Allora, vista la gentile richiesta, eccovi la storia della mia 200 rally:
diversi anni fa (diciamo verso la fine del secolo scorso) in un'officina di un paese poco lontano da casa mia, vidi un 200 rally sotto una catasta di biciclette ed altre mercanzie. Si intravedeva appena il colore rosso, visto che la vespa era in quella posizione da decenni e la polvere d'officina, mista a vapori di benzina che si sprigionano quando si lavano pezzi meccanici con la pistola che spruzza benzina l'avevano completamente ricoperta
. Comunque, dissi al meccanico che ero interessato e che se lui era disposto a venderla, io l'avrei comprata.
Fui costretto a tornare dal tizio dopo alcuni giorni, perchè quella giornata non aveva alcuna voglia di tirarla fuori.
In quei tempi, il 200 rally non era poi così ricercato come oggi ma io, quando vedevo vespe in stato d'abbandono, non riuscivo a resistere alla tentazione di acquistarle ed infatti, nel garege, avevo già parecchie vespe. Comunque, dopo alcuni giorni, telefonai al tizio e gli chiesi se aveva tirato fuori la vespa da sotto le "macerie" ed alla sua risposta affermativa mi affrettai ad andare lì con il carrello.
Pensate che non si degnò nemmeno di dargli una pulitina!!!
Comunque, mi trovai di fronte ad un 200 rally senza sellone, senza centralina e senza documenti, con solo la targa, appunto Roma 34.....
Per farla breve, dopo una breve trattativa, la caricai sul carrello pagandola ben 300.000 lirette!!!Oggi, sembreranno sicuramente una bazzecola, ma per quei tempi erano una discreta sommetta, tenendo anche presente che era senza documenti.
Comunque, la portai a casa e la depositai in garage.
Nel 2001, acquistai un bacchetta del 48 con sidecar e documenti in ordine e feci un assegno spropositato per cui avevo necessità di rientrare economicamente e di recuperare spazio in garage perchè le vespe erano troppe.
Così misi in vendita un G.S. VS5, discretamente conservato e meccanicamente in ordine, completo ma senza targa nè documenti. Attaccato al GS, quando lo presi, trovai un vecchio bollo di circolazione, per cui conoscevo il n* di targa. Lo vendetti per 1.500.000 ad un tizio delle Marche che venne personalmente a ritirarlo.
Misi in vendita anche un 180 S.S. marciante, completo con targa e documenti ma radiato d'ufficio e ricavai 1.300.000 lire.
Poi vendetti in un colpo solo ben 4 VNB varie e di serie divere ed una Primavera senza motore ad un tizio del nord e ricavai di tutte le vespe 1.800.000 lire.
Purtroppo, ero ancora lontano dal recuperare la somma spesa per il bacchetta e così misi in vendita anche il 200 rally!!!![]()
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Avevo anche trovato l'acquirente ma, vuoi per la mancanza dei documenti, vuoi per la mancanza della sella e della centralina per cui il tizio non poteva sentire la vespa in moto, alla fine non se ne fece nulla!
Segno del destino?Mah, mi piace pensare di si.
Insomma, decisi di tenerla, così iniziai ad interessarmi ai documenti.
Tornai dal meccanico ma non c'era nulla da fare, lui i documenti non li aveva mai avuti!!!La vespa, era stata portata nella sua officina almeno una ventina di anni prima per essere riparata ed il tizio non era mai più passato a ritirarla, anzi era addirittura sparito dal paese.
L'unica cosa che il meccanico sapeva era che il tizio era si del paese, ma era venuto dal Lazio con la vespa e poi era tornato nel Lazio (presumibilmente) lasciando la vespa in officina!![]()
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Nella vespa, c'erano alcune carte, tra cui un vecchio bollo fatto alla posta ed in cui si leggeva nome e cognome del proprietario e la residenza; Civitavecchia. Così, iniziai la ricerca di quel cognome tra gli abitanti di Civitavecchia tramite Internet. Ne trovai una ventina.
