no non mi prendere sulserio skerzavo
no non mi prendere sulserio skerzavo
se sono incerto il gas lo tengo aperto
nel dubbio accelero
se vedo la paletta ci apro a manetta
vespa 50?? convinto tu...
hai problemi a starmi dietro?arrangiati...
non ti preoccupare,comunque benvenuto si vr!
se sono incerto il gas lo tengo aperto
nel dubbio accelero
se vedo la paletta ci apro a manetta
vespa 50?? convinto tu...
hai problemi a starmi dietro?arrangiati...
Grazie!!
Scusate se abuso della vostra pazienza, ma dopo tatnto cercare ho trovato qualcuno che sa darmi delle risposte: nel Vespa Tecnica si parla di distribuzione a luci incrociate ed a tre luci.
Ora: il sistema classico di ammissione scarico è quello a due luci, giusto?
Che vantaggi tecnici può dare l'aumento del numero di luci a tre(a parte un maggior afflusso di carburante), o il fatto che siano incrociate?
Eh qui iniziamo a entrare in un campo di domande che meriterebbero una trattazione approfondita, cercherò di essere il più elementare possibile, ma non è semplicissimo farlo senza tirare in ballo cose un pò complesse.
Ok il sistema classico è a due luci e penso che non ci sia molto da dire al riguardo, l'aumento delle luci fa si aumentare la quantità di miscela, ma la cosa importante, non è questa, ma il modo in cui ciò avviene, la disposizione e dimensione delle luci, è frutto di una serie di scelte che implicano mettere in ballo la fluidodinamica, le risonanze e soprattutto le fasature, cioè quello che mi preme farti capire, è il fatto che non si tratti di un mero aumento di punti di afflusso di miscela, ma di una serie di interventi che in base a come vengono messi in opera, genera una serie di conseguenze che va ben oltre la semplice quantità di miscela che entra in camera di scoppio. In sostanza non si tratta che con più travasi, aumenta la quantità di miscela e quindi si va di più, si tratta che aumentando i travasi inizio ad agire in modo più aggressivo sui fenomeni fisici che si verificano all'interno del motore, con la conseguenza di avere diverse efficienze e di conseguenza prestazioni.
Spero di essere stato sufficientemente sintetico ed elementare...
Bye, Luca
Giove infuse nell'uomo molta più passione che ragione: pressappoco nella proporzione di ventiquattro a uno. Relegò inoltre la ragione in un angolino della testa lasciando il resto del corpo ai turbamenti delle passioni.
ho capito, in effetti ieri notte ho trovato un volume che avete postato qui, il facchinelli, nel quale ad esempio si parlava della particolare forma dei travasi utilizzata per gli effetti fluidodinamici che conferiva alla miscela. Magari provo a dargli un'occhiata, sicuramente trovo qualcosa sulle luci, credo.
Come sempre, grazie della disponibilità luca!![]()
Leggendo il Facchinelli si spiega l'importanza delle onde di pressione e depressione nell'evitare la fuoriuscita di carica fresca dal collettore di scarico.
Ma queste onde si generano solo nelle marmitte ad espansione o in ogni tipo di marmitta?
E qual è la differenza tra marmitta normale e ad espansione?