Ciao a tutti, sono un nuovo utente di questo forum e lo reputo interessante, per questo ho deciso di lasciare depositato un messaggio in cui racconto la gita che ho fatto stamattina, così giusto per condividere la cosa con qualcuno cheha già fatto questa gita o che abbia voglia di farla.
Premetto che prima della fine di questa settimana vorrei compiere un'altra gita in vespa nelle valli bergamasche, se qualcuno vuole aggregarsi mi scriva a staver@alice.it oppure mi telefoni al 3386696701.
Mercoledì 16 agosto 2006 Ore 8.20
In quel di Mozzo (paese alla periferia di Bergamo) Piove piove e ancora piove, decidiamo di partire lo stesso, siamo in due entrambi un po' rassegnati a dover subire tanta acqua sul coppino; uno sono io e l'altro componente fondametale del duo è la mia vespa primavera verde; si parte così alla volta della val brembana con l'obbiettivo primo di raggiungere il famoso Passo San Marco a quota 2000 metri che divide la valle Brembana dalla Valtellina.
Naturalmente ben coperto con tutti gli indumenti del caso , una giacca cerata, un paio di pantaloni antiacqua le scarpette di gomma ed i guanti impermeabili.La salita al passo è stata piuttosto rapida infatti non ho incontrato assolutamente nessun tipo di impedimento dovuto al traffico veicolare, solamente al paese di Mezzoldo,(a circa 10 km dal passo) mi sono imbattuto in una manifestazione sportiva, da quello che ho capito doveva essere una gara di corsa in montagna , niente di preoccupante, infatti mentre le auto si incolonnavano per dare il passo ai corridori,io ho sfruttato, senza pensarci due volte, la caratteristica principale della vespa e cioè la maneggevolezza, che mi ha permesso di superare facilmente e presto il piccolo ingorgo creatosi.
Dal paese di Mezzoldo in poi si susseguono tutta una serie di curve e tornanti fino al passo e da qui inizi veramente ad apprezzare le qualità della moto che stai portando perchè fino ad ora sono stati solo rettilinei e sgradevoli gallerie.
Alle 9,25 ero in cima al passo, circondato da una fitta nebbia ed in compagnia di un paio di pastori che erano indaffarati nel caricare dei contenitori del latte nella loro 4X4.Più che accorgermi di loro mi sono preoccupato di trovare un riparo dal fastidioso vento che spirava dalla valle brembana verso nord, perciò mi sono parcheggiato dietro ad un muretto che mi schivava l'aria.Controllati i km percorsi (60) ,la quantità di carburante residua e dopo aver fatto un tentativo per scaldare i guanti appoggiandoli all'interno dello sportellino del motore a contatto con esso ( tuttavia senza alcun esito positivo, il motore infatti non era molto caldo), ho deciso di tirami insieme e ripartire subito.
Piovigginava leggermente quando son ripartito ma per poco, infatti dopo 4 curve ha iniziato a scaricare un'acquazzone non da scherzo fino al termine della discesa in valtellina, più precisamente a Morbegno, dove mi son fermato a fare rifornimento (4 litri, circa 86 km percorsi ).La discesa è stata un po' sofferta per via della pioggia che mi bagnava la visiera e per via dell'annebbiamento della stessa, per non farla annebbiare dovevo tenerla leggermente aperta , ma in questo modo alcune gocce riuscivano ad entrare andando a finire direttamente sugli occhiali.Capirete che la cosa mi creava qualche problema ed ogni tanto dovevo fermarmi a pulire un po' di roba.All'andata non mi era successo forse perchè sostenevo delle velocità maggiori che non consentivano l'annebbiamento della visiera.La strada è molto interessante anche qui perchè sono circa 20 km di tornanti e curvettine che ti fanno divertire un po'. Naturalmente con l'asfalto bagnato e con la vespa come veicolo non è entusiasmante, ma piacevole.Lo sarebbe stato, entusiasmante ,se l'asfalto fosse stato asciutto.
Da Morbegno ci si dirige verso Sondrio,sfruttando l'unica strada che esiste, poi verso Tirano e ad un certo punto prima del paese si svolta a Dx per il passo dell'Aprica (1300).Da Morbegno a qui il traffico veicolare è stato scorrevole ma un po' stressante perchè devi accodarti a certi camion o camioncini che viaggiano a 70 all'ora quando va bene, e non c'è verso di superarli.La salita verso l'Aprica invece è molto divertente caratterizzata da ampi tornanti e curvette veloci.Anche qui un po' di camion a salire, però in certi punti si riescono a passare.Arrivato in cima ho trovato la vita che non ho trovato al passo san Marco, e cioè un bell'ingorgo di quelli da lungomare di Rimini, auto incolonnate sia in un senso sia nell'altro, niente paura, ho pensato, tanto io ho la vespa!
Son scappato via subito da quell'inferno anche perchè ormai erano le 11.30 e la fame si faceva sentire.Altro rifornimento al primo distributore al termine della divertente ma bagnata discesa ( non aveva smesso di piovere), 3,27 litri per l'esattezza, i km percorsi non me li ricordo, però credo che a quel punto fossero in tutto circa 150.Dal paese "Capo di Ponte" in giù fino a Bergamo il percorso non è affatto interessante vespisticamente parlando, infatti inizia una superstrada larga e diritta con qualche brutta galleria e si sà, con la vespa più di 150 km/h non ci si arriva....
meno male però che il tempo aveva deciso di darmi una tregua smettendo di piovere così da potermi togliere gli abiti da pioggia e proseguire il viaggio un po' più in scioltezza.
Insomma, non mi dilungo a raccontare questi ultimi 80 km perchè non ne vale la pena, sarebbe stato interessante salire verso Schilpario e scendere in città dalla Valle Seriana, purtroppo oggi non avevo il tempo per farlo, e poi penso che i 260 Km percorsi in totale possano bastare.
Dopodomani penso di fare un'altra gitarella del genere.Se qualcheduno vuole partecipare mi chiami; è il benvenuto.
Spero di non avervi annoiato troppo
Ciao
Stefano