Uno dopo l'altro, telefonai a tutti e nessuno di loro ricordava di questa vespa. Solo uno di loro non riuscii a trovare e chiamavo negli orari più diversi sino a quando non riuscii a trovare risposta alla telefonata.
Il telefono era sì intestato ad una persona fisica, ma quello era un circolo ricreativo e l'intestatario del telefono era difficile da trovare.
Non mi persi mai d'animo e così riprovai più volte a chiamare sino a quando non riuscii a parlare con il tizio che mi disse che la vespa era appartenuta al fratello defunto e che non aveva idea di come la vespa fosse finita in Puglia e che fine potessero aver fatto i documenti, anche perchè il fratello aveva dato la vespa alla Piaggio di Civitavecchia perchè la vendesse.
Insomma, si iniziava a vedere un po' di luce dopo tanto buio!!!
Cercai quuindi il n* telefonico della Piaggio di Civitavecchia e parlai con una gentilissima signora che mi disse che avrebbe parlato con il titolare.
Lasciai i miei dati ed il mio telefono e la gentilissima signora della concessionaria " Gabbiano" mi assicurò che avrebbe fatto il possibile per aiutarmi. Ricordava perfettamente l'accaduto ma non si spiegava come mai la vespa fosse finita in Puglia visto che era stata lasciata lì in conto vendita ed il cognome del tizio (fornitomi dal meccanico dove avevo preso io la vespa) era completamente diverso dal proprietario. Insomma, a suo dire, mai nessun veicolo era uscito dalla concessionaria senza che fosse stato fatto il passaggio di proprietà. Un bel rompicapo!!!
Comunque, un paio di giorni dopo la "chiacchierata" con la signora, mi squilla il cellulare ed era la signora della Gabbiano che mi informava che aveva fatto una visura alla targa della vespa e non era mai stata radiata!!!
Però, c'era un problema: in questo caso, la denuncia di smarrimento dei documenti avrebbe dovuto farla il proprietario o i suoi eredi.
Tornai quindi a contattare il fratello del proprietario. Gli spiegai dettagliatamente la situazione e lo pregai di fare la denuncia di smarrimento dei documenti, in quanto SOLO lui poteva farmi uscire da quel ginepraio. Il tizio, però, fu irremovibile e mi disse che anon avrebbe mai fatto una cosa del genere.![]()
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Insomma, ero in un vicolo cieco!!!![]()
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Non so perchè, ma richiamai la concessionaria ed esposi la cosa alla gentilissima signora, la quale mi disse che era anche possibile che i documenti fossero sempre rimasti in concessionaria ma, visto che negli anni passati avevano subito un incendio, era andato tutto distrutto!!!![]()
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. Tra una parola e l'altra, mi disse che il titolare della concessionaria era nativo dello stesso paese pugliese dove io avevo preso la vespa e proprio non si spiegava come la vespa fosse finita lì senza un regolare passaggio di proprietà!!!
D'improvviso il colpo di genio: dissi alla signora che, forse, il titolare della concessionaria aveva dato la vespa sulla parola al tizio che l'aveva portata giù proprio perchè erano compaesani e poi, forse, con l'incendio occorso, non era stato più possibile fare il passaggio ed allora il tizio aveva anche abbandonato la vespa nell'officina pugliese.
Insomma, mi disse che ne avrebbe parlato personalmente con il titolare e che mi avrebbe richiamato. Dovevo solo avere un po' di pazienza perchè il titolare era fuori sede.
E va bene, tanto o aspettavo o aspettavo.
Dopo nemmeno una settimana, la signora mi richiamò e mi disse che il titolare, non appena aveva sentito tutta la storia e saputo che la vespa era stata "ritrovata" proprio nel suo paese e che io stavo lì vicino, le aveva detto di mettersi a mia disposizione e doveva fare l'impossibile per risolvere il problema.
Fu così fatta una denuncia di distruzione dei documenti in seguito all'incendio e si iniziò la procedura del passaggio con l'articolo 2688!!!![]()
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Più tardi, il proseguimento della storia.