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Discussione: "Balcanissima 2012"

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  1. #1
    VRista Junior L'avatar di tanuz
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    Re: "Balcanissima 2012"

    Oramai la sera si avvicina e decidiamo di partecipare alla movida di Budva, iniziamo a percorrere l'isola pedonale per un tratto e notiamo solo la presenza di ristoranti, qualche negozio di gadget e di abbigliamento quasi tutto made in China.
    Per invogliare i turisti ad entrare al ristorante avvenenti ragazze stanno sull'entrata mostrando menù pluri-lingue con prezzi decisamente molto simili a quelli di Rimini, almeno in questo le due città si somigliano, quasi.
    Soltanto un apio di ristorante hanno della clientela mentre per molti altri è il deserto, sarà la crisi sarà che ancora la stagione non è partita ma di gente se ne trova,e nenache tanta, solo a passeggiare.
    Per essere la prima sera Budva ci è sembrata più paragonabile a Porto Garibaldi che a Rimini, per affluenza di persone con tanto rispetto per gli abitanti di Porto Garibaldi dove, tra l'altro, vi ho passato una delle delle estati più bella della mia gioventu'. Visto che non vi è nulla di piacevole da fare decidiamo poco prima di mezzanotte di rientrare.
    Il mattino successivo decidiamo di recarci alla vicina Kotor (Bocche di Cattaro) in circa 35 minuti di Vespa la raggiungiamo attraverso la comoda statale che alterna ilpercorso tra costeggiando il mare e nell'entroterra. Entriamo in Kotor e subito siamo alla fine delle bocche di Cattaro con una enorme nave da crociera americana parcheggiata.-
    Già sui marcepiedi è un brulicare di turisti, in gran parte della nave, e tutt'intorno venditori ambulanti locali di falsi occhiali griffati che ti vengono proposti a 20 euro al paio, più che in Riviera dove i Senegalesi, previa lunga trattativa. te li smollano a 12/15 euro. Proprio lì vi è anche il mercato locale ovvero un area coperta con muri all'inizio ed alla fine e sul davanto un mezzo muro con inferriate che sporge verso il mare. Quasi tutti i venditori sono poveri contadini locali i quali pongono in vendita i prodotti da loro stessi prodotti in particolare olive, olive, olive, formaggi e olio ed ortaggi vari, tra tali prodotti notiamo numerosi prosciutti scuri anzi quasi neri di colore che guardiamo con diffidenza e non assaggiamo per prudenza nonostante al nostro passaggio tutti i venditori ne taglino una fetta con il coltello da farci provare.
    Dopo la passeggiata gastronimica entriamo nella città vecchia, posta anch'essa sulla passeggiata a mare.
    Entrando abbiamo subito un impatto con un qualcosa di conosciuto, ma certo, cacchio le costruzioni , le vie e le piazze ci ricordano Venezia e non sbagliamo visto che fino al 1400 circa i Veneziani dominarono gran parte della costa adriatica Slava fino a Scutari in Albania dove di fato vi era proprio un regnante Veneziano che aveva poteri fino a Dubrovinik.
    La stessa sensazione veneziana l'avremo anche durante la visita alla citta vechia di Budva e qualche giorno dopo a quella di Dubrovnik.
    Nelle strette viuzze della città vecchia di Kotor e nelle numerose piccole piazze è un brulicare di turisti intenti avisitarne i monumenti o sedutio negli innumerevoli bar e ristoranti i quali hanno prezzi più accessibili rispetto alla vicina Budva. Anche qui vi è il rapporto "picka"/ristorante/cliente ovvero bella ragazza che t'invita a degustare i prodotti di questo o quel ristorante o bar.
    In un poaio di ore molto lente vediamo tutto o quasi tutto spostandoci anche verso la periferia di Kotor tanto per conoscerla in quanto dovremmo attraversarla al momento del rientro.
    Consumato un frugale pasto ed utilizzato il WI-FI GRATIS che in tutte le zone centrali del Montenegro abbiamo trovato (POdgorica-Budva-Kotor-Cetnjie) decidiamo di fare rientro, abbiamo mezzo serbatoi ma non abbiamo voglia di fare benzina............questo ci darà qualche pensiero.....

