Ciao a tutti, dopo un bel po’ di tempo mi sono deciso a ridare vita alla mia compagna di tante avventure dei miei 14 anni …. una vespa 50 L del 1966 appartenuta a mio nonno e “sequestratagli” da me ormai più di 35 anni fa.
Durante la revisione il dilemma è ststo se rimetterla perfettamente originale, con il suo motore 3 marce, le ruotine da 9”, il suo manubrietto … insomma, esattamente come generata da mamma Piaggio, o lasciarla ET3izzata.
Mi rammento che a quei tempi il bello era avere la vespa il più possibile assomigliante alla ET3, che per noi ragazzini era la vespa per antonomasia, il simbolo del “figaccione” anni 70, e che mi costò parecchia fatica e denaro arrivare all’emulazione ….
Ero davvero “orgoglione” del mio clone.
Lo so, farò rabbrividire la maggior parte di voi puristi, ma sono sempre del parere che la vespa deve rispecchiare nell’anima il suo proprietario, per cui dopo lungo pensare e confrontandomi anche con mio figlio (dovrebbe usarla lui), mi sono convinto che quel vespino era giusto lasciarlo come l’ho voluto e vissuto nei miei tempi d’oro.
Il colore lo ha scelto il ragazzo, blu marine, (originariamente era un bianco tendente al grigio), io ho preparato il motore, ho fatto sabbiare, saldare e riverniciare il telaio e ho rimontato il tutto.
Non ero molto entusiasta della scelta del blu, ma alla fine il risultato non mi è dispiaciuto, anzi …
Quindi, che piaccia oppure no, vi presento la mia 50L in emulazione ET3.
(ho almeno evitato le strisce "Electronic" azzurre!!!)
2 dati:
Telaio:
Originale 50L
Manubrio ET3
Ruote da 10”
Faro posteriore ET3
Motore:
102 Dr lavorato
Carter lavorati
Albero anticipato
19/19 (84 getto max)
Scarico Proma
Rapporti 19 DTR / 67
4 Marce
Gg