Podgorica si dimostrano tutt'altro che flemmatici, anzi ti superano a destra ed a manca, è comunque consentito in quanto anche in città le carreggiate hanno tre corsie per ogni senso di marcia, impedendoti a volte di rientrare o svoltare.
Verso le 12:00 torniamo n hotel e recuperiamo i bagagli che avevamo lasciato lì in deposito, vestizione da viaggio, anzi no decido di mettere solo il giubbino da moto ma non i pantaloni indossando un paio di jeans ma non mi lascio convincere dalla tentazione di indossare le "snicker" mi metto su un pesante scarpone da viaggio, non si sa mai.
Uscire da Podgorica è un pò come entrarci si percorrono dei lunghissimi viali enormi che sembrano dirigersi verso il nulla con ogni tanto all'incrocio un'auto della Polizia. Ah, a proposito in Montenegro vi sono poliziotti ovunque a pedi in auto in moto in scooter sempre, pensate che, almeno a Podgorica, ne abbiamo visti diversi controllare le auto in transito usando come appoggio le loro auto private. Ci siamo informati e ci è stato detto che tale "costume" fa guadagnare minuti all'operatore di polizia il quale finito il turno va direttamente a casa senza passare dal Comando
Stiamo su questi enormi viali lasciandoci la Capitale del Montenegro alle spalle viali i quali, come constatato all'arrivo, s'interrompono d'improvviso per immetersi in una misera strada statale ricca di abbondanti rifiuti ai suoi margini, con un asfalto non certo sublibe, ma in fondo dobbiamo anzi dovremmo fare solo 60 Km..
La statale scorre in una pianura con alla nostra destra la ferrovia ed a siistra, campi, caee, negozi improvvisati, attraversiamo anche un paio di minuscoli villaggi dove da ogni uscio che si affaccia alla statale sono riversati sui passanti, birre, acque minerali, detersivi, plastica, canotti, salvagenti ed una immane ed immesna distesa di paccottaglia varia. Comunque gli SHOP/MARKET di bevande in genere sono queli più frequentati, tanto che ciò ci fa pensare ad una assurda sete che attanaglia il popolo del Montenegro.
Dopo circa 20 Km. mentre alla nostra dx. rimane la ferrovia e sx. inizia a dipanarsi la costa di un lago il quale con il procedere divente sempre più grandem, enorme senza vederne la fine tanto che per un buon tratto la nostra ferrovia scorre su un lungo ponte, come non tra l'altro, che attraversa una porzione di questo enorme bacino d'acqua. E' il lago SKADARSKO JEZERO per i montengrini mentre per gli Albanesi è il lago dfi Scutari isto che è così grande da fare ad un certo punto confine tra i due stati.
Qualche Km. ancora e seguando distrattamente la segnaletica svoltiamo a sx. direzione Budva notando un netto miglioramento della sede stradale, ci credo siamo entrati in una sorte di tangenziale dal pedaggio di uno euro con il quale attraversando un tunnel di qualche Km.ne risparmiamo il doppio di strada normale. Non era quest al nostra intenzione ma oramai non possiamo fare inversione di marcia e pertanto imbocchiamo il tunnel mentre 4 motociclisti locali con potenti "giapponesi" ci guardano non capendo cosa stessimo guidando.
Alla ifne del tunnel una discesa ci accompagna verso la statale che conduce dal confine dell'Albania fino al confine croato. Noi ovviamente prendiamo la direzione sbagliata ovvero andiamo verso Bar, verso sud verso l'Albania mentre invece dovremmo andare a Nord. Di tale errore ce ne accorgiamo quando siamo quasi allaperififeria di Bar visto che nessu cartello, neanche ai crocevia indicava nulla.
Stop inversione di marcia e via verso Nord verso questa decantata BUDVA, detta la Rimini del montenegro, io che a Rimini ci vivo da 22 anni sono ancora più curioso di conoscere questa città.....................