  2. #2
    VRista Junior L'avatar di tanuz
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    Re: "Balcanissima 2012"

    Per il ritorno da Kotor verso Budva decidiamo di non fare "il mare" e ed il tunnel che abbiamo fatto all'andata ma decidiamo di valicare le montagne che dominano le Bocche di Cattaro e che portano fino a Cetnjie (vecchia capitale imperiale del Montenegro) e da li poi proseguire per Budva.
    Partiamo con poco meno di mezzo serbatoio a testa sicuri di farcela in quanto la distanza fino a Cetnjie è meno di 40 Km., ma nessuno ci aveva detto che dovevamo fare prima 32 Km. e 25 tornanti per giungere a Negusjie (circa 1000 metri s.l.m.) e poi da li scendere a Cetnjie dove vi eran o i primi distributori di benzina. Essendo una passeggiata turistica non ci eravamo neanche preoccupati di portare dietro le taniche di riserva.
    Inizia la salita ed una serie infinita di curve prima di giungere ai tornanti veri e propri. Salita che metro dopo metro s'inerpica prima in un paesaggio roccio ma che quasi subito lascia il posto ad una vegetazione che mano a mano che saliamo diventa sempre più fitta con grossi ed alti alberi che di conseguenza portano una gradita frescura.
    La strada è normale con asfalto non eccezionale ma si può fare. Dopo i primi tornanti la strada si stringe così tanto che in alcuni punti non vi è spazione per far transitare due auto in senso opposto contemporaneamente. Anche se il traffico è scarsissimo ogni tanto ci dobbiamo fermare in quanto se c'è un auto che viene in retromarcia per farne passare un'altra. Vedendo queste manovre mi chiedevo come fanno i pullman di turisti che la percorrono da e per Cetnjie, mistero...............
    Le Vespe nelle ripide salite arrancano con la seconda io, con il 200, per quqlche metro ho potuto anche sfruttare la terza ma no Maurizio con il suo 125.
    Il panorama della bocche di Cattaro viste dall'alto è strepitoso così come la vista delle valli intorno con una vicina pista aeroportuale, veramente affascinante.
    Ad un certo punto i piccoli rettilinei di 80/100 mt. spariscono lasciando spazio solo ed esclusivamente ad una sequela di curve, sinistrorse, destrorse, ampie, strette, con paracarri, senza paracarri, con rocce spioventi meno male che siamo sobri se no avremmo fatto fatica, almeno io, a reggere un simile percorso.
    Notando la difficiolta e la salita della strada la nostr amente corre alla benzina ed alla mancata segnaletica per colpa di questa non conosciamo ancora la distanza che ci separa dalla nostra meta.
    Il cielo si rannuvola e la temperatura diventa veramente fresca siamo già a oltre 600 mt. e non si vedono abitazioni di nessun tipo, neppure abbandonate.
    Dopo un altra mezz'ora circa ditro ad una curca troviamo un venditore ambulante di salumi, anzi di prosciutti e formaggi. Ci siamo, dovremmo essere nei pressi di Negusjie, traiamo questa conclusione in quanto prima di partire una guida Slovena che acompagnava dei turisti di Taiwan ci aveva avvisato di questa località famosa per i suoi prosciutti affumicati.
    Infatti dopo il venditore ambulante, vi è un ristorante, un bar, una taverna e poi il paese dove ad ogni porta vi è apposto un cartello che dice che si vende prosciutto, formaggio e rakjia (grappa). Ci fermeremmo volentieri ma non lo facciamo perchè convinti di essere vicini a Cetnjie. Invece no appena finito il paese la strada comincia di nuovo a salire e le Vespe ad arrancare, ci fermiamo per controllare i serbatoi.......cacchio siamo quasi al lumicino. Qualche Km. ancora e per fortuna inizia la discesa verso Cetnjie che vediamo lontana dopo un tornante, si perchè anche a scendere vi sono i tornanti; discese che percorriamo rigorosamente a motore spento per risparmiare carburante.
    Tra una discesa, un rettilineo una salita e qualche foto raggiungiamo Cetnjie. Ingresso trionfale con io che percorro quasi amentta il V.le principale della minuscola cittadina quando la Vepsa si spegne..........finita la benzina. Maurizio se la ride alla grossa e poggiando il suo piede sx. alla parte dx. post. della mia Vespa mi spinge fino al vicino distributore di benzina. Riempiamo i serbatoio e torna la serenità tanto che ci permettiamo l'acquisto di qualche gadget (magliette e cappellini) che costano quasi come un caffè in Italia mentre nelle vicine Budva e Kotor avevano precci decisamente più mooooolto più alti.
    Ci meriatiamo una birra a testa, anzi tre. Seduti al tavolo di un bar ristorante sorseggiamo le birre accompagnate da patatine fritte e dalla compagnia del giovane cameriere che parla un ottimo italiano. Fa l'università a Bar e d'estate lavora in quale locale, ci parla della cittadina che di fatto oltre ad una zona monumentale per essere stata antica capitale non vi è nulla, ci informa che lì si sono sposati anche il Re d'Italia Vittorio Emanuele III con la Elena del Montenegro........sti caxxi.......
    Solo dopo averci fornito la terza birtra il cameriere c'informa che la tollerenza alcol in montnegro è pari allo zero per chi guida...ma lo sapevamo già comunque ci preoccupa l'unico poliziotto visto in città a bordo di una Golf istituzionale che da quando ci ha visti ci passa intorno più volte guardandoci più volte.
    Finite le birre e le chiacchiere aspettiamo il transito della Golf inforchiamo le Vespe e partiamo per la direzione opposta fermandoci nella piazza del paese in quanto, deto dal cameriere, vi è un tabacchi che vende sigari toscani italiani, incuriosito quale fumatore dle prodotto, la cerco ed una volta trovata m'informo sui prezzi assolutamente non convenienti almeno il doppio che in Italia.eppoi aveva solo 3/4 tipi di sigaro e non la vasta gamma che vi è in Italia anche se io fumo sempre lo stesso modello.
    Usciamo da Cetnjie e la strad asi presenta subito bella, spaziosa, pulita con ampissime curve che dolcemente ti avvinghiano nell'affrontarle il traffico poi è veramente scarsissimo.
    In meno di mezz'ora siamo già sopra Budva ne vediamo il mare, la parte vecchia ma soprattutto si viene abbagliati dalla cementificazione di massa di alcune zone, cosa che non si nota percorrendo la città. Guardando dall'alto abbiamo modo di notare che quasi tutte le ville, che ben si distinguno dai condomini enormi per turismo di massa, sono fornite di piscina..........
    Siamo a casa pertanto doccia, cena e poi a "folleggiare"" in città preparando il programma per il giorno dopo...........

  3. #3
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    Re: "Balcanissima 2012"

    fotina...su Cattaro, Budva e Cetnjie
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  4. #4
    VRista Junior L'avatar di tanuz
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    Re: "Balcanissima 2012"

    Ancora.....
    Il giorno dopo essere rientrati da Kotor siamo pronti di "prima" mattina a muovere prima verso Stari Stefan e poi lì proseguire per il lago di Skadar, che fa da confine con l'albania, per passare la giornata girando in lungo ed in largo.
    Partenza! Appena uscita da Budba e giunti quasi a Becici la Vespa di Maurizio inizia a "borbottare", "Ahi penso tra me e me vista l'epserienza dello scorso anno in Slovenia. speriamo bene" la Vespa sembra riprendersi e proseguimo.
    Passiamo Milocer ed entriamo a Sveti Stefan. Prendiamo la discesa che porta verso le spiagge e la Vespa di Maurizio si ferma.
    Il racconto da adessoin poi sarebbe dedicato ai 2 giorni interi passatia provare a riparare la Vespa alle sue false partenze con conseguenti traini da parte mia per riportarla a "casa".
    Quasi 48 ore passati a smontare e cambiare, statore, puntine bobina, candele....ma niente qualche colpetto qualche Km e moriva di nuovo ed io che trainavo.......un incubo per me..........un odissea che ha distrutto moralmente Maurizio.
    Il giorno dopo ai due passati a provare di riparare, con un furgone ed un amico del proprietario dell'appartamento portiamo la Vespa al porto di Bar, è il 7/8giugno, per essere spedita con la prima nave utile per Ancona..........il 6 luglio.
    Verso le ore 12:00 Maurizio è di ritorno da Bar crichiamo sul davanti quel poco di bagaglio che serve in questi due giorni e con una Vespa stracarica, bagagli avanti e dietro + noi due e via direzione Dubrovnik.........................
    Tra me e me inizia farsi spazio un dubbio..... ma ce la faremo? tra noi ed i bagagli siamo vicinissimi ai 200 Kg. tutti su Vespa anche se 200.
    Ultima modifica di tanuz; 14-08-12 alle 16:29

  5. #5
    VRista Junior L'avatar di tanuz
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    Re: "Balcanissima 2012"

    altre foto......il viaggio si avvicina alla fine
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  6. #6
    VRista Junior L'avatar di tanuz
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    Re: "Balcanissima 2012"

    Tolto l'indugio, siamo vicini alle 12:00 circa partiamo. Lo zaino di Maurizio ancorato al portapacchi anteriore, io alla guida con i miei circa 78/80 Kg., Maurizio dietro con i suoi 90 Kg. ed il mio bagaglio nel portapacchi post. a questi aggiungiamo due ruote di scorta, un porta attrezzi di circa 2Kg., un paio di litri di olio e qualche altra cosa spicciola.
    Puntiamo a nord raggiungendo Cattaro (Kotor) che costeggiamo completamente avendo modo di notare anche qualche isoletta in mezzo ad esse con poche case, una bella chiesa tutto in mezzo al "mare".
    Da Budva a Dubrovnik sono circa 200 Km., noi scegliamo di costeggiare l'Adriatico e lasciate le bocche di Cattaro iniziamo la risalita dell'Adriatico su una buona strda e con un traffico discreto.
    Raggiungiamo il confine Montenegro-Croazia che si raggiunge dopo aver lasciato la costa e salito per diversi Km. attraversando solo qualche piccolo e, purtroppo, poco interessante paesino. Stavolta siamo fortunati i doganieri Montenegrini ci guardano appena i documenti passimao la forntiera e ci dirigiamo verso il confine Croato qui i doganieri ci trattengono pochi minuti.
    Entrati in Croazia, visto che la strada ce lo permette, anche se siamo quasi in montagna, iniziamo a tirare. Abbiamo fretta, Maurizio non ha mai detto una parola dopo oltre due ore di viaggio io mi stò rompendo del suo silenzio ma lo capisco a chi non girerebbero i maroni lasciando la Vespa a 1000 Km. da casa con l'incognita che te la spediscano o meno.
    Provo ad andare "forte" ma dopo qualche Km. devo chiudere il gas e procede a passo d'uomo per almeno 10/15 Km.. I croati stanno rifacendo il manto stradale ma non lo fanno a corsie alterne lo fanno tutto assieme in una sola volta a pezzetti, chiudono per 200/330 mt. e vi lavorano, mentre il traffico scorre a doppio senso intorno a loro.
    La Vespa affonda letteralmente in 20 cm. di brecciolino, faccio fatica a tenerla dritta sbanda a destra e manca e più volte rischiamo di cadere nonostante andiamo pianissimo, una tortura ed una preoccupazione in quanto a volte sotto la breccia vi sono delle buche, non grandi e neppure tanto profonde, ma ogni volta che ne prndiamo una entrambi gli ammortizzatori toccano per fine corsa, abbiamo timore di spaccare un pò tutto e malediciamo questo modo di lavorare. Vi lascio immaginare i quintali di polvere che ci cadono addosso unitamente ai sassolini "sparati" dale auto in transito, ovviamente a forte velocità. Il parabrezza e le visiere abbassate dei caschi ci salvano più di una volta dalle pietre "volanti" che spesso vanno anche a sbattere sulla carrozzeria della Vespa.
    Impieghiamo quasi un ora per venire fuori da questi lavoro in corso, tra l'altro, quasi tutti in salita con alla nostra destra dirupi ed alla nostra sx. boschi posti qualche metro più in alto rispetto alla sede stradale, non vi è spazio nenache per fermarci siamo costretti a proseguire per forza.
    Finito il supplizio la strada inizia a scnedere nuovamente verso il mare, bella, larga, pulita, qui, nonostante il peso, porto la Vespa sui 90 Km/h di contachilometri, viaggia che è una favola forse meglio di quanto ha fatto nei gironi precedenti. Liscia, fluida, stabile con un sound dalla marmitta che mi par diverso, forse anche "LEI" capisce che stiamo tornado a casa.
    Verso le 18:00 raggiungiamo Dubrovnik, qualche foto di rito dalla sovrastante statale, qui il traffico aumenta e non di poco, e poi a cercare una camera. Chiediamo a dove vi sono alcune insegna con scritto "SOBE" ma sono già piene oppure il prezzo per noi è fuori range. Continuaiamo verso Nord con la speranza di trovarne anche qualcuna fuori mano, giungiamo e superiamo il nuovissimo ponte intitolato al defunto Presidente degli anni 90 Franjo TUDJMAN, quello Nazionalista a capo del partito HDZ, quello che in parole pover a fatto la guerra contro i Serbi..........per capirci.
    IL ponte è bello e moderno ed assomiglia molto ad uno di quelli visti a Podgorica, stessi archi, stesso disegno ma questo è più lungo. Passato il pnte alla nostra SX una grande piazzola di sosta con un "information center", freccia sx e ci fermiamo. Oltre all'information center vi sono alcuni omini i quali ancor prima che noi scendessimo dalal Vespa ci avevano attorniati per offrici da dormire, ovviamente a pagamento.
    Dopo qualche minuto di conversazione siamo delusi in quanto nessuno vuole darci da dormire al nostro prezzo 20 euro max a persona. Improvvisamente uno di loro, che si fa chiamre "LO ZIO" acconsente al nostro prezzo dietro i mugugni degli altri i quali si capisce bene che non lo stanno salutando quando sale sul suo scooter Beverly 250 per accompagnarci dove vi sono le camere.
    Di fatto "LO ZIO" come avevamo già visto, aveva costrutio una casa a poi di anno in anno vi aveva aggiunto un piano che aveva trasfromato in camere da affittare. La camera è normale, ma con biancheria pulita e con un bagno a se. Possiamo inoltre utilizzare la cucina in comune con altri ospiti, due ragazzi polacchi, una coppia inglese, e due danesi, così come la TV; ma noi dobbiamo straci solo una notte pertanto dopo una doccia via in città e soprattutto a vedere quella vecchia.

  7. #7
    VRista Junior L'avatar di tanuz
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    Re: "Balcanissima 2012"

    La mattina dopo la prendiamo con vera calma ""tanta è la voglia"" di rientrare a casa. Ci svegliamo verso 9,30 con calma carichiamo la Vespa e partenza direzione Spalato sotto una splendida giornata di sole ed un mare azzurrissimo come il cielo che vi si specchiava.
    Passiamo il ponte dedicato a Franjo TUDJMAN e via verso Nord.
    La strada è più che perfetta il traffico inesistente, leggere curve ogni ci accompagnano mentre costeggiamo il mare per non farci annoiare.
    Nessuno dei due parla nè io nè Maurizio, certamente pensiamo entrambi le stesse cose o meglio mediatiamo su questi giorni passati in giro con le nostre vespe prima e gli ultimi 3 con la mia.
    Maurizio conosce bene qeul tratto di Croazia che stiamo percorrendo in quanto c'è stato qualche volta in vacanza pertanto giunti a Makrska m'invita a lasciare la Statale ed entrare in paese, così ne aprofittiamo anche per pranzare.
    La cittadina è veramente carina, pulita, con una bellissima passeggiata sul mare in pietra bianca che riflette di più il sole qualche barca ormeggiata anche di una certa importanza, imbarcazioni più o meno grandi per escursioni sulle isole, ma pochi turisti.
    Pranziamo alla nostra maniera, PEKARA e scatolette con un paio di Karlovcko Pivo, la birra Croata per eccellenza. Dopo prnazo ci accomodiamo ad un caffe dal quale ammiriamo oltra la strada la passeggiata ed il mare, un buon espresso a cui segue puntualmente un mezzo Toscana "Antica Tradizione"; per non restare a secco me ne sono portati 20 che ammezzandoli sono diventati 40 mezzi.......li ho consumati quasi tutti visto che, come in Italia iniziavo ad accendere il primo dopo colazione con un consumo di 3/4 mezzi al giorno.
    Dopo il caffè risaliamo in Vespa e verso le 16.00 siamo a Spalato.
    Al porto iniziamo lòe pratiche d'imbarco, acquisto biglietti, vivande per la cena, doveroso salto ai servizi ecc.
    Mentre attendiamo l'orario d'imbarco conosciamo quattro ragazzi del Vespa club Spalato "SPLIT" tra cui il Presidente con la sua VNB e due simpatici frateli, sono al porta a salutare degli amici che s'imbarcano anche loro ma non per l'Italia. Foto, pacche sule spalle e scambio di magliette io regalo una di Gazzelle in Vespa ad uno dei fratelli che subito infroca il suo PX torndano dopo circa 15 minuti con una maglietta del raduno 2011 "CROVESPA", raduno Nazionale Croato, e diversi adesivi del loro V.C.. Grazie.
    Alle 20:00 esatte la nave lascia il porto, aspettiamo che si faccia buio per andare a dormire, anche se viaggiamo da oltre 1 ora abbondante siamo sempre molto vicino alle coste Croate. Adesso il desisderio di essere a casa ci pervade.
    Alle 06:30 sveglia, usciamo dai sacchi a pelo ci facciamo una doccia fresca sulla nave, raccogliamo il tutto scendiamo in garage a caricare la Vespa.
    Facciamo in tempo a caricare la Vespa che il portellone si apre sulla banchina del porto di Ancona, sono le ore 08.00 del mattino, tra noi e quello che ci stà intorno cale per qualche minuto il gelo. Siamo tornati, pertanto impegni, lavoro, cacchi vari con tutto il loro corollario ora sono di nuov realtà.
    Sbarchiamo la Vespa ed ancora in due prendiamo la S.S. 16 direzione Rimini. Ci fermiamo a Senigallia per salutare velociemnte "il Sindaco" di Gazzelle in Vespa e via verso Nord.
    Prima della 11:00 siamo a Rimini, Maurizio lo lascio alla Stazione FF.SS. da dove in treno proseguirà verso casa.
    Io oramai giunto alla meta m'immergono in un unico pensiero nei 6 Km. che mi separano da casa: "DOVE ANDREMO NEL 2013??""
    Ancora non conosciamo la destinazione ma di certo conosciamo la direzione.........EST ancora piu' EST............

    Un grazie alle nostre mogli e figli per i "permessi" concessi, agli amici per averci coperto sul lavoro un saluto particolare a SACHA e CHIARA i quali senza il loro sostegno ed aiuto saremmo ancora in Montenegro a sma....are sulla Vespa di Maurizio ed un grazie anche voi che avete letto questo breve viaggio che, da me scritto in modo prolisso sembra interminabile.............
    Il GRAZIE più grande ovviamente va alla FEDELISSIMA la quale, come sempre si è comportata superbamente, PX200 Arc. del 1984.
    Ultima modifica di tanuz; 03-09-12 alle 17:11

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